Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Ma che c’entra il disagio con la violenza?”, di Maurizio De Giovanni

Quindi, se non altro, gli italiani si ritrovano in piazza. Dovrebbe essere per certi aspetti, se ci pensate, confortante: non facciamo altro che dirci che non esistono più passioni comuni, sentimenti, istanze sociali e ideologie; che rimpiangiamo il fermento degli anni settanta, i cori, le mozioni collettive e la voglia di cambiare il mondo e un sistema insoddisfacente; che la nostra società è ormai composta da egoismi e limitate visioni, in cui ognuno pensa a se stesso e poco più. Scuotiamo il capo di fronte a certe utilitaristiche occupazioni studentesche, a base di criolina o altre sostanze chimiche, che non esprimono un vero disagio ma più semplicemente la volontà di saltare qualche noioso compito in classe; e allarghiamo sconsolati le braccia quando vediamo che le tenute antisommossa sono indossate dalla polizia ormai solo per fronteggiare gli ultras ottusi e ignoranti di qualche squadra di calcio, gente che mette in campo soltanto la bestiale ignoranza e nessun valore. I Forconi, invece, sembrano essere altro. Roma, Milano, Genova paralizzate da un movimento di violenza montante, che sembra …

“Il regalo di Natale per i figli della crisi”, di Chiara Saraceno

Che cosa significa per un bambino o ragazzo essere in condizione di povertà assoluta? Significa non poter avere una alimentazione adeguata, non fare prevenzione sanitaria (con la crisi sono crollate le visite dal dentista, che in Italia non fanno parte del servizio sanitario nazionale), vivere in spazi domestici troppo affollati e in spazi esterni spesso degradati, non potersi scaldare a sufficienza, non avere libri e giocattoli, talvolta non avere l’abbigliamento adatto alla propria corporatura. Significa avere a disposizione servizi per l’infanzia e scuole in misura minore, e di più bassa qualità ambientale, della già non eccelsa media nazionale. Significa sperimentare già da piccoli, tramite l’esperienza dei genitori, che il lavoro spesso non c’è e quando c’è non dà abbastanza da vivere decentemente. Significa anche capire molto presto di non contare nulla per chi ha potere di decidere. Sono circa un milione i bambini e ragazzi che vivono in condizione di povertà assoluta nel nostro paese di cui Save the Children nel suo ultimo “Atlante” ha tracciato, in collaborazione con i ricercatori dell’Istat, una fotografia (per …

“Una nuova partita”, di Claudio Sardo

Il Governo Letta va avanti. L’obiettivo di completare il 2014, con il semestre di presidenza Ue, è stato confermato dal voto di fiducia di Camera e Senato. Eppure quella che comincia oggi è una partita nuova. Il plebiscito, tributato a Renzi nelle prima- rie Pd, ha segnato una rottura dei pre- cedenti equilibri. In fondo, il passaggio di Forza Italia all’opposizione era già stato metabolizzato. Né si può definire una sorpresa la competizione tra Grillo e Berlusconi per sponsorizzare le proteste dei forconi. La vera novità politica con la quale il governo deve misurarsi si chiama Pd, proprio il partito del presidente del Consiglio, il partito sul quale poggiano quasi per intero la tenuta e l’attività della legislatura. Per certi aspetti è un paradosso che Renzi si trovi in questa situazione. La sua ambizione, in tutta evidenza, è candidarsi al più presto alla guida del governo: se non ci fosse stata la sentenza della Consulta, se non avessimo di nuovo una legge proporzionale, il voto anticipato sarebbe stato la conseguenza inesorabile delle primarie. Peraltro, al …

“Manovra, salvi altri 20 mila esodati fondi da evasione e capitali in Svizzera”, di Roberto Petrini

