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Ancora uno sfregio alla cultura: crollo negli scavi di Pompei

È caduto uno dei pilastri del pergolato esterno della Casa di Loreio Tiburtino (Regio II, Insula II) negli Scavi di Pompei. Lo comunica la soprintendente speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei. Il fatto si è appreso a seguito di una verifica. Sul posto è in corso un sopralluogo alla presenza delle forze dell’ordine. La casa, detta di Loreio Tiburtino, appartenne a D. Octavius Quartio, come prova l’anello-sigillo rinvenuto presso l’ingresso. In parte, come sottolinea la Soprintendenza archeologica, c’è l’impianto originario (II sec. a.C.): nell’atrio, fulcro dell’abitazione, si affacciano le stanze da letto e il triclinio. La parte verso l’Anfiteatro, ristrutturata dopo il 62 d.C., conserva un giardino immerso tra verde e specchi d’acqua, ad imitazione delle dimore fuori città, secondo la moda ‘del vivere in villa’.

Lo spazio verde della casa si articola in due lunghe vasche (euripi) disposte a ‘T’. L’euripus superiore, porticato, era decorato da statue allusive all’Egitto, patria della dea Iside: al centro presenta un sacello con fontane, in fondo un doppio letto per pasti all’aperto ed una nicchia che imita una grotta, con affreschi mitologici. L’euripus inferiore, diviso in tre bacini (forse per pesci), attraversa tutto il giardino ed era percorso da viali pergolati, di recente ripristinati.

I crolli pompeiani, perché si è pensato più ad esempio all’anfiteatro e a progetti discussi che alla manutenzione quotidiana e poco appariscenti, sono iniziati un anno fa, con Bondi ministro dei beni culturali. Sono proseguiti con il suo successore per meno di un anno, Galan, ora Ornaghi deve affrontare il problema. Sono almeno avviate procedure per assunzioni di tecnici.

da unita.it