attualità, politica italiana

Cresci-Italia, Monti: «Prime misure a fine gennaio»

Prima conferenza stampa di fine anno da Presidente del Consiglio oggi per il neo Premier Mario Monti. Con grande attenzione anche, all’indomani del lungo consiglio dei ministri che ha discusso la «fase due» del governo, per le prossime misure destinate a rilanciare la crescita e lo sviluppo. Cita Berlusconi, poi servirono 5 manovre… Mario Monti non nega che la manovra ‘salva Italia’ abbia potuto anche produrre effetti recessivi, come ha denunciato l’ex premier Silvio Berlusconi, ma tiene a precisare che senza farla «il sistema sarebbe esploso» quindi ricorda come sono andate le cose nell’ultimo anno: «Il mio predecessore, Berlusconi, il 23 dicembre 2010 disse: ‘non servirà una manovra correttiva’, le cose poi sono andate diversamente – ha detto il presidente del Consiglio -, nel frattempo sono state necessarie cinque manovre e solo l’ultima porta la mia firma. Berlusconi disse anche ‘serve un bagno ottimismo, nella crisi il fattore psicologico è importantissimo’ perciò invitò i giornali a non dare solo notizie negative. Io sono sicuro che questo sforzo che facciamo di spiegare le cose in una prospettiva positiva – ha concluso Monti – giustifica un moderato ottimismo».

Ministri liberi di esprimere visioni politiche personali.

«Tengo i miei ministri impegnati nello svolgere le loro attività dei ministri, sono pur sempre cittadini, hanno la loro visione», sottolinea Monti. «Lederei i principi della Costituzione italiana se impedissi ai ministri di parlare a titolo personale e di esprimere le proprie opinioni», prosegue il presidente del Consiglio. «Se il loro intervento sul dibattito pubblico può pregiudicare la principalissima missione di questo governo farei presente le mie perplessità, ma non vedo nessun rischio. La libertà di dichiarazione è ampiamento usata da tutti, anche da parte del governo e dei suoi membri».

Scadenza mandato in mano forze politiche
«La scadenza di questo Governo è nelle mani delle forze politiche che ne sono padrone». Così il presidente del Consiglio, durante la conferenza stampa di fine anno.

Omaggia Crozza, premier-robot
«Questo è un governo fatto di persone: efficacemente rappresentate in tv come robot ma pur sempre persone». A sorpresa, durante la conferenza stampa di fine anno, il premier Mario Monti cita la parodia di Maurizio Crozza, che rappresenta il presidente del consiglio come un robot.

Piano nazionale delle riforme
«Quest’anno vorremmo fare del Piano nazionale delle riforme» che l’Italia deve presentare all’Europa insieme al Programma di stabilità, «il focus centrale, perchè le nostre riforme strutturali trovino lì il punto di riferimento e manifestazione e sinergia». Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Monti, annunciando che forse il Piano verrà anticipato rispetto alla scadenza di aprile che viene indicata dall’Ue.

I ritmi del governo
«C’è un calendario molto fitto che riguarda le prime tre settimane di gennaio per alcune deliveries e poi un ritmo ‘andante con brio’ per quelle successive».

Dialogo con i partiti
Il governo proseguirà nella strada del dialogo con le forze politiche che lo sostengono. Lo ha assicurato il premier Mario Monti nella conferenza stampa di fine anno. «L’appoggio delle forze politiche mi sembra che ci sia e ci sarà finchè andiamo avanti. Siamo grati che ci mettano in grado di svolgere il compito che ci è stato affidato e continuerò a dialogare nelle modalità che vogliono con i rappresentanti e i leader delle forze politiche perchè è naturale e fisiologico e continuerò ad avere nel Parlamento il riferimento chiave».

Riforma mercato del lavoro entro Eurogruppo febbraio
«Visto che l’asse logico del nostro sforzo è quello europeo ci sarà una prima tranche di provvedimenti presi, che discuteremo con le forze politiche e sociali e professionali, in vista del 23 gennaio a Bruxelles». Ma «non si potrà fare tutto», chiarisce il premier, in particolare la riforma del mercato del lavoro. Ci sarà quindi, osserva Monti, un «secondo traguardo per l’eurogruppo di febbraio».

«Non penso al Quirinale»
«Non è un tema al quale penso minimamente». Così il premier, Mario Monti, ha risposto durante la conferenza stampa di fine anno a una domanda su una sua possibile candidatura al Quirinale. Di questo dossier, ha spiegato Monti, «ho avuto ancora meno tempo di occuparmi, del resto non saprei come impostare il dossier perchè non mi risulta esistano candidature al Quirinale».

