Giorno: 19 Agosto 2014

E poi dicono che non c'è più religione… – Manuela Ghizzoni

La scuola taglia e gli insegnanti di religione aumentano. I dati riportati dall’articolo che segue parlano di 310 docenti in più nel nuovo anno scolastico, mentre la frequenza dell’ora di religione diminuisce (l’esenzione nel 2012/2013 è arrivata all’11,1%). Credo che nessuno voglia promuovere nuove “guerre di religione”, ma dopo la stagione dei tagli imposti alla scuola – di cui ancora oggi il sistema patisce le conseguenze – sarebbe certamente opportuna una stretta corrispondenza tra contingente dei docenti di religione e numero di alunni “frequentanti” (e non tra tutti gli alunni iscritti all’anno scolastico), in coerenza con quanto avviene per le altre discipline. Ma la coerenza, anche nelle politiche scolastiche, è merce rara… La Repubblica 19.08.14 RICOMINCIA LA SCUOLA E AUMENTANO (ANCORA) I DOCENTI DI RELIGIONE di Salvo Intravaia A settembre, la scuola italiana avrà bisogno di più insegnanti di Religione dello scorso anno. Duemila in più rispetto a dieci anni fa. A certificarlo è l’organico dei docenti di Religione 2014/2015 del ministero. E se da un decennio a oggi nella scuola italiana tutto (o quasi) …

"Il buco nero dell'aggiornamento", di Giovanni Scancarello – Italia Oggi 19.08.14

I docenti italiani devono tornare a formarsi. È l’impegno assunto dal governo Renzi sul fronte delle riforme per la scuola. Del resto che i docenti debbano continuamente fare formazione ce lo dice l’Ocse, ma anche la logica. Ma è proprio questo il punto. Non si capisce quale sia stata finora la strategia sulla formazione dei docenti al punto che l’Ocse rileva un buco. La storia dell’aggiornamento dei docenti italiani, o come la chiama l’Ocse «dello sviluppo professionale», a cavallo della riforma dell’autonomia scolastica, lascia infatti perplessi. Oggi l’Ocse dice che, oltre al basso livello di coinvolgimento dei docenti in attività formative, i nostri insegnanti chiedono di essere formati su Bes e Tic. Tralasciando il riferimento ai bisogni educativi speciali, nonostante l’Italia sia stata tra i primi Paesi al mondo, quarant’anni fa, a integrare gli alunni diversamente abili nelle classi normali, soffermandoci per un momento sul bisogno formativo nelle Tic, non può sfuggire il fatto che se ne torni a parlare in un Paese in cui si è investito di più negli ultimi anni. Pensiamo solo …

"L'ottimismo non basta più", di Mario Lavia – Europa 19.08.14

La realtà, come al solito, sta asfaltando i sogni. Eserciti di analisti hanno discusso e realizzato report sballati. Adesso è tutto un fare a gara su chi ammette di essersi sbagliato. Di non aver capito che la crisi è molto più aspra e duratura del previsto. Di aver illuso se stessi e gli altri indicando una luce in fondo al tunnel che non brillava né brilla adesso né brillerà nei prossimi mesi. Così che gli economisti paiono ridotti alla stregua di quei meteorologi incerti sul dirci se domani pioverà, per non dire dei sondaggisti che sbagliano ormai di 20 punti la performance del partito vincente. È la rivincita della realtà. Realtà matrigna che pare vendicarsi di qualunque ricetta; e così sembra che nessuno abbia le chiavi per risolvere la crisi. L’Italia certo continua con lena a fare i suoi compiti a casa. Il governo si accinge ad un braccio di ferro con l’Europa, checché se ne dica, predispone diverse misure e altre ne ha già realizzate. Ma qualcosa è cambiato. Se il ministro dell’economia Padoan …