Giorno: 4 Dicembre 2014

L.stabilità, Ghizzoni “Troppo pochi i ricercatori, al Senato risposte” – comunicato stampa 04.12.14

“La Legge di stabilità, attualmente all’esame del Senato, rappresenta un’occasione importante per cominciare a imprimere la svolta di cui il sistema universitario ha un bisogno vitale”: lo dice la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni commentando i dati dell’indagine di Flc-Cgil “Ricercarsi” che provano come in Italia ci siano troppo pochi ricercatori, un fenomeno che depaupera il complessivo sistema della conoscenza. “I dati presentati dall’indagine ‘Ricercarsi’ sono drammatici ma non stupiscono certo chi si occupa di politiche universitarie, e saranno utili per infrangere i tanti luoghi comuni. Primo fra tutti quello secondo cui in Italia ci sono troppi ricercatori. La verità è opposta: il nostro Paese ne ha invece fame”. Lo dichiara Manuela Ghizzoni, deputata modenese del Pd e componente della Commissione Cultura della Camera, per commentare i dati di Ricercarsi, l’indagine sui percorsi di vita e lavoro nel precariato universitario presentata da Flc-Cgil. “Secondo i ultimi dati Eurostat del 2011 – spiega Ghizzoni – a fronte di 520mila ricercatori in Germania, di 429mila nel Regno Unito, di 338mila in Francia, l’Italia ne aveva solo 151mila. E la situazione, già allora …

"Università, sempre meno matricole e sempre più abbandoni e pentimenti. Crolla popolazione 19 anni", La Repubblica 04.12.14

Il rapporto annuale di Almalaurea sui diplomati evidenzia un quadro scoraggiante: nel nostro paese diminuiscono i giovani, dopo il diploma solo il 30% prosegue gli studi, tantissimi lasciano durante il primo anno e molti se potessero tornare indietro farebbero un percorso diverso Neodiplomati demotivati e “frastornati” che sbagliano sovente la scelta universitaria e si pentono del percorso scolastico appena concluso. Il quadro che scaturisce dall’annuale rapporto di Almalaurea sui diplomati nel 2014 è tutt’altro che incoraggiante. E richiama l’attenzione della classe politica sui giovani. “Il nostro è un Paese – dichiara Andrea Cammelli, fondatore nel 1994 e direttore del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea – che sta “perdendo”, a causa di mancate nascite, giovani ad una velocità impressionante. Si tratta di una vera e propria emorragia che si traduce in una contrazione della popolazione diciannovenne, negli ultimi 30 anni, del 40 per cento (-389mila ragazzi e ragazze). Quella che un tempo si chiamava piramide per età oggi, in Italia, è diventato un asso di picche, con forti restrizioni alla base”. E’ ovvio quindi che “un Paese come …