Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“In gioco il destino della sinistra”, di Claudio Sardo

Nonostante sia arrivato il caldo torrido, è tempo di decisioni strategiche per i tre partiti antagonisti attorno ai quali ruota il nostro (malato) sistema politico. Il Pd – il solo ad accettare la definizione costituzionale di partito – deve scegliere su quale strada avviare il proprio congresso: peserà questa scelta, eccome, sul destino della legislatura, sulla ricostruzione (o l’ulteriore sfilacciamento) del tessuto democratico, sul progetto di governo futuro. Il Pdl deve affrontare lo scoglio della sentenza della Cassazione: un giudizio favorevole a Berlusconi potrebbe forse regalare un altro rinvio; una condanna invece porrebbe la destra di fronte al dilemma irrisolto che riguarda la sua stessa natura. È una forza democratica che può pensarsi oltre il suo fondatore o è un partito patrimoniale, che rientra nella holding di famiglia e non ha altra funzione che presidiare gli interessi del padrone? Ma anche il Movimento cinque stelle è a un bivio. Il diktat di Casaleggio – «mai con il Pd» – non aggiunge molto alla politica seguita da Grillo contro il tentativo di Bersani, al fine di …

“Per salvare il paese il catalogo è questo”, di Eugenio Scalfari

Ci sono molte iniziative che in queste settimane di luglio si sono addensate e che riguardano in parte il governo e in parte il parlamento, producendo addirittura un ingorgo che metterà a dura prova di calendario le Camere costringendole ad un lavoro molto intenso. Alcuni pensavano che Enrico Letta eccedesse in annunci e rinvii. Si sbagliavano di grosso. Letta e i suoi ministri preparavano i percorsi appropriati. Ci hanno messo pochi giorni e adesso sono tutte o quasi tutte ai nastri di partenza, ma si scontrano, come era prevedibile, con ostacoli e diverso sentire della maggioranza ed un’opposizione di sistema. Questa è la difficoltà o altrimenti detto i nodi che arrivano al pettine. Il governo delle larghe intese non è mai esistito e non poteva esistere anche se l’ipocrisia che è un elemento della politica l’ha battezzato in quel modo. Abbiamo più volte detto (e l’ha detto esplicitamente anche Letta) che è un governo di necessità e di scopo. Lo scopo è di portare l’Italia e l’Europa fuori dalla recessione. Non è una “cosetta”, è …

“Il vocabolario di Grillo e il nulla oltre l’iperbole”, di Sara Ventroni

Il J’accuse è travestito da tormentone estivo. Ma non funziona. Per scongiurare il terrore panico del distacco vacanziero, Grillo cala l’asso del «colpo di stato d’agosto», sperando di dare un senso alle notti insonni del Parlamento. Ma nessuno rilancia l’allarme. Nessuna allerta dei servizi segreti. Il suo post lascia il tempo che trova. Anche la base sonnecchia. Così, il titolo apocalittico finisce in coda al gossip balneare: implacabile, la stampa dà notizia della villa affittata da Beppe a 14mila euro la settimana. In pieno «colpo di stato». Niente di meno. Sono priorità che si sovrappongono, e non si escludono. Perché mentre dal blog si insinua una perigliosa sospensione della vita democratica, la vita deve andare avanti. Business is business. La verità è che nella mutazione antropologica degli ultimi mesi, qualcosa si è rotto. Il patto linguistico della nuova politica, orgogliosamente incendiaria, mostra le corde. Le metafore si sfilacciano, e i proclami marciscono sotto il solleone. ll nuovismo linguistico fa cilecca come un prodotto a scadenza, in attesa di un nuovo bagno di marketing. All’incipit apocalittico: …

“Le Province avranno meno poteri. Al via le città metropolitane”, di Eugenio Bruno