Liberalizzazioni e riforma del lavoro
«Lavoreremo in parallelo sulle liberalizzazioni e sul mercato del lavoro: è un parallelismo che ci è consentito dal fatto che le nostre risorse umane non sono le medesime da dispiegare su un fronte e sull’altro». Monti ha inoltre spiegato che «Fornero si occuperà del mercato del lavoro e il sottosegretario Catricalà, assieme a diversi ministri e io stesso, che non ho dimenticato completamente la materia della concorrenza, saremo molto incalzanti sul tema delle liberalizzazioni e della concorrenza e questo spiega perchè non abbiamo fatto le pensioni e la riforma del lavoro contemporaneamente: pur essendo la Fornero una donna dinamica, dispone – scherza Monti – di 24 ore».

Il premier sul rialzo dello spread
«Per me quello sgradevole rialzo dello spread dopo il 5-6 dicembre è attribuibile alla delusione dei mercati per i risultati del Consiglio europeo, non per i mancati e limitati interventi della Banca centrale a sostegno dei titoli di stato italiani». Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Monti, aggiungendo che la salita dello spread di quest’estate «era più allarmante» di quella «frastagliata» avvenuta in periodo recente.

Catasto, più equità e stop abusi
«Ho approfondito la questioione del catasto che è molto importante», e nella riforma che il governo sta portando avanti ci saranno «meccanismi per conoscere la realtà, è sempre auspicabile la conoscenza della realtà e la riforma del catasto, che richiederà qualche tempo, va in questa direzione e ciò vuol dire porre fine agli abusi anche se involontari e avere una maggior aderenza tra il fisco e la realtà», ha detto il premier nella conferenza stampa di fine anno. Monti garantisce che non ci sarà «un aggravamento dell’imposizione sulla casa ma una maggiore equità sull’imposizione», ricordando che «l’aliquota per la prima casa nel nuovo sistema Imu è dello 0,4% e il numero delle case esenti è di 6 milioni. Non credo che si possa dire che la tassazione è maggiore di quella che c’era prima».

Lavoro, riformare alcuni istituti a favore dei giovani
Nella riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali che il governo intende varare c’è la necessità che «alcuni istituti vengano riformati per favorire il lavoro non precario per i giovani». L’obiettivo finale è quello di «alcune tutele rafforzate» e «maggiore flessibilità».

Taglio contributi editoria, «difficile scegliere ma necessario»
«La cosa difficile è scegliere, ma è necessario farlo. I contributi veranno mantenuti, ma stiamo lavorando per avere dei criteri obiettivi, il più possibile persuasivi, per scegliere, selezionare ciò che da un punto di vista generale ci sembrerà più meritevole del contributo». Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, risponde alla domanda di un giornalista, durante la conferenza stampa di fine anno, che gli faceva notare il taglio ai contributi statali all’editoria che rischia di far chiudere trenta testate giornalistiche il prossimo anno per insufficienza di risorse. Monti ha aggiunto che quella dei contributi «è un’operazione difficile, il Governo ci sta lavorando», sottolinenando che «ci saranno anche criteri di tipo quantititativo, per esempio l’impiego di capitale umano cioè di giornalisti, per esempio la diffusione».

Italia, grande sforzo di cambiamento
«Più diamo la sensazione di essere uniti e focalizzati sull’obiettivo» di risolvere la crisi «più questo aiuterà il resto del mondo e dell’Europa a capire che l’Italia sta facendo un grande sforzo di cambiamento e cerca di recuperare una serenità di vita e una speranza nel futuro su basi meno effimere di quelle che tante volte in passato hanno caratterizzato il surfing degli italiani verso un’apparenza di benessere con onde che però diventavano sempre più alte e che si sarebbero scaricate sulle generazioni future». «Siamo tutti impegnati nel modificare dei pregiudizi sbagliati che l’Europa e il mondo hanno nei confronti dell’Italia, noi sappiamo che sono sbagliati ma dobbiamo convincere anche loro», conclude il premier.

Riforme, spero che il Parlamento le faccia
«Spero che il Parlamento faccia le riforme, aituterebbero il Paese».

