Giorno: 24 Gennaio 2015

“I professori più vecchi d’Europa Più della metà sono «over 50»”, di Gian Antonio Stella – Corriere della Sera 24.01.15

«Mi mandano un ragazzino quando ho bisogno di un uomo con grinta, baffi e barba da Mangiafoco…»: così si lagnò corrucciato il direttore scolastico accogliendo tanti anni fa il maestro Giovanni Mosca, che «aveva vent’anni ma ne dimostrava sedici». Il quale proprio grazie all’età riuscì a impadronirsi della sua classe abbattendo in volo un moscone con la fionda. Oggi non c’è pericolo che accada: dicono i recentissimi dati Ocse che nella scuola primaria (le elementari) gli insegnanti sotto i trent’anni sono talmente pochi da essere percentualmente irrilevanti. E così nelle medie e nelle superiori. Quelli sotto la quarantina sono il 12% alle elementari, il 13 alle medie, l’8 alle superiori. Sono dati immensamente diversi da quelli del resto del mondo. Basti dire che maestri e professori sotto i cinquant’anni («in due occasioni di compleanno ci si sente improvvisamente decrepiti: a diciannove anni e a cinquanta», ha scritto Gesualdo Bufalino) non arrivano ad essere secondo l’Ocse, nel complesso della nostra scuola, neppure la metà: il 48%. Tutti gli altri stanno sopra. E quelli sopra la sessantina …

“Tutto il mondo (Italia esclusa) canta in piazza “Bella ciao”, di Francesco Merlo – La Repubblica 24.01.15

AParigi l’emozione di Bella Ciao è la resistenza della libertà d’espressione alla barbarie dei kalashnikov, ad Atene accompagna l’utopia populista di Tsipras, a Hong Kong scandisce l’opposizione alla Cina comunista, a Istanbul canta la rivolta contro l’Islam autoritario di Erdogan. Solo in Italia Bella Ciao è all’indice, confusa con Bandiera rossa e L’Internazionale , e mai cantata, come si dovrebbe, con l’alzabandiera del 25 aprile, ma trattata come un inno comunista, degradata da canto laico della liberazione e della concordia repubblicana a ballata dei trinariciuti, a manifesto del Soviet italiano. E invece, nel mondo, la canzone della Resistenza ha fatto la sua resistenza, e ha vinto, anche contro se stessa. È infatti evasa dalla gabbia del braccio armato e del pugno chiuso con la forza della melodia tradizionale, con quelle due parole “ciao” e “bella” che sono le password della nostra identità, con i timbri e i toni che sono il meglio della leggerezza di Sanremo, con la dolce malinconia del bel fiore sulla tomba, e ovviamente con il partigiano morto per la libertà e …

“Oltre i luoghi comuni Il video sulla vera Italia”, di Beppe Severgnini – Corriere della Sera 24.01.15

Ieri è accaduta una cosa strana. Al secondo posto tra i video più visti di Corriere.it , subito dopo una scenata isterica su un traghetto canadese, un filmato del governo italiano, mostrato al World Economic Forum di Davos per smontare i luoghi comuni sul Paese, e spiegare in cosa siamo bravi. Un ottimo video promozionale? Del governo italiano? In inglese?! Ci dev’essere un errore. L’ho subito guardato: mi è piaciuto. L’ho twittato («Per raccontare l’Italia un ministero produce video impeccabile: sogno o son desto?»). In mezz’ora cento persone l’hanno messo tra i preferiti e molte altre l’hanno commentato per tutta la giornata. Di cosa si tratta? Di un’operazione intelligente, che parte da una riflessione: inutile negare gli stereotipi sull’Italia, meglio rovesciarli (con sottofondo pianistico). Pizzaioli? «L’Italia è un leader mondiale nella creazione di grandi infrastrutture — 1.000 costruzioni in 90 Paesi». Latin lover? «L’Italia ha il 5° surplus commerciale di prodotti manifatturieri». Amanti della dolce vita? «L’Italia è il leader indiscusso nella produzione di super-yacht, con il 40% degli ordini mondiali». E così via. Per …

Editoria, on. Ghizzoni “Stanziare contributi in attesa della riforma” – comunicato stampa 24.01.15

    La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni è firmataria di un emendamento al dl Milleproroghe che stanzia oltre 50 milioni di euro per il 2015 per rifinanziare il Fondo per l’editoria, in modo da garantire, in attesa della riforma complessiva del settore, una boccata d’ossigeno alle tante testate, locali e nazionali, che si trovano sull’orlo della chiusura.   Una boccata d’ossigeno per le imprese editoriali, sia locali che nazionali, in attesa che la riforma complessiva del sistema possa garantire un sostegno, da parte dello Stato, con criteri trasparenti ed equi, al pluralismo informativo: la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni è firmataria, assieme ai colleghi della Commissione Cultura della Camera, di uno specifico emendamento al dl Milleproroghe che punta a stanziare poco più di 50 milioni di euro per rifinanziare, per l’anno in corso, il Fondo per l’editoria. “Sono risorse fondamentali per garantire un po’ di respiro a tante piccole aziende editoriali che, in questo momento, sono sull’orlo della chiusura – spiega Manuela Ghizzoni – Infatti, dopo anni di gestione scandalosa dei fondi, …