«Lo Stato non paga. Così le aziende chiudono»
Un’azione concreta sul fisco, uno Stato credibile,che faccia la sua parte soprattutto nelle infrastrutture, una banca che sappia leggere le esigenze del territorio. Sono questi i punti cardinali da cui parte Giuseppe Morandini, presidente di piccola industria di Confindustria, per orientarsi nell’abisso della crisi. Un abisso che si è già portato via parecchi posti di lavoro. «Fino a quando la disoccupazione crescerà, non accetto che si parli di crisi finita», dichiara commentando i frettolosi ottimismi che spuntano qua e là. Con «l’Unità» Morandini parla di tasse e non solo. Riporta i segnali di una crisi che sembra ancora senza una direzione precisa: gli ordini scarseggiano. E i piccoli (quelli che in Italia danno otto posti di lavoro su dieci) soffrono. Soprattutto di carenza di liquidità. Ieri l’ultimo allarme sui crediti con la pubblica amministrazione. «È scandaloso che lo Stato non paghi». Confindustria chiede ancora meno tasse. Da dove lo Stato dovrebbe ricavare le risorse? Non è ora di riconoscere allo Stato la sua utilità? «Sì, se ci fa vedere dove vanno i soldi delle tasse, …
