Mese: Maggio 2008

«Prendiamola sul serio, una volta per tutte», a cura di Maite Bulgari

E’ curioso come l’argomento della disparità di genere in Italia provochi ancora una sorta di noiosa insofferenza quando in realtà c’è da preoccuparsi: i tassi di occupazione femminili ci vedono al penultimo posto tra i paesi europei, dietro di noi solo Malta. In Italia lavora solo il 46% delle donne; quasi sette milioni di italiane in età lavorativa sono fuori del mercato. La media europea si aggira sul 57,5%. Al Sud la situazione peggiora e solo lavora un 34,7%. Se i dati fossero riferiti all’impiego maschile il risultato sarebbe considerato una emergenza. Le cifre si aggravano se analizziamo il numero di donne che accedono ai livelli di responsabilità e di inquadramento più importanti. Secondo uno studio dell’International Labour Organization, negli USA le donne nei posti di potere sono il 45%, in UK il 33%, in Francia il 30% . In Italia il livello di inserimento raggiunge appena il 18%. Solo il 5% dei consiglieri dei Cda delle grande aziende sono donne. Nel settore della politica la situazione è ancora più sintomatica. Sono quattro le ministre …

Violenza sessuale, la legge non è più rinviabile

L’on. Manuela Ghizzoni: “Pene certe e più severe ma anche misure di protezione e sostegno economico alle vittime, interventi di sensibilizzazione e prevenzione” Dopo il tentato stupro di sabato notte in pieno centro a Modena, l’on. Manuela Ghizzoni chiede la rapida approvazione di una legge contro la violenza sessuale. Ecco il testo della sua dichiarazione “L’aggressione avvenuta sabato notte, in pieno centro storico a Modena, ripropone a pochi giorni dal gravissimo episodio di Savignano il tema della violenza sulle donne. Nell’ultimo periodo, il numero di aggressioni e stupri è cresciuto in maniera preoccupante e ad allarmare sono anche le modalità con cui si compiono questi crimini: durante il giorno, in luoghi frequentati o, come nel caso di sabato notte, in pieno centro storico. Bene fa pertanto l’amministrazione comunale di Modena a voler rafforzare il presidio notturno nella città, sette giorni su sette, con pattugliamenti sino alle tre o alle quattro del mattino. L’impegno delle forze di polizia e delle nostre amministrazioni pubbliche è concreto e costante, e in grado di elaborare un approccio maturo al …

Tutela dei consumatori, una proposta di legge

Approvare ogni anno una legge che promuova la concorrenza e tuteli i consumatori. E’ quanto chiede il progetto di legge sottoscritto, tra gli altri, da Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli, deputati del PD. “Ogni anno – spiegano i due parlamentari – l’Autorità garante della concorrenza del mercato trasmette al Parlamento una relazione contenente segnalazioni in merito a distorsioni o ostacoli della concorrenza. Segnalazioni che riguardano, oltre alle tariffe, limitazioni all’accesso del mercato, discriminazioni tra imprese, norme che istituiscono, estendono o difendono posizioni di monopolio. Insomma, situazioni che creano inefficienza e riducono il grado di competitività dei mercati. A queste segnalazioni – lamentano i deputati del PD – troppo spesso non fa seguito un intervento del Parlamento. Pertanto chiediamo che ogni anno, entro il 31 luglio, il governo presenti alle Camere il Disegno di Legge per la promozione della concorrenza e la tutela dei consumatori che recepisce le segnalazioni delle autorità indipendenti in materia di concorrenza”. Il Ddl del governo dovrà contenere, secondo la proposta dei parlamentari, le disposizioni necessarie ad adeguare la legislazione vigente; le …

Ancora sulla legge 194

L’on. Manuela Ghizzoni del PD interviene nel dibattito sulla legge 194. «E’ ripresa l’offensiva contro la legge 194. Posta sotto costante assedio, questa legge, a dispetto dei suoi nemici e detrattori, si è invece dimostrata lungimirante ed efficace, avendo ridotto drasticamente gli aborti clandestini e contenuto le interruzioni volontarie di gravidanza, diminuite del 45 per cento dalla sua entrata in vigore. Mi stupiscono le parole del Pontefice, che è intervenuto non sul tema generale dell’aborto, ma su una legge dello Stato italiano attribuendo alla 194 la responsabilità di aver aperto “un’ulteriore ferita nella società”. Semmai è vero il contrario: la legge – espressione di una classe politica in grado di affrontare, con senso di responsabilità estraneo alla logica ideologica, un’emergenza del Paese quale l’aborto clandestino – ha dato una risposta concreta alle ferite, quelle sì reali, incise sui corpi delle donne che a migliaia, prima della 194, erano lasciate sole, nelle mani di mammane, a gestire la propria impossibilità ad accogliere la maternità. E chi sostiene che andrebbe abbassato il limite delle 22 settimane per …

