Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

“Prof inidonei, il Pdl li lascia al loro destino: diventino Ata!”, da La Tecnica della Scuola

Elena Centemero, responsabile Scuola del Partito delle Libertà: non si può rinunciare a 100 milioni di euro lasciando improduttive 3.500 persone. Replica Francesca Puglisi, capogruppo Pd in commissione Istruzione al Senato: stiamo parlando di una ‘norma vergogna’ sulla cui cancellazione c’è unanime condivisione delle VII Commissioni. E ancora: non sono “falsi invalidi”, ma persone con gravi patologie. Fatto sta che a poche ore dall’approvazione del decreto in CdM, l’esito rimane incerto. Alla vigilia dell’approvazione in Consiglio dei ministri del “pacchetto” di norme urgenti sulla scuola, si accendo il dibattito sui docenti inidonei. I rumors delle ultime ore danno ancora per incerta la volontà del Governo sull’annullare la norma, introdotta dall’esecutivo Monti attraverso la spending review, che trasferirebbe almeno 3.500 insegnanti non più idonei all’insegnamento nei ruoli di assistenti amministrativi e tecnici dei laboratori scolastici. Dal Pdl nelle ultime ore sono state spese delle critiche verso un’eventuale annullamento della norma. A schierarsi contro l’abrogazione della norma è stata, in particolare, Elena Centemero, responsabile nazionale Scuola, Università e Ricerca del Partito delle Libertà, che ha detto di …

“Tasse più alte sull’alcol per i fondi all’istruzione”, di Lorenzo Salvia

La tassa sul vizio o il vizio delle tasse? In attesa di trovare una risposta, l’elenco di quello che gli americani chiamano soft paternalism, paternalismo moderato, si allunga anche da noi. L’ultima idea, almeno per il momento, è quella di aumentare le accise sull’alcol per trovare i soldi da mettere nel decreto per la scuola che il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare lunedì. Il governo è diviso tra favorevoli e contrari. Non si sa ancora se gli euro necessari verranno proprio da birra e liquori, lasciando stare il vino perché va bene il paternalism, ma siamo pur sempre il primo produttore al mondo. In ogni caso la proposta è sul tavolo. A dimostrazione che quando lo Stato va a caccia di nuove entrate, c’è sempre più spesso la tentazione di spostare il mirino dal contribuente semplice al contribuente vizioso. Alcol, sigarette, slot machine: una battaglia per la salute pubblica, certo. Ma anche un modo per far cassa subito, e senza troppe proteste, in un momento di ristrettezze. Le sigarette elettroniche hanno resistito a vari assalti. …

“Sindacati, lo scontento cresce: la mobilitazione è dietro l’angolo”, di Alessandro Giuliani

I leader di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda si sono incontrati per fare il punto sui tanti disagi per i lavoratori del settore. Tante urgenze: dal prolungamento del blocco del contratto all’imminente approvazione di un decreto sulla scuola ritenuto poco incisivo sulle problematiche che contano. Come il nuovo piano di assunzioni, la stabilizzazione dei precari, l’immissione in ruolo degli Ata per il 2013, la tutela dei diritti, le questioni inidonei e Quota 96, la valorizzazione della professionalità. Ma poiché il D.L. conterrà solo un piccola parte di tutto ciò, appare inevitabile che le proteste si spostino in piazza. Sul fronte della scuola l’impressione è che si stia procedendo davvero verso un autunno “caldo”. Con i sindacati più rappresentativi che prima ancora di leggere i contenuti del decreto legge sul comparto in approvazione, fissato per il 9 settembre in Consiglio dei ministri, già ipotizzano una mobilitazione dei lavoratori da attuare a partire dal mese di ottobre. Un’azione che, tra l’altro, potrebbe unirsi alle proteste spontanee di questi giorni. Ma anche ai presidi …

“Bonus maturità verso l’abrogazione”, di Flavia Amabile

Sta per essere abrogato il bonus maturità per i test di ammissione alle lauree a numero chiuso. La cancellazione però non influirà sui test di quest’anno ma andrebbe in vigore dalle prove per l’accesso agli atenei nel 2014-15. Introdotto da Giuseppe Fioroni quando era ministro dell’Istruzione, è stato riformulato da Francesco Profumo e molto contestato perché creava troppe disparità di trattamento fra gli studenti. Quando Maria Chiara Carrozza ha sostituito Profumo al ministero è intervenuta con alcune modifiche, stabilendo una tabella di conversione unica dal voto di Maturità al punteggio bonus e variando la soglia di sbarramento per l’accesso al bonus. Ma non è bastato a placare le polemiche. Cifre alla mano, in molti hanno dimostrato dimostrare che il sistema ancora creava troppe penalizzazioni e disparità. Si è deciso, quindi, di intervenire in modo diverso. Lunedì l’abrogazione dovrebbe essere proposta nel decreto «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca» che il ministero dell’Economia e il Miur stanno predisponendo in queste ore. Il primo ad affermarlo all’Adnkronos Salute è Angelo Mastrillo, referente dell’Osservatorio Conferenza …

