Giorno: 4 Maggio 2012

Vota donna, vota democratica

Pubblichiamo l’invito della Conferenza Regionale delle donne democratiche a votare una donna alle prossimi elezioni amministrative che si svolgeranno domenica 6 e lunedì 7 maggio. Carissime, eccoci di fronte ad una nuova ed importante scadenza elettorale. Il 6 e 7 maggio nella nostra regione si andrà al voto in ben 18 comuni per il rinnovo delle amministrazioni locali. Amministrazioni pesantemente colpite dai profondi tagli inferti dal precedente Governo e che oggi devono far fronte alla grave situazione economica del Paese. I servizi essenziali sono a rischio e le autonomie locali faticano a dare risposte concrete ai cittadini perché prive di risorse. Tuttavia il Partito Democratico e le amministrazioni di centrosinistra continuano nel loro impegno a sostegno delle fasce più deboli della società: bambini, donne e anziani. La scellerata gestione della cosa pubblica da parte del centrodestra e la crisi economica del Paese hanno suscitato un sentimento generale di sfiducia, rendendo sempre più difficile incontrare cittadine/i che abbiano voglia di partecipare attivamente al governo della propria città. In questa difficile situazione le donne impegnate nelle amministrazioni …

"La politica non può tacere", di Michele Prospero

Circolano tante prediche assurde rivolte alla politica affinché interiorizzi la regola del silenzio e lasci quindi ai bravi tecnici l’onere della decisione. Solo con l’astinenza dallo spazio pubblico, si dice, i partiti potranno forse ripresentarsi un giorno, ma con corpi assai leggeri (con leggi sulla loro vita interna, tagli dei costi, rinunce simboliche). Questa grande illusione, di vedere nei partiti dei sorvegliati speciali che, solo dopo aver accettato una completa penitenza potranno d’incanto ricomparire e riacquisire, per grazia ricevuta, un loro ruolo accettabile, è semplicemente l’anticamera della crisi della democrazia. Davvero i partiti che scelgono l’afonia, nella paurosa crisi che muta gli orizzonti di vita delle persone, potranno ripresentarsi tra un anno a chiedere il conto? I partiti hanno mostrato la loro responsabilità favorendo un arduo governo di tregua, ora devono controllarne l’agenda, impedire deragliamenti (come quello poi schivato sull’articolo 18). Altro che ritirarsi in clausura per poi incassare un plusvalore politico a Paese ormai risanato. Se passa l’idea per cui i tecnici salvano il Paese e i politici invece cospargono macerie solo aprendo la …

"Il complotto del petrolio per negare l´allarme clima", di Federico Rampini

Ha entrate annue che sfiorano il mezzo “triliardo” (quasi 500 miliardi di dollari), superiori alla maggior parte degli Stati-nazione del pianeta. Le agenzie di rating le danno un voto di solvibilità superiore al Tesoro degli Stati Uniti. Per gli ultimi 60 anni è stata quasi sempre la multinazionale con più profitti e con il massimo valore in Borsa (solo di recente sorpassata da Apple). È soprattutto «un´entità sovrana indipendente, che tratta gli Stati Uniti da potenza a potenza, ha la sua politica estera autonoma, e un´organizzazione interna simile a quella di un grande apparato militare». È la Exxon, la compagnia petrolifera più grande di tutti i tempi e l´avversaria implacabile delle riforme ambientaliste. Un colosso capace di esercitare un potere di veto non solo sui governi del Terzo mondo, non solo sul Congresso di Washington, ma perfino sulla scienza. La rivelazione contenuta in una grande inchiesta americana è proprio questa: il ruolo sistematico del gruppo petrolifero nel falsificare per anni la scienza sul cambiamento climatico, finanziare ogni sorta di teorie negazioniste, influenzando l´opinione pubblica e …

