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Meloni: isolare i violenti, ora dialogo e riforme per i giovani

Sento di esprimere la massima solidarietà al Presidente del Consiglio Monti, al nostro segretario Bersani e a tutti i destinatari di plichi contenenti proiettili. Questo clima induce alla massima preoccupazione, e allo sdegno nei confronti di chi porta le responsabilità della situazione attuale e oggi alimenta una gazzarra incivile in Parlamento, e già nel 1993 minacciava le istituzioni vantandosi di essere “veloci di mano e di pallottole che da noi costano 300 lire”.
Le scelte dure ma non più rimandabili che sta assumendo il governo Monti possono generare disagio: perciò si deve dialogare con tutte le rappresentanze sociali, oltre a spiegare le misure intraprese per far uscire l’Italia dal pantano e rilanciare la crescita. Con questo spirito vorrei rivolgermi agli studenti che stamani hanno incendiato le bandiere di PD e PDL, accusandoci di negare i loro diritti mentre compivano un gesto che offende milioni di elettori di forze politiche democratiche: nelle nostre scelte non c’è alcuna retorica, ma la consapevolezza di un impegno per la salvezza nazionale che ha come stella polare il loro futuro e quei diritti oggi negati. La manovra del governo Monti, sostenuta da un ampio consenso parlamentare, è un primo passo per affermarli, evitando che la crisi sequestri il loro futuro: il riconoscimento a fini previdenziali dei lavori già svolti e gli sgravi IRAP per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e donne, sono un primo esempio in questa direzione.
Bisogna fare di più, con i necessari interventi sul welfare e sulla riforma del mercato del lavoro, per giungere a una base di diritti comuni per tutti i lavoratori e superare l’attuale situazione di precariato senza diritti che affligge ormai due generazioni di giovani e di ex-giovani. E bisogna incoraggiare il ministro Francesco Profumo a consolidare i primi buoni segnali: dialogo con gli studenti, stop ai continui tagli all’università, sblocco dei fondi per l’edilizia scolastica e la ricerca. Per questo facciamo appello al senso di responsabilità di tutti: nessuna bandiera sia bruciata, nessuna idea sia calpestata, sia isolato chi usa la violenza per esprimersi, e con lui i cattivi maestri che vorrebbero spingere i giovani non già verso la costruzione di una società più prospera e giusta, ma verso una strada senza uscita.

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