Giorno: 15 Maggio 2008

Rinviati a giudizio Rauti e Zorzi. Un nuovo processo per la strage di piazza della Loggia

Rinvio a giudizio per i presunti organizzatori della strage di piazza della Loggia, avvenuta a Brescia il 28 maggio del 1974. Un attentato mai dimenticato, tra i più gravi della storia del terrorismo, che ha segnato duramente la storia. Anni di piombo in cui morirono tanti innocenti. Ora Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte, Carlo Maria Maggi, Pino Rauti, Francesco Delfino, Giovanni Maifredi e Pino Rauti, i sei storici imputati della strage, sono stati tutti rinviati a giudizio e il processo è stato calendarizzato per il 25 novembre. Trentaquattro anni per stabilire colpe e responsabilità nei confronti di una delle pagine più nere e drammatiche dell’Italia degli anni settanta. Un nuovo inizio. L’attentato fu organizzato mentre nella piazza era in corso una manifestazione contro il terrorismo indetta dai sindacati e del Comitato antifascista. L’ordigno fu nascosto dentro un cestino dei rifiuti e l’esplosione provocò la morte di otto persone ferendo altre novantaquattro persone. Ora il rinvio a giudizio stravolge quanto deciso nel corso di questi trentaquattro lunghissimi anni. La prima fase dell’istruttoria portò alla condanna di alcuni …

Botta e risposta tra Di Pietro e Fini: solo una “gaffe” del Presidente?

Le cronache politiche della giornata di ieri – dedicata alla fiducia del Governo Berlusconi quater – hanno riportato la notizia della gaffe compiuta dal Presidente della Camera Fini nei confronti dell’on. Di Pietro. Da parlamentare esprimo un giudizio più severo: sarebbe infatti molto grave se l’episodio fosse foriero dello stile che caratterizzerà la Presidenza di Fini. Di Pietro avvia la sua dichiarazione di voto di sfiducia con riferimento all’offerta ricevuta da Berlusconi nel 1994 di ricoprire la carica di Ministro dell’Interno, prosegue poi alludendo ai trascorsi giudiziari del Presidente del Consiglio. La maggioranza reagisce con proteste sempre più vibranti, mano a mano che Di Pietro procede nel suo intervento, tanto da determinare più interruzioni del discorso (rinvio al resoconto stenografico, che registra le parole pronunciate ma non può tener conto della intonazione delle voci, dell’indistinto rumoreggiare, della lunghezza delle pause, della tempestività delle reazioni). È compito del Presidente della Camera garantire ai deputati di esprimere la propria opinione in Aula, senza che commenti e intemperanze verbali dei colleghi, che siedono sui banchi opposti, ne compromettano …