"Cosa la Francia insegna all'Italia" di Pierluigi Castagnetti

Ormai archiviato il dibattito televisivo fra i due candidati con un sostanziale pareggio, a François Hollande non resta che attendere il risultato delle elezioni domenica sera, che dovrebbe confermare il vantaggio che tutti i sondaggisti gli attribuiscono. Visto da vicino questo rush finale della campagna elettorale francese consente di registrare similitudini e diversità con il clima politico italiano. La più grande somiglianza riguarda le connotazioni delle due posizioni politiche che si contrappongono: da un lato l’arroganza di una destra che, smentendo i primi passi bipartisan del mandato presidenziale caratterizzati dalla nomina di gruppi di lavoro che vedevano il coinvolgimento di esperti vicini alla sinistra, si è ben presto caratterizzata per una strategia di divisione del Paese. Sarkozy è stato un presidente arrogante, provocatore e divisivo sino agli ultimi giorni del mandato, basti pensare alla manifestazione del 1˚ maggio organizzata al Trocadero in competizione con quella dei sindacati, in un primo tempo definita la «festa dei veri lavoratori» e ben presto corretta con una dicitura meno provocatoria «la vera festa dei lavoratori». Una prova di forza …

"Di cosa parliamo quando parliamo di autonomia scolastica" di Giovanni Bachelet

Caro Serra, numerosi suoi lettori e nostri elettori, dopo aver letto sul Venerdì la lettera dell’insegnante precario di Milano Francesco Rossi e la sua risposta, mi hanno coperto di insulti, indignati con il mio partito. Anch’io, al loro posto, lo avrei fatto. Erano infatti convinti che il Pd, contribuendo all’approvazione della legge 953 alla Camera, avesse ridimensionato la scuola pubblica e favorito la scuola privata o confessionale. Per fermare il diluvio di improperi vorrei, con il suo aiuto, segnalare al lettore milanese che non la legge 953 in discussione alla Camera, bensì leggi regionali della (oggi disastrata) giunta lombarda sostengono con il buono scuola le private o tendono a privatizzare le scuole statali proponendo forme di chiamata diretta dei docenti; e che il Pd è talmente in disaccordo da aver di recente, alla Camera, fatto un’interrogazione al ministro sulla costituzionalità di un simile reclutamento (il primo firmatario sono io). Vorrei pure segnalare che le frasi e il titolo stesso della legge 953 citati nella sua risposta non si trovano (più) nel testo attualmente in discussione; …

"Il fisco e il disonore", di Michele Serra

Guai a chi soffia sul fuoco. Ma qualcosa di sbagliato, e forse di guasto, tra i cittadini e il Fisco, deve pure esserci, se negli ultimi mesi Equitalia è diventata un nemico da colpire o addirittura una trincea dove immolarsi. Perché non c´è nesso politico né etico tra i gesti di terrorismo vigliacco (i pacchi bomba), il suicidio “esemplare” davanti all´esattoria di Bologna e la pazzesca irruzione di ieri a Romano di Lombardia, in punta di fucile. Sono atti diversi compiuti con intenzioni diverse da persone diversissime. Ma c´è un fin troppo evidente nesso simbolico, con l´agenzia di riscossione che campeggia sullo sfondo di troppe speculazioni elettorali, ma anche di troppe rovine personali. Mai dimenticare che molti dei recenti suicidi di “imprenditori” (generica parola che comprende anche moltitudini di lavoratori in proprio) hanno la disperata qualità del disonore che il debitore sente gravare su di sé. Non riuscire più a pagare gli operai, non riuscire più a pagare le tasse è forse un vanto per i furbi e per i leggeri, ma è un peso …

Tesoro: "Nessun dramma Imu 200 euro sulla prima abitazione e il 30% dei proprietari è esente", di Roberto Petrini

Ecco quanto si paga: con 2 figli costerà meno della vecchia Ici. Il sottosegretario Ceriani: “Era un´anomalia non pagare più l´Ici” Ma le aliquote possono ancora salire. Controffensiva del governo dopo le critiche: “L´Italia è tra i Paesi con la più bassa tassazione immobiliare”. Controffensiva del ministero del Tesoro sul caso Imu. A poco più di un mese dal fatidico 18 giugno quando si pagherà la prima rata e di fronte alla minaccia di «rivolta fiscale» della Lega «l´uomo del fisco» di Via Venti Settembre, il sottosegretario all´Economia Vieri Ceriani, replica con numeri e tabelle. «Il 30 per cento dei proprietari di prime case sarà esente dall´Imu mentre il restante 70 per cento pagherà in media 200 euro», ha dichiarato ieri in un breve incontro con la stampa. DIFFERENZE IMPERCETTIBILI Ma dalle tabelle diffuse in serata emerge anche un altro aspetto: nel confronto tra la vecchia Ici, eliminata da Berlusconi nel 2008, mossa definita un errore da Monti nei giorni scorsi, e la nuova Imu, le differenze sono impercettibili. Se si confrontano le due tasse, …