Giorno: 25 Maggio 2008

Roma: assalto neonazista, pestato un extracomunitario. Maroni: anche colpa di chi delinque

Un gruppo di venti ragazzi, guidati da un uomo, tutti con i volti coperti da foulard con il segno della svastica, ha fatto irruzione a Roma verso le 17:30 in un alcuni negozi nel quartiere Pigneto gestiti da extracomunitari bengalesi e senegalesi. Il gruppo che, a quanto raccontano alcuni testimoni presenti al momento dell’aggressione, prendeva ordini in italiano dall’uomo che li guidava, era armato di bastoni. Il gruppo ha colpito alcuni esercizi commerciali e un’abitazione tra via Macerata e via Ascoli Piceno. In questa seconda via hanno danneggiato due vetrine e un frigo bar di un negozio di alimentari ed le vetrine di un call center. In via Macerata sono stati assaltati un altro locale di alimentari e la vetrata di un portone di un’abitazione. Un cittadino del Bangladesh, che gestisce un bar, è stato pestato a sangue. Paura nel quartiere, dove sono molti gli extracomunitari che gestiscono attività commerciali. Tutti sono scappati e molti hanno chiuso le saracinesche dei negozi. Una cronista dell’Agi, testimone dell’episodio, ha tentato invano di chiamare il 113, per molti …

Nucleare sì, nucleare no, nucleare forse

Dal Blog di Marco Cattaneo direttore di “Le Scienze” e “Mente e cervello” Questa mattina era in prima pagina su tutti i giornali. Ma sì, il trionfale ritorno dell’Italia all’energia nucleare. Il ministro Scajola ha annunciato con orgoglio che entro la fine della legislatura sarà posta la prima pietra per la costruzione di un “gruppo” di centrali di nuova generazione. E le aziende del settore, ENEL ed Edison in particolare, si dichiarano pronte a raccogliere la sfida. Da questa testata (che non ha mai fatto mistero di essere favorevole al nucleare) la notizia non può che essere accolta con sollievo. Per un paese che dipende ancora dall’estero per gran parte del proprio fabbisogno energetico (elettrico, nella fattispecie) e che produce la maggior parte dell’energia da gas e olio combustibile (importati) era necessario tornare a pensare al futuro energetico. Certo, c’è l’amarezza di aver perso per strada vent’anni. E, ve lo confesso, una mezza dozzina di dubbi. I dubbi che ho, personalmente, hanno poco a che vedere con la sicurezza del nucleare. Ve ne dico qualcuno. …