Giorno: 11 Maggio 2012

Bersani: "Il profilo morale di un dirigente politico è un bene pubblico"

“Il profilo morale di un dirigente politico è un bene pubblico. La moralità richiede una manutenzione, devi guardarti allo specchio tutti i giorni e dire, io sono a posto”. Lo ha dichiarato il segretario del PD Pier Luigi Bersani parlando ai partecipanti di Officina Politica, scuola di formazione politica del PD, giunta all’ultimo appuntamento dell’anno. “Noi- ha aggiunto – abbiamo una ragione in più per avere più moralità. Il partito deve essere palestra di comportamenti morali”. “Ribadiamo testardamente che la politica è esercizio collettivo. Chi non percepisce questo ha in testa qualcosa di diverso dalla politica”. “E’ assurdo pensare di fare politica se, nel farla, perdi il senso del collettivo. Sentirsi collettivo non significa avere meno carisma degli altri, sentirsi limitati nella personalità: queste sono cazzate”. ***** “Le vie di selezione dei dirigenti devono essere anche esterne, perché se fossero solo interne ci sarebbero dei rischi. Dopo di che non è che le primarie risolvono tutto. Ci sono anche altri mezzi per aprire il PD”. ***** Centrodestra in crisi. “Penso che ci sia un vuoto …

"Un miliardo di euro contro la povertà piano del governo su anziani e bambini", di Roberto Mania

Oggi pomeriggio il progetto sarà presentato da Monti con i ministri Barca, Riccardi e Fornero. Risorse dai fondi Ue per il Sud, coinvolti Comuni e Regioni. Un piano da un miliardo contro la povertà. Un piano per cominciare ad affrontare quella che sta diventando una vera emergenza sociale, tra anziani e bambini, soprattutto a Sud. Il progetto sarà presentato oggi pomeriggio dal presidente del Consiglio, Mario Monti, insieme ai ministri Fabrizio Barca (Coesione territoriale), Andrea Riccardi (Immigrazione e famiglia) e Elsa Fornero (Lavoro). IL RIASSETTO DEI FONDI Il miliardo arriverà dalla riprogrammazione dei fondi comunitari destinati al Mezzogiorno. Ci hanno lavorato nelle ultime settimane i due ministri Barca e Riccardi: il primo tra i maggiori esperti nell’utilizzo delle risorse di Bruxelles, il secondo nelle politiche contro il disagio sociale. L’obiettivo è di intervenire, in uno stretto collegamento tra il governo centrale e le istituzioni locali, per far restare all’interno della vita comunitaria le fasce di popolazione più fragili, evitare la loro marginalizzazione. Non la social card di Tremonti che è risultata in larga parte inefficace …

"Dal predellino al nulla", di Rinaldo Gianola

Silvio Berlusconi un po’ ci manca. Manca soprattutto alla destra che non sa dove andare e anche ai centristi che dopo aver giocato senza pudore con le tre carte, ma avendo sempre come riserva la stella del cavaliere, oggi non sanno come ripiegare e litigano sul mai nato Terzo Polo. Un’entità politica destinata inevitabilmente a sciogliersi senza lasciar traccia. Che cosa sta succedendo all’ex premier, all’inventore del “predellino”, all’abile creatore di partiti come slogan pubblicitari? Parla poco, decide ancora meno. Non commenta il voto, va in visita dall’amico Putin per evitare di mettere la faccia su una sconfitta pesantissima che sarà attribuita ad Alfano, visti i precedenti. I suoi hooligans lo invitano a far cadere il governo Monti, la Santanchè gli suggerisce di vincere le elezioni e poi puntare al Quirinale, altri più pratici chiedono almeno un rinnovamento di linea e di leadership del partito. Ma c’è ancora il Pdl? Berlusconi non è certo sereno nemmeno per l’andamento delle sue aziende, la crisi morde tutti e Mediaset, che pur è un solido colosso, chiude il …