Auguri a Napolitano e ai politici
«Vorrei esprimere gli auguri per il nuovo anno all’Italia e per tutti al Presidente della Repubblica, che così eloquentemente e semplicemente interpreta il senso di unità nazionale ed è riuscito ad infonderlo a tutti noi cittadini italiani nel 150/mo dell’Unità d’Italia», ha detto il premier Mario Monti. E ai politici : «l’augurio di «lavorare bene il prossimo anno e soprattuto una cosa che solo loro possono fare», ossia «trovare una vie d’uscita per il paese» con «riforme istituzionali che darebbero respiro e sarebbero complementari al lavoro più modesto che cerchiamo di fare».

Negozioato con parti sociali
Sulla riforma del mercato del lavoro «ci sarà il negoziato con le parti sociali che richiedono più negoziato del sistema pensionistico ma tutto dovrà essere condotto con una certa rapidità».

Agli economisti: rovinoso non attuare impegni Ue
«Era assolutamente impensabile rimettere in discussione gli impegni sottoscritti con l’Europa» dal precedente governo. Nella conferenza stampa di fine anno, il premier Mario Monti si rivolge, senza rinunciare a qualche critica e a un po’ di ironia, ai «colleghi economisti»: «Sono grato dell’attenzione che stanno riservando con accenti diversi a questo governo e voglio rassicurarli che conosco anch’io un minimo di economia» e so «dei molti inconvenienti, in particolare delle critiche sul fatto che l’Italia ha assunto l’impegno di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 e si è assunta il vincolo di ridurre di 5 punti percentuali all’anno l’eccesso nel rapporto pil-debito, signori economisti e signore e signori in generale non è questo governo – sottolinea Monti – che ha sottoscritto questi impegni ma altri governi.

Conosco anch’io un minimo di economia…»
Non sto prendendo una posizione favorevole o critica ma dico solo che ci siamo trovati il 16 novembre incaricati di operare in Italia e Europa col tentativo di ristabilire dignità e autorevolezza e stabilità di un paese che aveva accettato quegli obiettivi e in particolare il pareggio di bilancio accettato nel corso dell’estate anche come particolare diligenza richiesta dall’ Europa in particolare all’Italia dopo le difficoltà dei mesi precedenti». Ebbene, conclude Monti, «è possibile che un nuovo governo possa rimettere in discussione gli impegni europei sottoscritti anche come contropartita morale nei confronti della Bce? Era assolutamente impensabile, quindi tengo molto a sottolineare che stiamo dando credibilità agli impegni già presi che non vogliamo nè possiamo discutere nel merito».

Pareggio di bilancio
«Si vede criticamente il fatto che l’Italia si sia assunto un impegno di conseguire il pareggio di bilancio nel 2013 e di ridurre di 5 punti percentuali all’anno l’eccesso nel rapporto Pil/debito. Signori economisti e signori e signore in generale non è questo Governo che ha sottoscritto questi impegni: altri Governi hanno sottoscritto questi impegni».

Fase crescita equa
«Non esiste consolidamento sostenibile dei conti pubblici se il Pil non cresce adeguatamente. La politica di crescita che proporremo al paese nelle prossime settimane non fa molto uso di denaro pubblico perché ce n’è poco ma fa molto uso equità come leva», ha sottolineato Monti.

«Ora al lavoro per pacchetto Cresci Italia»
Da oggi inizia la fase ‘Cresci Italia’: non ho obiezioni se decidete di chiamarla così»: così Monti ai giornalisti.

«Da oggi atti voluti»
«La manovra atto dovuto, da oggi atti voluti»

«Non serve altra manovra»
«In questa nuova fase, dopo la manovra, l’esigenza dei conti pubblici e dell’equità saranno altrettanto presenti». Lo garantisce, nella conferenza stampa di fine anno, il premier Mario Monti, che aggiunge: «nessuno pensi nè che occorra un’altra manovra nel senso classico della costrizione, nè, che siccome è stata fatta una manovra pesante e robusta, ora significhi larghezza finanziaria».

Al via il discorso di Monti
«Non mi sfugge la fondamentalissima importanza della stampa libera, indipendente e articolata per la nostra democrazia, per la democrazia del nostro Paese». Lo ha detto il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, durante la conferenza stampa di fine anno.

Jacopino a Monti: in Inpgi neanche un centesimo da Stato
«Nel nostro istituto di previdenza non c’è neanche un centesimo dei fondi dello stato». Lo ricorda il presidente dell’ordine dei giornalisti Enzo Jacopino, al premier Mario Monti in conferenza stampa. Il tema era stato oggetto di dibattito dopo le parole del ministro Elsa Fornero, che aveva parlato dei giornalisti come di privilegiati vicini alla politica. «Non siamo privilegiati», dice oggi Jacopino al cospetto del premier.

L’Unità 29.12.11