Giorno: 26 Agosto 2014

" Se a sbagliare non sono solo i politici", di Nadia Urbinati – La Repubblica 26.08.14

Questa crisi, se qualche cosa di buono ci lascerà, sarà probabilmente la rivalutazione di credito della politica e il ridimensionamento del potere degli esperti di dirigere il governo della cosa pubblica. Le parole pronunciate qualche giorno fa dal ministro Pier Carlo Padoan confermano questa considerazione: «Sfortunatamente, non lo dico come scusa, ci siamo tutti sbagliati. Intendo organizzazioni internazionali, governi e via di seguito. Tutti prevedevano una crescita maggiore per quest’anno nella zona euro e nessuno fino ad ora ci ha visto giusto». A seguire le cronache di questi giorni: sembra di registrare una Caporetto degli esperti nel governo delle società europee in crisi e l’ammissione seppur prudente che, alla fine, quando si tratta di prendere decisioni i modelli servono poco o nulla mentre resta preponderante la forza delle convinzioni ideologiche e dei pregiudizi nazionali. Scriveva Federico Fubini su Repubblica di qualche giorno fa che la storia di questa cri- si interminabile è lastricata di errori commessi e poi corretti (e ancora ricommessi). Errori che sono in effetti esito di calcoli tinti di emozioni poco scientifiche, …

"Il coraggio di rispondere «non so» L’insicurezza (buona) delle donne", di Maria Luisa Agnese e Daniela Monti – Corriere della Sera 26.08.14

I personaggi e le questioni aperte per leggere la mappa del nuovo potere femminile in Italia. La lezione degli uomini, che non si fanno fermare nella propria corsa, e la consapevolezza che la nostra cronica mancanza di fiducia può diventare un punto di forza se accettata senza reticenza, facendoci i conti fino in fondo Siamo portate a dubitare, anche di noi stesse. E se fosse una possibile risorsa? Ti senti a tuo agio a dire «non so»? Katty Kay: «Sì, ho imparato a sentirmi a mio agio». Claire Shipman: «All’inizio no. Quando ho cominciato a seguire come giornalista la Casa Bianca, sentivo di dover sapere tutto. Politica estera, bilancio. Sono una perfezionista. Poi, con il tempo, ho imparato che è ok anche dire: su questo tema ci sto ancora lavorando». Ci vuole coraggio a rispondere «non so». E infatti non tutti lo fanno. Lo fanno le donne, molto più degli uomini. Ma pochissime di loro sarebbero disposte a chiamare «coraggio» questo ammettere di non sapere, soprattutto durante una importante riunione di lavoro o nel corso …

Chi ascolta le voci della scuola? – Manuela Ghizzoni

Oggi i quotidiani dedicano ampio spazio alla riforma della scuola. Poiché l’annuncio è stato dato ieri dalla ministra Giannini solo per titoli, che si sommano a quelli pronunciati da Renzi il giorno precedente, i resoconti giornalistici sono diventati un florilegio di ipotesi e retroscena. Poca informazione quindi (e come potrebbe essere diversamente dato che un testo nero su bianco non c’è), ma tante illazioni (il numero dei verbi al condizionale raggiunge infatti vette da primato!). Pertanto non è sulla riforma “rivoluzionaria” che voglio soffermarmi. Non mancherà l’occasione dopo il 29, a carte scoperte, quando sapremo esattamente quali strumenti il governo metterà in campo per valorizzare la professione docente. Magari si potrebbe iniziare basando gli apprendimenti dei ragazzi sulle competenze, o dando gambe all’autonomia delle istituzioni scolastiche, o magari “liberando” quel personale della scuola che per un mero errore della riforma Fornero si appresta ad iniziare un altro anno scolastico, sempre che il 29 non venga varato un decreto ad hoc come richiesto da tanti dopo il dietro front nel DL Madia. Mi soffermo, invece, sul …