Tutti gli articoli relativi a: università | ricerca

“Puntiamo tutto sull’innovazione.L’appello lanciato al Cnr per uscire dalla crisi”, di Emanuele Perugini

C’è uno spred molto importante di cui non parla quasi nessuno: è quello della cultura e della scienza. Negli ultimi cinque anni lo spread culturale dell’Italia con la Corea del Sud è salito a 430 punti: la percentuale dei giovani laureati nel paese che produce smartphone, elettrodomestici e automobili apprezzatissime in tutto il mondo è infatti del 64 per cento. In Italia è solo del 21 per cento. Nello stesso tempo gli investimenti italiani in ricerca sono crollati del 14 per cento così come l’occupazione dei giovani nelle fabbriche della conoscenza -ovvero gli iscritti all’Università sono scesi del 17 per cento. Le conseguenze di questi risultati sul Prodotto interno lordo, e sulla bilancia dei pagamenti sono disastrose: il deficit commerciale nel settore dell’alta tecnologia ha raggiunto punte dell’ordine del punto di Pil. Sono questi gli aspetti cruciali intorno ai quali è ruotata la discussione che si è svolta ieri mattina presso l’Aula Marconi della sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche. L’occasione giusta per sollevare questo tipo di dibattito è stata la presentazione del libro …

“È il precariato che uccide la ricerca”, di Gabriele Beccaria

«La ricerca si fa per passione, non per la fama o i soldi». Così dice Fabiola Gianotti, la scienziata italiana più famosa al mondo, a capo del team che l’anno scorso ha annunciato la scoperta del bosone di Higgs, la particella che, dando massa alle altre, fa esistere ciò che conosciamo, compresi noi stessi. A Torino per il «Premio StellaRe 2013», consegnato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, è inevitabile ricordarle la polemica del giorno, lanciata dalla neo-senatrice a vita, Elena Cattaneo, stupita dalla differenza tra i suoi due stipendi: 3300 euro al mese per dirigere il maggiore laboratorio d’Italia di cellule staminali e 12 mila per lo scranno. Risposta: «E’ un problema ancora più generale». Ci spieghi. «Anche gli insegnanti sono pagati poco, dalle elementari all’università. Gli stipendi non sono paragonabili a quelli della Svizzera, dove lavoro. Non sono adeguati al loro ruolo». Cosa si deve fare per guarire quella malata cronica che è la ricerca italiana? «Fare ricerca nel proprio Paese è quanto di più bello si possa immaginare. Però devono sussistere le condizioni: …

“I cervelli fuggono ma c’è chi lavora per farli tornare”, di Stefano Rizzato

In mezzo alle polemiche e alle turbolenze del momento, in pochi se ne sono accorti. Eppure il segnale più forte, in tema di cervelli che tornano, l’ha dato il 30 agosto il Presidente Napolitano, scegliendo quattro nuovi senatori a vita: Elena Cattaneo, Renzo Piano, Claudio Abbado e Carlo Rubbia. Nel loro curriculum ci sono premi, incarichi di prestigio e anni di lavoro all’estero. Oggi, sono eccellenze messe al servizio dell’Italia. La stessa traiettoria di ritorno è nella mente di tanti, emigrati all’estero per scelta e per necessità. E quasi sempre desiderosi di riprovarci nel Belpaese. I numeri lo confermano: gli italiani laureati che si ritrasferiscono a Sud delle Alpi sono oltre cinquemila ogni anno. Il problema è che il saldo è negativo, perché negli ultimi 10 anni si è impennato anche il dato di chi sceglie di partire. Sempre nel 2011, a lasciare il Paese con una laurea in tasca sono stati 10.643 italiani, in fuga da un mercato del lavoro che fatica ad assorbire personale qualificato. Invertire la tendenza non è facile, ma – …

“Io, candidata al test di Medicina. Uno slalom che diventa lotteria”, di Flavia Amabile

