Giorno: 21 Marzo 2017

Sanità, con i nuovi Lea vantaggi per la salute di tutti

Quando entrai in Parlamento, nel 2006, se ne stava occupando l’allora ministro della Salute Livia Turco, ma già in quel momento la lista dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza, era vecchia di cinque anni. Ci sono voluti, di fatto, 16 anni, ma ora, finalmente, i Lea sono stati aggiornati alle nuove esigenze dei cittadini e all’evoluzione della pratica sanitaria. Il relativo Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) è appena stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Apparentemente sembra solo l’aggiornamento di un aspetto burocratico-amministrativo, mentre invece costituisce una grande innovazione (anticipata, per alcuni aspetti, in alcune Regioni come l’Emilia-Romagna, per preciso indirizzo politico). Infatti, entrano tra le prestazioni del Servizio sanitario pubblico la procreazione assistita, il parto indolore, l’aumento dell’offerta dei vaccini per i giovani e gli anziani, l’aggiornamento del nomenclatore di protesi e ausili, il riconoscimento di malattie croniche invalidanti, come l’endometriosi, e malattie rare, i trattamenti di adroterapia per la cura dei tumori. E’ stato anche costituito un Comitato tecnico permanente che avrà il compito di non lasciare più scorrere tanto tempo, ma di …

L’impegno di ciascuno di noi nella Giornata dedicata alla memoria delle vittime delle mafie

Domenica scorsa, Sergio Mattarella, nella sua veste istituzionale di Capo dello Stato, e in quella meno usuale e più dolente di parente di una delle vittime, ci ha autorevolmente ricordato, accanto a Don Ciotti e ai volontari di Libera, che la lotta alla criminalità organizzata riguarda tutti quanti noi: nessuno può sentirsi escluso, né singolarmente, né come area geografica. Quindi, la Giornata della memoria per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie deve essere momento di riflessione e impegno per tutti. I processi “Aemilia” e “Black monkey” ci hanno dimostrato, se ancora nutrivamo qualche dubbio, che le mafie son ben installate non solo nelle terre di origine, ma anche al Nord, in Emilia-Romagna in particolare, laddove il tessuto economico è abbastanza ricco da poter considerare profittevole l’infiltrarvisi e prosperare. E’ una mafia che non spara, ma preferisce fare affari. Un volto solo apparentemente meno violento, come, purtroppo, testimonia la vicenda personale e professionale del giornalista modenese d’adozione Giovanni Tizian, figlio di Giuseppe, freddato dalle ndrine nel 1989 perché non aveva ceduto ai diktat della …