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Quota96, elusa la risposta sulle sentenze dei tribunali – di Manuela Ghizzoni 18.12.14

Ecco la risposta del Governo alla mia interrogazione del 18 novembre sulle sentenze emesse dai tribunali locali sui ricorsi dei cosiddetti “Quota96” e su quali misure si intendessero approntare per garantire parità di diritto e di giustizia a questi lavoratori della scuola esclusi dal pensionamento. Quella che abbiamo ricevuto è una risposta da muro di gomma, che elude l’oggetto dell’interrogazione non entrando nel merito dell’andamento delle sentenze. Rimane poi l’amarezza di un ulteriore rinvio ad un atto futuro, quando il futuro ormai è poco. Se si fosse veramente voluto ricucire lo strappo avvenuto l’estate scorsa, l’ambito era quello della legge di stabilità, dove si sarebbero potuto gettare le basi per agire poi all’interno de “la buona scuola”. Di fronte a questo esito, peraltro quasi scontato, continuo a portare avanti le nostre obiezioni: c’è ancora un’interrogazione sui costi sociali ed economici del mantenimento in servizio di personale ultrasessantenne. In quanto alla questione delle sentenze giudiziarie, chiederò una risposta precisa, che non ritengo ci sia stata. Lo abbiamo detto tante volte, ora non è più prorogabile: il governo si pronunci chiaramente e definitivamente sulla questione, senza aleatori rinvii a futuri provvedimenti.

Di seguito la risposta all’interrogazione

 

QUOTA 96