Trasformare dal 2014 le Province in enti di secondo livello con funzioni ridotte, istituire le città metropolitane, sfoltire la giungla di oltre 3.200 enti indipendenti. Questi gli obiettivi del disegno di legge «svuotapoteri», approvato dal Governo, che prevede risparmi per un miliardo. Trasformare dal 2014 le Province in enti di secondo livello con funzioni ridotte all’osso. Istituire le città metropolitane attese da 20 anni. Razionalizzare le unioni di comuni. Sfoltire la giungla di oltre 3.200 enti intermedi. Sono le quattro gambe del disegno di legge che è stato varato ieri dal consiglio dei ministri e che si aggiunge al Ddl costituzionale licenziato il 5 luglio scorso. Con il fine esplicito di conseguire almeno un miliardo di risparmi nel giro di un paio d’anni. A detta del ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio, che è il principale artefice del provvedimento. Il testo in 23 articoli che ha ottenuto il disco verde del Cdm ricalca quanto anticipato nei giorni scorsi su questo giornale. La sua ragione sociale è racchiusa nell’appellativo scelto dall’esecutivo per presentarlo: «Svuotapoteri». Oltre a …

“Chi vuol distruggere i partiti”, di Bruno Gravagnuolo

Il diavolo si annida nei dettagli diceva Goethe. Ma questa volta il dettaglio è uno sbrego gigantesco, un pugno nell’occhio sferrato da destra nel buio. Al riparo di un comma di legge da emendare furbescamente. E sono cinque parole da inserire: «sanzione pecuniaria pari al triplo». Con le quali però, una pattuglia di deputati del Pdl, vuole derubricare il finanziamento illecito ai partiti, da reato penale a reato aministrativo. Con relativa sanzione pecuniaria, pari al triplo appunto della somma erogata illecitamente. E il tutto al posto della precedente formulazione dell’articolo 7 della legge 195 del 1974, terzo comma. Che suonava così: «reclusione da sei mesi a 4 anni e con la multa fino al triplo delle somme versate». Insomma lo avete capito. Berlusconi e suoi vogliono che il finanziamento illecito ai partiti, quello che è stata la miccia di tangentopoli, divenga meno di un reato da giudice di pace. Meno di una multa per essere passati col rosso. Indecente, no? Ma anche significativo però. Perché proprio quelli che vogliono abolire del tutto il finanziamento pubblico …

“Voto di scambio. Troppe polemiche”, di Gian Carlo Caselli

Una sconcezza che insudicia da sempre il nostro Paese è lo scambio politico-mafioso. È sacrosantamente giusto, perciò, pretendere che lo si contrasti in modo efficace. La norma che attualmente punisce tale scambio (art. 416 ter codice penale) risale al 1992. Fu approvata dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio e tuttavia fin da subito si rivelò come un imbroglio. Perché colpisce soltanto il caso – alquanto raro – del politico che offre denaro “pronta cassa” ai mafiosi in cambio di appoggio elettorale, mentre restano impuniti i casi, assai più frequenti, del politico che stringe il patto per fornire informazioni, appoggi, favori, concessioni, assunzioni, autorizzazioni ecc. È dunque da vent’anni ormai che si chiede di por fine all’imbroglio ampliando la previsione di legge alla erogazione di “denaro o altra utilità”. Proprio tale formula è stata finalmente inserita nel nuovo testo del 416 ter recentemente approvato dalla Camera dei deputati con la soddisfatta e convinta adesione dei più. ALLA VIGILIA della definitiva approvazione in Senato, però, ecco scatenarsi improvvisa (senza che nulla l’abbia mai fatta presagire …

“Tre emergenze senza risposta”, di Salvatore Padula

Passano gli anni, ma le emergenze restano le stesse. L’emergenza di una dimensione dell’economia sommersa che non ha uguali, almeno non tra i Paesi avanzati. L’emergenza di una pressione tributaria – specie quella “effettiva”, cioè ricalcolata su chi davvero paga le imposte e i contributi – che colloca l’Italia ai vertici di ogni classifica internazionale. L’emergenza di un sistema tributario ancora troppo complesso e (spesso) arbitrario. La questione fisco, senza banalizzare, sta tutta in queste tre “emergenze”. Diverse tra loro, ma tra loro sicuramente connesse. Tanto che, probabilmente, solo un intervento complessivo, ben congegnato e ben coordinato su ognuno di questi ambiti potrebbe avviare un percorso virtuoso per uscire da una impasse che dura da decenni. Anzi, a ben vedere, l’errore di fondo del passato sta proprio nella tendenza diffusa a considerare il sommerso, l’eccessivo carico tributario e le complicazioni del sistema fiscale come aspetti disgiunti. Con risposte e soluzioni da fornire di volta in volta separatamente. Quello che manca è la logica di sistema. Il contrasto all’evasione è una parte centrale del sistema fiscale …