Giorno: 29 Dicembre 2008

Gerardo D’Ambrosio: «La corruzione ci impoverisce può salvarci l’indignazione», di Claudia Fusani

Italia, ritrova la capacità di indignarsi. Di riscoprire il merito e di dire basta alle scorciatoie. È il grido-appello del senatore Gerardo D’Ambrosio (Pd), capo del pool di Milano ai tempi di Mani Pulite. Questa intervista inizia un viaggio tra alcune voci significative del Paese nel tentativo di mettere a nudo l’Italia paese dei favori. Senatore D’Ambrosio, la corruzione è tornata o non è mai andata via rispetto agli anni Novanta? «C’è stato un attimo di pausa quando i burocrati hanno avuto paura delle inchieste della magistratura. Era il 1992, avevamo arrestato Mario Chiesa. La pausa è durata un paio d’anni, circa…».Poi cosa è successo? «È cominciata l’opera di delegittimazione molto violenta contro la magistratura. E piano piano il sistema della corruzione ha ripreso a funzionare. E non si è più fermato». Quando dice burocrati cosa intende? «I tecnici, quelli che lavorano negli uffici pubblici, degli enti locali, dei ministeri. Sono loro che preparano i contratti, i bandi delle gare d’appalto e poi mandano alla firma dell’assessore o del ministro di turno. I politici da …

Uniformarsi a Ue su donne? Sì ma in tutto. Più servizi, più contributi figurativi, più sostegno dopo nascite

Sulle donne uniformarsi alla Ue? Siì ma in tutto, non solo sull’età pensionabile. In un articolo su ‘Il Cerino’, la rivista on line del Cer – Centro Europa ricerche (clicca qui per leggere l’articolo di Laura Dragosei “La pensione delle donne: uniformarsi all’Europa? Sì, ma in tutto!), si mettono in luce “i fatti” che “giustificano” la differenza in Italia nell’età pensionabile tra uomini e donne: lo scarso sostegno economico alle madri con figli piccoli, le differenze salariali tra i due generi e dunque i rispettivi profili contributivi, i bassi tassi di occupazione, e anche gli inadeguati servizi alle famiglie. L’Unione europea, ricorda il ‘Cerino’, chiedeva agli stati membri di monitorare se eventuali differenziazioni normative tra uomini e donne in campo pensionistico (età, reversibilità, contribuzione figurativa), trovassero ancora giustificazione. Molti paesi Ue, si legge nell’articolo, “hanno recentemente eliminato tale differenziale, mentre hanno incrementato i riconoscimenti per i periodi di cura dei figli in termini di contribuzione figurativa”. L’Italia invece, fa notare Laura Dragosei, non ha fatto altrettanto. Innanzitutto ci sono da “considerate le più generose forme …