Il cuneo fiscale si rafforza e arriva un «salvagente» per altri 20 mila esodati. Il viceministro dell’Economia Stefano Fassina ha confermato ieri che l’esecutivo è al lavoro per presentare un emendamento alla legge di Stabilità per costituire un Fondo unico destinato alla riduzione delle tasse sul lavoro in cui confluiscano «le risorse aggiuntive e straordinarie» che arriveranno, oltre che dalla spending review e dalla lotta all’evasione, anche dal rientro dei capitali dalla Svizzera. «Il governo — ha spiegato Fassina — sta lavorando a un Fondo unico che in modo automatico riesca ogni anno a utilizzare le risorse che vengono dalla lotta all’evasione ». Le risorse, secondo il viceministro, non verranno «solo dalla Svizzera, ma anche da interventi sui capitale illecitamente esportati più in generale» e saranno destinate a «ridurre le tasse sui lavoratori sulle imprese, con interventi immediati». Il governo studia inoltre una web-tax che imponga la partita Iva a chi compra e vende servizi in rete in Italia. Affondo anche sulla vicenda degli «esodati» provocati dalla legge Fornero. E’ in arrivo infatti un emendamento …

“Due Paesi troppo lontani”, di Massimo Giannini

In questo clima velenoso e confuso da piccola Weimer tricolore, vediamo agire due Italie distinte e destinate fatalmente a confliggere. In Parlamento, il luogo in cui la democrazia rappresentativa celebra i suoi riti e il popolo sovrano elegge i suoi rappresentati, il premier delle Intese Ristrette Enrico Letta ottiene la sua seconda fiducia e scommette su un «nuovo inizio» che dovrebbe portarlo senza traumi al traguardo del 2015. Nelle piazze, il luogo in cui si esplica la sociologia e la psicologia delle masse, un popolo smarrito senza sovranità e senza rappresentanza urla la sua rabbia cieca e sorda e azzarda l’assedio all’odiato Palazzo d’Inverno della politica. Queste due Italie reagiscono in modi diversi alla stessa Grande Crisi che le ha travolte negli ultimi sei anni. La prima si difende, secondo le regole codificate della Costituzione. La seconda sfascia, secondo le logiche disperate del forcone. Il risultato è un conflitto drammatico, e apparentemente senza sbocchi. Non c’è dialogo possibile, tra questi due Paesi lontani. Il Parlamento, delegittimato, non lo riesce a creare. Le piazze, esasperate, non …

Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri sulla situazione politica generale

Si riporta la replica alle dichiarazioni di voto di tutti i gruppi di Enrico Letta, Presidente del Consiglio dei ministri. “Io voglio partire proprio da quello che ha detto l’onorevole Carfagna poco fa, quando ha detto quali erano gli obiettivi per cui il Governo è nato ad aprile, perché ho l’impressione che almeno su questo ci sia un punto sul quale c’è stato probabilmente un equivoco, perché nel mio discorso di aprile era chiarissimo – invito ad andare a rileggere quel discorso – che la separazione tra le vicende giudiziarie e le vicende politiche era un punto che io non avrei mai oltrepassato (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico. Scelta Civica per l’Italia, Nuovo Centrodestra, Per L’Italia e di deputati del gruppo Misto).   Venire, quindi, oggi a dire che tutto è saltato perché non c’è stata una pacificazione, che doveva essere riconnessa a quei passaggi, è un modo a mio avviso sbagliato di impostare una vicenda, rispetto alla quale – ripeto ai colleghi che hanno espresso prima quei concetti negativi rispetto alla situazione – …

“Ma troppi ricevono già soldi pubblici”, di Stefano Lepri

E’ difficile guardare dentro a una protesta caotica, somma di rabbie disparate. Ma alcuni focolai da dove si grida contro «i politici che rubano i soldi delle nostre tasse» hanno una sorprendente caratteristica in comune: nascono dentro categorie ben assuefatte a ricevere denaro pubblico. Una frangia ribelle di autotrasportatori anima la protesta dei «forconi»: nell’ultimo decennio il settore ha ricevuto a vario titolo sussidi per circa 500 milioni di euro l’anno. Due settimane fa, Genova era stata bloccata dagli autoferrotranvieri contrari a una inesistente «privatizzazione», quando nel trasporto locale fino a tre quarti dei costi sono coperti con denaro del contribuente. La crisi esaspera; la rabbia spinge a schierarsi dietro i più determinati a battersi. Il guaio è che, nel crescente dissesto del sistema italiano, i più determinati spesso hanno esperienza nello sfruttarne i benefici. Poi per ricucire tutto si inveisce contro Equitalia, che ha vessato a torto parecchie persone perbene, ma tra i cui nemici gli evasori è probabile siano in maggioranza. E’ una protesta che guarda al passato, già tenta di riassumere il …