È stata questione di un istante. Ero appena entrata nell’aula, per prima, visto il cognome e il destino che mi accompagnano fin dai tempi della scuola e degli elenchi in ordine alfabetico. Ho lasciato il documento, firmato la presenza, ritirato il mio bustone ancora chiuso con il test, un’assistente della commissione mi ha chiesto di sedermi in ultima fila, ma la presidente l’ha corretta: «No, iniziamo dalla prima fila». È partita così la mia avventura fra i 7.101 iscritti al test di Medicina e Chirurgia alla Sapienza di Roma. Con una imprecazione sottovoce per la sfortuna. D’altra parte agli slalom e alle lotterie bisogna essere preparati, se si decide di partecipare alla selezione per diventare matricola di Medicina. Lo slalom inizia già a luglio, quando ci si iscrive. La procedura è complicata, piena di siti a cui iscriversi, password da creare, server sovraccarichi perché nello stesso momento decine di migliaia di persone stanno provando a fare quello che vuoi fare tu e, quindi, sei costretto a ripetere l’operazione per più giorni senza capire che cosa …

“La voglia di riscatto”, di Massimo Adinolfi

Il decreto è un primo, importante segnale. Per anni scuola e università sono scivolati a margine delle politiche di governo e dell’attenzione pubblica, oppure sono stati interessati da propositi di riforma confusi, accompagnati da una sempre più accentuata diminuzione delle risorse, a sua volta coperta da una aggressiva quanto velleitaria ideologia meritocratica. Come se il problema della scuola italiana stesse esclusivamente nel permettere ai migliori di eccellere, con buona pace di tutti gli altri. Come se non fosse invece necessario recuperare la centralità della vita scolastica nei processi educativi, nella considerazione delle famiglie, nel tessuto sociale del Paese. Ci sarà tempo per analizzare nel dettaglio il provvedimento varato ieri, che interviene su diversi aspetti del pianeta scuola: dal caro-libri, che si cerca di contenere, agli interventi per l’edilizia scolastica, che possono rappresentare solo il primo passo di un piano più generale e di stanziamenti più cospicui. Dal fondo per le borse di studio per studenti universitari, che si incrementa (anche se di poco) alla lotta alla dispersione scolastica, che questo decreto prova a rilanciare (anche …

“Atenei e classifiche, il gioco inutile”, di Marino Regini*

Immaginiamo per un momento che gli inglesi, quando hanno reinventato il gioco del calcio, non avessero stabilito che una squadra può vincere, perdere o pareggiare in base alla differenza reti. In fondo lo scopo del calcio era far divertire gli spettatori, e quindi avrebbero potuto accontentarsi del fatto che le squadre giocassero bene. Facile però immaginare che dopo un pò i tifosi avrebbero detto che la propria giocava meglio delle altre, e quindi sarebbero nate le classifiche. Ma senza criteri universalmente accettati (come la differenza reti) ognuno avrebbe proposto classifiche diverse. Ad esempio, perché non basarsi per il 50 per cento sul possesso palla e per il resto sui calci d’angolo battuti? Ma altri avrebbero detto che solo gli esperti di calcio sanno quanto valgono le varie squadre, quindi meglio basarsi per il 50 per cento sulla loro opinione. E altri ancora avrebbero sostenuto che bisogna basarsi invece sul numero di palloni d’oro o di altri premi vinti dai giocatori delle varie squadre. Ecco, questo è ciò che succede con i ranking internazionali delle università …

“Bonus maturità verso l’abrogazione”, di Flavia Amabile

Sta per essere abrogato il bonus maturità per i test di ammissione alle lauree a numero chiuso. La cancellazione però non influirà sui test di quest’anno ma andrebbe in vigore dalle prove per l’accesso agli atenei nel 2014-15. Introdotto da Giuseppe Fioroni quando era ministro dell’Istruzione, è stato riformulato da Francesco Profumo e molto contestato perché creava troppe disparità di trattamento fra gli studenti. Quando Maria Chiara Carrozza ha sostituito Profumo al ministero è intervenuta con alcune modifiche, stabilendo una tabella di conversione unica dal voto di Maturità al punteggio bonus e variando la soglia di sbarramento per l’accesso al bonus. Ma non è bastato a placare le polemiche. Cifre alla mano, in molti hanno dimostrato dimostrare che il sistema ancora creava troppe penalizzazioni e disparità. Si è deciso, quindi, di intervenire in modo diverso. Lunedì l’abrogazione dovrebbe essere proposta nel decreto «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca» che il ministero dell’Economia e il Miur stanno predisponendo in queste ore. Il primo ad affermarlo all’Adnkronos Salute è Angelo Mastrillo, referente dell’Osservatorio Conferenza …