"La spallata dei giovani nel voto dell’Europa", di Tito Boeri

Il boom c´è stato, eccome. Il super-Sunday elettorale europeo è stato un utile termometro del disagio soprattutto giovanile, presente in tutti i paesi del contagio e ben oltre nella zona Euro. Pericoloso ignorare il messaggio o anche solo sminuirne l´importanza. Gli elettori greci, italiani e tedeschi, dopo quelli francesi del primo turno delle presidenziali di due settimane fa, hanno premiato i partiti che si sono opposti con maggiore vigore alla “barbarie dell´austerity”. E se il consolidamento fiscale è inevitabile, lo è altrettanto, se non di più, l´esercizio della democrazia. Il dilemma è come conciliare il rientro del debito con l´esame delle urne, cui per fortuna chi ci governa deve prestarsi. Come sempre, qualche risposta può venire cercando di interpretare questo voto. Tre sue caratteristiche ci paiono particolarmente importanti. La prima è che la sconfitta dei partiti di governo questa volta è stata decretata dai giovani. Sono stati protagonisti nel voto come nel non voto. I dati Ipsos ci dicono che al primo turno delle presidenziali francesi, Sarkozy ha ottenuto solo il 18 per cento dei …

"Lega addio. Il Pd in testa in Lombardia", di Andrea Carugati

L’asse Gemonio-Arcore investito al Nord da un vero tsunami. E il centrosinistra si trova a un passo dalla conquista di città che ieri sembravano impossibili. A Como, Lega e Pdl nel 2010 sfioravano il 60%, alle comunali di qualche giorno fa hanno preso il 20%. È qui, in quello che veniva chiamato «il Mugello del centrodestra», feudo incontrastato per tutta la seconda Repubblica, che inizia il nostro viaggio nella Lombardia posttsunami del 6 e 7 maggio. Una regione dove l’asse Arcore-Gemonio è semplicemente collassato, regalando al Pd e ai suoi alleati una chance formidabile: ritrovarsi primo partito, a un passo dalla conquista di città che sembravano aliene. Difficile parlare di una clamorosa avanzata dei democratici: quasi sempre i voti sono gli stessi del 2010, con qualche punta di eccellenza e qualche oscillazione al ribasso: ma quello zoccolo duro del 35-40% improvvisamente è diventato oro. «Mentre tutto un sistema salta per aria noi teniamo e ci consolidiamo, e riusciamo a mettere in piedi coalizioni che si aprono alla società civile», sorride Maurizio Martina, giovane segretario del …

"Flc-Cgil: la scuola non sopporta più tagli. L’11 maggio presidio davanti al Miur", da La Tecnica della Scuola

Per chiedere all’amministrazione di attuare soluzioni che mettano l’istruzione “in condizione di riprendersi”. Invitate tutte le figure professionali, compresi dirigenti e Dsga. Ma anche studenti e famiglie. Il sindacato ammette che nel settore vi sono sprechi e disfunzioni, solo che tagliando indistintamente rimangono in vita. La scuola ha subìto tagli su tagli e ora non ne può più”. Con questo slogan, venerdì 11 maggio la Flc-Cgil ha dato appuntamento al personale della scuola, ma anche agli studente e alle famiglie davanti al ministero dell’Istruzione: a partire dalle 10,30, lungo viale Trastevere, il sindacato confederale promette che saranno presenti anche “dirigenti scolastici e direttori amministrativi che non ce la fanno più a far quadrare bilanci vuoti”. Tutti insieme organizzeranno un presidio che, secondo gli organizzatori, servirà anche a chiedere a politici e amministratori del Miur di attuare delle soluzioni per mettere il comparto dell’istruzione “in condizione di riprendersi”. Al presidio parteciperanno tutte le figure professionali della scuola: “gli assistenti amministrativi – si legge nel sito della Flc-Cgil – che non ne possono più di molestie burocratiche …

"Salario base per i cocopro. Soldi se si perde il lavoro", di Giuseppe Vespo

E’ stato il giorno dei precari, dentro e fuori dal Parlamento, con la generazione mille euro (quando va bene) che si ritrova fuori dal Senato, la ministra Fornero che va in videochat a spiegare la sua idea di Lavoro e la «coppia di fatto », come si definiscono i relatori alla riforma della stessa ministra, Tiziano Treu (Pd) e Maurizio Castro (Pdl), che presenta gli emendamenti al disegno di Legge. È da queste proposte che vengono fuori le novità più importanti per chi lavora a termine. Si va dal salario base per i collaboratori a progetto all’una tantum per i parasubordinati che perdono il lavoro, che sarebbe una sorta di indennità di disoccupazione un po’ più corposa di quella prevista in questo momento. C’è qualche misura per contrastare l’abuso delle (finte) partite Iva, ma per contro si paga qualche dazio alla tanto richiesta flessibilità in entrata. In questo senso, il primo contratto di lavoro a tempo determinato potrà essere stipulato per un anno, e non più al massimo per sei mesi, e soprattutto non ci …