Giorno: 14 Dicembre 2008

Pensioni, Brunetta pensa alle donne “mandarle dopo ma per il loro bene”

Secondo il ministro occorre alzare l’età pensionabile della forza lavoro femminile “Sono discriminate due volte, lavorando di più recuperano parità”.  Calderoli: “La prendiamo come una battuta”. Il no dei sindacati Le donne “sono discriminate due volte”, facendole lavorare più a lungo il problema si riduce. E’ la convinzione del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, che ha annunciato oggi la creazione di un gruppo studio per valutare “costi e benefici dell’invecchiamento attivo di donne e uomini, che dovranno andare in pensione tutti alla stessa età”. Ma l’idea non piace alla Lega. “Brunetto-scherzetto!”, ironizza Roberto Calderoli. Per il Carroccio, aggiunge secco, l’età pensionabile delle donne “va bene così”. E poi una proposta del genere andava prima discussa nella maggioranza, come si fece l’ultima volta che si parlò della riforma delle pensioni. E anche allora la Lega disse no. Non bisogna pensare solo all’aspetto finanziario, ma anche al ruolo della donna nella società, che non si può sottovalutare, dice Calderoli. E anche i sindacati bocciano, con diverse sensibilità, le parole di Brunetta. Secondo il ministro della Funzione …

«Per la ripresa occorre una prospettiva europea«,di Donata Gottardi

È stata una settimana intensa dal punto di vista dell’economia e delle finanze questa che si sta chiudendo a Bruxelles. Qui al Parlamento europeo, in commissione Economica e Monetaria, abbiamo avuto uno scambio di vedute con il Presidente della BCE, Trichet, e il commissario Almunia per valutare l’andamento della crisi economica e finanziaria e l’adeguatezza sia delle misure di politica monetaria decise dalla BCE sia del piano di salvataggio e rilancio dell’economia europea di 200 miliardi, basato essenzialmente su piani nazionali, concordato tra l’Ecofin e la Commissione. Ho espresso perplessità e insoddisfazione per le risposte che Trichet ha dato riguardo la necessità di preservare l’economia reale e i cittadini dalla crisi economica e finanziaria e dalla recessione che si prospetta. Condivido le scelte della BCE di abbassare il tasso di interesse e quella di mettere a disposizione liquidità a tassi fissi per le banche al fine di finanziare il rilancio dell’economia. Ma non basta. Se finora Trichet poteva affermare che era mediante la stabilità dei prezzi e il controllo dell’inflazione che si sostenevano le politiche …