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La credulità è un virus pericoloso che non si riesce a debellare

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Il Servizio pubblico della Rai non può essere zoppicante. La puntata della trasmissione Virus andata in onda giovedì sera ha messo sullo stesso piano un esperto virologo e due personaggi televisivi, senza competenze sanitarie specifiche, Red Ronnie ed Eleonora Brigliadori, che hanno dato fondo a tutto l’armamentario di disinformazione che circola sui social e in Rete, a partire dalla sbandierata pericolosità dei vaccini. Red Ronnie è arrivato a parlare di morti bianche (?) da vaccino. Oggi Dario Braga, presidente dell’Istituto superiore di Bologna, sul Sole 24 ore ci ricorda che “A causa del credito dato ad allarmi non supportati da dati scientifici muoiono bambini e anziani, mentre appelli di virologi e pediatri vengono respinti in modo superficiale”. Ecco la “superficialità” non è peccato veniale per il Servizio pubblico. Per questo, credo, che del caso debba essere interessata la Commissione di Vigilanza della Rai.

Come avevo auspicato, all’indomani dell’ultima puntata della trasmissione Virus, i colleghi del Pd Michele Anzaldi (segretario della commissione di Vigilanza Rai) e Donata Lenzi (componente della commissione Affari sociali) hanno presentato una specifica interrogazione in Commissione Vigilanza.
“La puntata di giovedì 12 maggio di ‘Virus’ – è scritto nell’interrogazione dei due colleghi – su Raidue ha toccato il tema dei vaccini, ottenendo l’ascolto più alto degli ultimi mesi, con il 5,61% di share e 1.252.000 telespettatori. Le posizioni espresse durante la trasmissione, in particolare da parte del presentatore tv Red Ronnie, hanno scatenato un ampio dibattito in rete, in concomitanza con la puntata e nei giorni successivi. Il prof. Roberto Burioni, direttore della Scuola di specializzazione in microbiologia e virologia e specialista in Immunologia clinica ed allergologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, alla luce del dibattito che si è aperto in queste ore, ha lanciato un appello al servizio pubblico a ‘promuovere una corretta informazione in modo da scongiurare comportamenti che costituiscono un reale pericolo sanitario’. In particolare, il prof. Burioni, ricorda che ‘il drammatico calo di copertura vaccinale contro malattie pericolose e molto contagiose come il morbillo oltre a mettere a rischio i bambini non vaccinati che possono ammalarsi, permette la circolazione del virus, fatto che puo’ avere conseguenze catastrofiche per chi non si puo’ vaccinare’. Alla luce del dibattito che si è aperto – aggiungono ancora i colleghi Anzaldi e Lenzi – si richiede alla Rai di chiarire inoltre se non sia opportuno che il servizio pubblico rafforzi la collaborazione con i centri sanitari specializzati e con la comunità scientifica riconosciuta nel prevedere nuovi spazi di informazione su questo ambito”.