Mese: Maggio 2015

“Da Auschwitz non ci si libera mai”, di Paolo Giordano – Corriere della Sera 01.05.15

Non restano che i più giovani fra i sopravvissuti ai campi di sterminio. Coloro che al momento della cattura avevano 15 anni, la soglia dell’età della ragione, e oggi ne hanno quasi 90, come Marceline Loridan-Ivens. I deportati bambini venivano eliminati subito, inabili al lavoro com’erano. Perciò, fra altri quindici, vent’anni al massimo, non ci sarà più nessuno al mondo in grado di ricordare. Scomparirà anche l’ultimo superstite — una soglia che verrà attraversata dall’umanità in silenzio, forse non ce ne accorgeremo, eppure si tratta di un confine quanto mai pericoloso. Sarà come perdere il contatto con una navicella che s’inabissa sempre più nel buio del cosmo, fino a trovarsi fuori portata. Ma a bordo di quella navicella ci saremo noi tutti, orfani di un passato orribile che per decenni ci ha forse protetti da noi stessi . Anche Marceline Loridan-Ivens teme l’oblio. Nelle interviste ribadisce che «bisogna testimoniare». Incessantemente. Dopo una vita come cineasta che l’ha portata a seguire ovunque nel mondo le nefandezze dell’uomo — Cina, Vietnam, Algeria — quasi che dopo lo …