Per Renata Bergonzoni, a sei mesi dalla scomparsa

«Care Amiche, con profondo rammarico non potrò partecipare all’iniziativa promossa in ricordo di Renata, ma sarò idealmente con voi, nell’onorare la memoria di questa donna, dalla sensibilità e cultura non comuni. Sebbene ci fossimo conosciute appena due anni fa, velocemente approdammo ad una sincera amicizia, avviata dai comuni interessi e cresciuta di reciproca stima e considerazione. Pertanto, la sua scomparsa mi parve e ancora mi pare dolorosamente ingiusta e arbitraria, come sempre accade quando chi ci lascia contribuisce a dare senso all’esistenza. Dal 21 dicembre dello scorso anno siamo quindi più sole, ma ci resta il magistero della sua vita, profusa nell’impegno civile e politico per i diritti delle donne, per una società più equa e inclusiva, per l’affermazione della cultura delle pari opportunità e della valorizzazione delle differenze. Per custodirne il ricordo in modo vitale, come a Lei sarebbe piaciuto, occorre raccoglierne il testimone e portare avanti le battaglie che le furono care, nella consapevolezza che sarà difficile eguagliare la passione, la lucidità di giudizio e la generosità che animavano la sua azione quotidiana. …

«Con la scusa del popolo», di Gad Lerner

LA CACCIA ai rom scatenata in tutta Italia sta cominciando a suscitare disagio, ma non ancora la necessaria rivolta morale. Difficile, soprattutto per dei politici, mettersi contro il popolo. Col rischio di passare per difensori della delinquenza, dei violentatori, dei ladri di bambini. E’ questa, infatti, la percezione passivamente registrata dai mass media: un popolo esasperato, l’ira dei giusti che finalmente anticipa le forze dell’ordine nel necessario repulisti. Ma siamo sicuri che “il popolo” siano quei giovanotti in motorino che incendiano con le molotov gli effetti personali degli zingari fuggiaschi, le donne del quartiere che sputano su bambini impauriti e davanti a una telecamera concedono: “Bruciarli magari no, ma almeno cacciarli via”? Che importa se parlano a nome del popolo i fautori della “derattizzazione” e della “pulizia etnica”, i politici che in campagna elettorale auspicarono “espulsioni di massa”, i ministri che brandiscono perfino la tradizione cattolica per accusare di tradimento parroci e vescovi troppo caritatevoli? La vergogna di Napoli, ma anche di Genova, Pavia e tante altre periferie urbane, non ha atteso l’incitamento dei titoloni …

Rinviati a giudizio Rauti e Zorzi. Un nuovo processo per la strage di piazza della Loggia

Rinvio a giudizio per i presunti organizzatori della strage di piazza della Loggia, avvenuta a Brescia il 28 maggio del 1974. Un attentato mai dimenticato, tra i più gravi della storia del terrorismo, che ha segnato duramente la storia. Anni di piombo in cui morirono tanti innocenti. Ora Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte, Carlo Maria Maggi, Pino Rauti, Francesco Delfino, Giovanni Maifredi e Pino Rauti, i sei storici imputati della strage, sono stati tutti rinviati a giudizio e il processo è stato calendarizzato per il 25 novembre. Trentaquattro anni per stabilire colpe e responsabilità nei confronti di una delle pagine più nere e drammatiche dell’Italia degli anni settanta. Un nuovo inizio. L’attentato fu organizzato mentre nella piazza era in corso una manifestazione contro il terrorismo indetta dai sindacati e del Comitato antifascista. L’ordigno fu nascosto dentro un cestino dei rifiuti e l’esplosione provocò la morte di otto persone ferendo altre novantaquattro persone. Ora il rinvio a giudizio stravolge quanto deciso nel corso di questi trentaquattro lunghissimi anni. La prima fase dell’istruttoria portò alla condanna di alcuni …