Giorno: 26 Maggio 2016

Approvata la riforma del Terzo settore

Approvata ieri in via definitiva la riforma del Terzo settore. Una legge attesa da tempo, per la quale il Partito democratico ha lavorato in prima linea per portare in Parlamento le tante istanze raccolte sul territorio da volontari ed associazioni. Un ulteriore tassello di quell’Italia del futuro solidale ed inclusiva che abbiamo iniziato a tratteggiare attraverso provvedimenti come le leggi sulla cooperazione internazionale, contro lo spreco alimentare, la promozione del commercio equo-solidale e il sostegno all’agricoltura sociale. Per chi volesse approfondire: Riforma del Terzo settore

Costituzione: le radici culturali e politiche della necessità del cambiamento

Un interessante articolo di scienza politica in chiave storica. Ricostruisce con puntiglio, seppur succintamente, la posizione del gruppo dirigente del Pci, nel passaggio al Pds, in ordine alle riforme istituzionali. Accreditarsi il sostegno alla attuale modifica della Costituzione a posteriori, o addirittura postumo, di persone che non possono replicare non è utile e nemmeno corretto. Forse giova invece conoscere alcune delle radici culturali e politiche da cui nasce questa esigenza di cambiamento. Una lettura utile fuori dal clamore della polemica, per chi vuol farsi un’idea. L’Unità – LE RADICI DELLA RIFORMA

Quegli sbarchi tra pietà, paure e speranze

Quando li vediamo ammassati, spaventati, andar giù a centinaia su un traghetto pensato per trenta persone proviamo pietà per loro. Sono i profughi che, chiusa la rotta balcanica, tornano a tentare la fortuna sulla rotta mediterranea, provando (e non sempre riuscendo vivi nell’impresa) a sbarcare sulle coste italiane e spagnole, per poi dirigersi (salvo barriere più o meno impenetrabili) verso il Nord dell’Europa. Se, poi, hanno gli occhioni neri della piccola di nove mesi che ha perso la madre, tra l’altro incinta, durante la traversata, si fa strada anche la voglia di adozione. Ma passata l’emozione del momento, si torna a sprofondare nella paura e nella chiusura. C’è un video che ha circolato, per diverse settimane su Facebook in cui gli immigrati rivolgono domande agli italiani. Un senegalese esprime la questione cruciale: “Perché quando vedete un bambino nero dite “Ma che carino!” e gli fate le coccole e quando è grande lo volete cacciare?”. E’ vero, chissà quanti vorrebbero oggi accogliere la bambina di nove mesi, ma se avesse potuto arrivare con la madre, in …