Giorno: 29 Aprile 2016

Le zone franche urbane, obiettivo raggiunto

Le zone franche urbane sono una realtà. Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato la graduatoria delle 1.700 piccole imprese delle zone del cratere sismico ammesse alle agevolazioni e sono stati stanziati fondi per un ammontare complessivo di 40 milioni di euro, suddivisi su un biennio. Fa piacere vedere realizzato un obiettivo che si è inseguito a lungo e con pervicacia. La genesi fu difficile, anche a causa del tasso ideologico di qualcuno, Lega nord in testa, che chiedeva con forza la “no tax area” e accusava il Pd di non sostenere le esigenze dei terremotati emiliani. La “no tax area” non era possibile per la normativa europea, come dicemmo fin dall’inizio, ma ci impegnammo concretamente per la realizzazione di forme di fiscalità di vantaggio. Ecco, siamo riusciti a portarle a casa per le imprese collocate nei centri urbani, grazie al confronto con i cittadini, le associazioni, le amministrazioni locali, la Regione e il Governo. Non era un obiettivo scontato. E non è di poco conto, perché i cittadini terremotati, in primis, e i loro …

Il Brennero, snodo della storia e dell’economia

Non una barriera, ma un varco controllato. Le diplomazie al lavoro cercano di smussare le punte acuminate di un progetto demagogico, nato per ragioni elettoralistiche interne all’Austria, che però rischia seriamente di travolgere l’idea stessa dell’Europa unita e, contemporaneamente, la nascente ripresa economica italiana. Su queste affermazioni ho il conforto di due opinionisti come Guido Crainz e Giorgio Santilli che, in due giorni diversi, su due giornali diversi, analizzano le ricadute politiche, sociali, culturali ed economiche di un’aberrazione delle cui conseguenze, non tutti, hanno consapevolezza. Anche solo un rallentamento del transito al Brennero significa penalizzare pesantemente la circolazione delle merci dirette ai mercati del Nord Europa. E sarebbe, tra l’altro, del tutto inefficace per provare a fermare quelli che, per ora, sono solo ipotetici flussi di profughi: se il “transito umano” si intensificasse, come avvenuto in passato, i “passeur” li porterebbero attraverso i boschi, non certo sulla Statale. Consiglio, quindi, a chi vuole approfondire, la lettura di entrambe le analisi: illuminanti. Sole24Ore – Giorgio Santilli: in discussione non è Schengen ma il mercato unico Repubblica …