Giorno: 2 Gennaio 2015

“Le sfide della cooperazione”, di Nadia Urbinati – La Repubblica 2.1.15

La bufera giudiziaria Mafia Capitale che ha coinvolto alcune cooperative mette in luce i problemi strutturali della cooperazione rubricabili sotto due grandi capitoli: la debolezza della politica e l’opacità della sussidiarietà. Sul primo fronte, valgono le parole del presidente di Coop Italia, Marco Pedroni, al Congresso nazionale della Lega delle Cooperative: «nessuna giustificazione può avere l’ignoranza» e la cooperazione che deve fare di più «per arrivare anche prima dei magistrati». La politica della trasparenza è figlia dei principi sui quali si regge la cooperazione: la mutualità e l’associazionismo solidale. Sul secondo fronte, la questione si fa più seria perché la crescita della cooperazione è avvenuta in concomitanza con la politica della sussidiarietà, entrata a far parte della Costituzione con il Titolo V. Delineando il programma futuro al Congresso della Lega, Mauro Lusetti ha messo tra i settori in espansione «la sussidiarietà rispetto a uno Stato non più in grado di mantenere l’universalità dei servizi». La cooperazione a sfondo sociale vive di finanziamento pubblico, è in crescita e si è dimostrata permeabile all’ infiltrazione mafiosa e …

“Un richiamo per ricordare a tutti che il futuro dipende da ognuno di noi”, di Mario Calabresi – La Stampa 2.1.15

ANSA «Gli scatoloni non sono mai tornati indietro, i miei libri sono tutti al Senato, sono oltre 3mila e sono là ad aspettarmi. Anche i vestiti erano stati portati a casa e li sono rimasti, l’altro giorno sono andato con mia moglie a prendere un abito più leggero visto che viene il caldo, ma di ritraslocare qui non ci ho mai pensato. L’Italia dovrà avere la maturità di eleggere un nuovo presidente perché non può permettersi di averne uno di novant’anni». Lo scorso aprile avevo incontrato Giorgio Napolitano nel suo studio ed ero rimasto colpito dall’assenza delle consuete pile di volumi sottolineati e appuntati, era il segno tangibile della provvisorietà ed eccezionalità del secondo mandato al Quirinale. Un mandato non cercato e non voluto, tanto che, nel suo ultimo discorso pubblico, l’emozione non ha prevalso perché a vincere questa volta è stato un senso di sollievo. Quasi una liberazione da una carica accettata in un momento di emergenza, in giorni di sbandamento totale della politica solo per senso del dovere e senso di responsabilità. Proprio …

Il commiato di Napolitano – testo integrale del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica – 2.1.15

Il messaggio augurale di fine d’anno che ormai dal 2006 rivolgo a tutti gli italiani, presenterà questa volta qualche tratto speciale e un po’ diverso rispetto al passato. Innanzitutto perché le mie riflessioni avranno per destinatario anche chi presto mi succederà nelle funzioni di Presidente della Repubblica. Funzioni che sto per lasciare, rassegnando le dimissioni: ipotesi che la Costituzione prevede espressamente. E desidero dirvi subito che a ciò mi spinge l’avere negli ultimi tempi toccato con mano come l’età da me raggiunta porti con sé crescenti limitazioni e difficoltà nell’esercizio dei compiti istituzionali, complessi e altamente impegnativi, nonché del ruolo di rappresentanza internazionale, affidati dai Padri Costituenti al Capo dello Stato. A quanti auspicano – anche per fiducia e affetto nei miei confronti – che continui nel mio impegno, come largamente richiestomi nell’aprile 2013, dico semplicemente che ho il dovere di non sottovalutare i segni dell’affaticamento e le incognite che essi racchiudono, e dunque di non esitare a trarne le conseguenze. Ritengo di non poter oltre ricoprire la carica cui fui chiamato, per la prima …