Giorno: 24 Maggio 2008

«Fattore D, non lasciate sola Emma», di Maurizio Ferrera

Che la prima presidente donna di Confindustria mostrasse sensibilità verso il lavoro delle donne era quasi scontato. Nel suo discorso di insediamento Emma Marcegaglia ha però dato un segnale più forte del previsto. L’Italia sembra aver rinunciato «a quella grande risorsa che è l’occupazione femminile». Così facendo «si bruciano enormi potenzialità»: ne risentono il tasso di crescita dell’economia, il benessere delle famiglie, il ricambio demografico. «Dobbiamo avere più donne al lavoro e un welfare più a favore della famiglia e dell’infanzia»: il monito è stato forte e chiaro, è nata una Confindustria women friendly non solo nell’organigramma, ma anche nelle strategie programmatiche. E’ una bella novità, ma adesso occorre passare rapidamente dalle parole ai fatti: altrimenti ci supera anche Malta, l’unico Paese della Ue in cui l’occupazione femminile sia più bassa che in Italia. Nei prossimi mesi governo e Parlamento saranno chiamati a prendere importanti provvedimenti di politica economica. Dovrà essere innanzitutto convertito in legge il decreto appena varato sulla detassazione di straordinari e premi di produttività. Molti commentatori hanno messo in luce i possibili …

Mutui, i consumatori non ci cascano. Si può arrivare a pagare il 17% in più. Bersani: “Amarezza per propaganda governo”

A neanche 48 ore dal consiglio dei ministri di Napoli i consumatori svelano l’inghippo. Perché l’accordo pubblicizzato come un sostegno alle famiglie corre in realtà in soccorso delle banche. E’ lo spettro della crisi che aleggia sulla convenzione stipulata tra ABI e governo sulla rinegoziazione dei mutui. Una spada di Damocle che pende non solo sulle famiglie ma anche sulla testa delle banche, con la paura Northern Bank. Perché la crisi di liquidità che ha colpito gli USA potrebbe verificarsi, seppur in altre forme pure in Italia, tanto che già molte banche avevano provveduto a rinegoziare condizioni migliori direttamente con i mutuari. Un’azione resa però possibile dal decreto Bersani. “Ormai abbiamo 50-60 mila rinegoziazioni in corso dei mutui a seguito della nostra legge”, dice l’ex ministro alle Attività produttive. Quello del governo Berlusconi, insomma, è “un bel rilancio mediatico di un’operazione già in corso”. Le associazioni dei consumatori criticano apertamente l’accordo, perché gli aspetti positivi dell’accordo stipulato dal governo in carica sono limitati e non valgono veramente per tutti. Infatti, se i tassi medi del …