“Compito in classe dalla A alla Z: l’alfabeto del nuovo anno scolastico”, di Salvo Intravaia

A come ATA. Il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) precario, da un anno a questa parte, sta vivendo in una sorta di purgatorio: le loro assunzioni vengono bloccate o dilazionate nel tempo perché il loro destino è legato a quello degli insegnanti Inidonei per motivi di salute. Il governo Monti, con la Spending review, ha declassato questi ultimi al rango di Ata, ma la cosa non è andata giù ai 3mila insegnanti che, dopo decenni di onorata carriera, si sono ritrovati fuori dalla classe perché la loro salute non li accompagna più. Adesso, il governo delle larghe intese sta cercando di trovare una soluzione al declassamento degli inidonei. In questo caso, si sbloccherebbero alcune migliaia di posti accantonati per accogliere gli inidonei. Ma, in attesa di trovare la copertura finanziaria per riportare al ruolo di insegnante maestri e prof in difficoltà, è tutto bloccato. B come Bes. Bes sta per Bisogni educativi speciali ed è l’ennesimo acronimo che ritroveremo nelle discussioni scolastiche nei prossimi anni. L’anno scorso, il ministro dell’Istruzione pubblicò due documenti che …

Ghizzoni: “L’esclusione dei docenti ‘Quota 96’ è uno schiaffo al riconoscimento di un diritto”, di Silvia Colangeli

L`esclusione della ‘Quota 96’ dal Decreto Scuola rappresenta un vulnus per la credibilità del Pd che alla soluzione del problema ha dato pieno avvallo politico. Un anno e mezzo di battaglia vanificato. Questa decisione è uno schiaffo per chi chiedeva il riconoscimento di un diritto». La delusione di Manuela Ghizzoni, Vice-presidente Pd della Commissione Cultura alla Camera, è ancora viva ventiquattr`ore dopo la notizia dell`esclusione dei 9 mila insegnanti (stima dell`Inps) che non potranno andare in pensione a causa della Riforma Pomero. «Questa riforma – continua non ha riconosciuto le specificità del mondo della scuola, l`unico comparto in cui si va in pensione solo il primo settembre, non ci sono altre finestre d`uscita. L`altro errore è stato l`approvazione dello scalone enorme che non ha tenuto conto delle persone che avrebbero risentito dei suoi effetti. La correzione era contenuta nel programma di questo governo. Il pensionamento di queste persone avrebbe certamente aiutato l`operazione tentata dal, ministro dell`Istruzione Carrozza di ringiovanire il corpo docente». Gli insegnanti protesteranno lunedì a Roma davanti alla sede del suo partito. Come …

“Il tetto di spesa al caro libri c’è. Peccato sia solo sulla carta”, di Raffaello Masci

Il caro libri non dovrebbe esserci perché il ministero ha preso tutte le misure idonee affinché il fenomeno non si verifichi. Anzi, ha addirittura bloccato i tetti di spesa. Eppure se vi disponete a comprare i libri per i vostri figli, vi accorgete che la batosta è dietro l’angolo e il mercato non sta a sentire prediche di sorta. Cominciamo la storia dall’inizio. Il ministero ha introdotto dei tetti di spesa per l’acquisto dei libri scolastici fin dal 1999, tempi del ministro Luigi Berlinguer: tabelle rigorose fissano le colonne d’Ercole della spesa per tutte le classi, dalla prima media fino all’ultimo anno delle superiori con un margine di tolleranza del 10%. Il tetto può essere adeguato ogni anno all’aumento dell’inflazione, ma il ministro Maria Chiara Carrozza quest’anno l’ha tenuto sui livelli dell’anno scorso. Eppure i prezzi aumentano, perché lo sforamento del tetto è all’ordine del giorno: in parte dovuto ad un sotterfugio, quello dei libri «consigliati» che di fatto diventano obbligatori perché fanno al differenza tra chi ce l’ha e chi no. Ma soprattutto si …