Giorno: 21 Maggio 2012

Terremoto, sottoscrizione fondi aperta dal Pd dell’Emilia-Romagna

C’è la volontà di dirottare su questo conto corrente i fondi raccolti in diverse iniziative. E’ stato aperto dal Pd dell’Emilia Romagna un conto corrente su cui fare confluire tutti fondi raccolti nel corso delle iniziative che, dalle prossime ore, saranno organizzate dai diversi Circoli del partito. Mentre il sisma continua a squassare la Bassa e migliaia di persone si accingono a passare anche la seconda notte fuori dalle proprie case, diviene sempre più evidente che occorreranno fondi ingenti per tentare di recuperare il patrimonio pubblico e privato andato distrutto o danneggiato dalle diverse scosse. Servono fondi per gli immobili pubblici, per le abitazioni, per le unità produttive, per le strutture storico-architettoniche. Il Partito democratico ha, pertanto, deciso di lanciare una sottoscrizione pubblica. Uno specifico conto corrente è stato aperto presso Unipol Banca: raccoglierà contributi da privati, ma soprattutto da tutte quelle iniziative che i Circoli Pd metteranno in campo, già dalle prossime ore, per destinare fondi alle zone colpite dal terremoto. Il conto ha come intestazione “Emergenza terremoto Emilia Romagna – Unione regionale Partito …

Terremoto, deputati Pd “Alcune proposte su dove trovare i fondi”

Domani mattina poco dopo le 11.00 il Governo riferirà in Aula alla Camera sul terremoto. I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata avanzano alcune proposte operative su dove reperire, almeno parte, delle risorse necessarie da indirizzare al recupero del patrimonio pubblico e privato danneggiato dal terremoto. Due, in particolare, le strade possibili: la cosiddetta “Legge Mancia” e gli avanzi di amministrazione di cui dispone l’Inail. Ecco la loro dichiarazione comune: «Di ora in ora cresce l’ammontare complessivo del costo di questo terremoto. Non parliamo di quello, incommensurabile, in vite umane e feriti, ma di quello più propriamente economico. E’ chiaro che Governo, Enti Locali, Protezione civile dovranno mettere a punto una pluralità di strategie di intervento indirizzate al recupero del patrimonio pubblico, delle abitazioni private e delle unità produttive, ma è altrettanto evidente che occorre uno sforzo straordinario per reperire risorse da destinare alle aree colpite dal sisma. Domani mattina, alle 11.15, il Governo verrà in Aula alla Camera per riferire sulla situazione più complessiva. In quell’occasione, noi deputati modenesi …

Emergenza terremoto in Emilia

Domani provvedimento di Emergenza nazionale che sarà varato dal Consiglio dei Ministri. Dopo il forte terremoto che ha colpito le provincie di Modena e Ferrara alle 4,00 di domenica 20 maggio, il bilancio delle vittime è pesante: 7 persone decedute, tra le quali 4 operai travolti in fabbrica mentre svolgevano il turno di notte, 50 feriti, 4000 senza tetto, gravissimi danni al patrimonio artistico e monumentale delle zone colpite. E le scosse continuano. “Ci sono vittime e tra l’altro gente che stava lavorando, ci sono danni seri, è stata una scossa molto forte, speriamo non ci siano altre sorprese negative nella fase dell’assestamento”. Aveva commentato il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani, nella mattinata di domenica. “La protezione civile – ha aggiunto Bersani, che fu anche Presidente della Regione Emilia-Romagna – sta intervenendo con efficacia, il maltempo non aiuta, ho sentito il Presidente della Regione e so che la macchina dei soccorsi è in moto”. A fare il punto della situazione dai microfoni di Radio Anch’io è proprio il Presidente della Regione Emilia Romagna, e …

Errani: "la ricostruzione dovrà coinvolgere tutto il Paese", di Adriana Comaschi

«Ora è il momento di concentrare ogni sforzo sull’assistenza. Poi verrà la fase della ricostruzione. Ed è evidente che questo secondo problema non riguarda solo i cittadini, i Comuni, le province, la regione colpiti. Ma tutto il paese». Vasco errani non si è quasi fermato da ieri mattina, ancora nel tardo pomeriggio si sposta con il prefetto Franco Gabrielli in tutti i centri più colpiti dal sisma, sopralluoghi intervallati da riunioni per fare il punto della situazione. Si stende una tabella di marcia degli interventi. Sullo sfondo rimane la cosiddetta «tassa sulle calamità», contenuta nel decreto del Consiglio dei ministri che tanto ha fatto discutere, con l’ipotesi di un’accisa sulla benzina per le popolazioni delle regioni colpite appunto da catastrofi naturali. Errani (al terzo mandato come guida della giunta dell’Emilia-Romagna, presidente della Conferenza stato regioni) è uomo delle istituzioni da troppo tempo per anticipare i passaggi. Ma quando i tempi saranno maturi, spiega, occorrerà affrontare il tema della ricostruzione anche «con solidarietà». Presidente, questo è il secondo sisma che si abbatte sull’emilia-romagna in pochi mesi… …

Radiografia di un disastro «Ma numeriamo le pietre e ricostruiamo subito», di Paolo Conti

L’elenco dei danni è provvisorio, nella sua devastante gravità, già lungo e dettagliato per la rapidità dell’intervento. Stavolta il dicastero per i Beni culturali si è mosso in tempo reale. Il ministro Lorenzo Ornaghi, a marzo, ha creato un’unità di crisi coordinata dal segretario generale Antonia Pasqua Recchia, in stretto contatto con la Protezione civile e i Vigili del fuoco per fronteggiare ogni emergenza. Ieri, amarissimo, concreto debutto. Il segretario generale Recchia si è alternata al coordinamento col neoprefetto Fabio Carapezza Guttuso, capo della Commissione sicurezza patrimonio. Il risultato operativo, per esempio, è stato il rapido arrivo dei Vigili del fuoco specializzati, gli stessi spediti a suo tempo a L’Aquila. L’area modenese è la più colpita. A Finale Emilia crollata la Torre dei Modenesi, perduto il Mastio della Rocca Estense, danni alla Torre del Municipio e al campanile del cimitero monumentale, alle chiese di San Bartolomeo o della Buonamorte, del Rosario, dell’Annunciata (XVI e XVII secolo), giù il timpano e le navate interne del Duomo. Salva la pala del Guercino della chiesa del Seminario. Distrutta …

"Pochi giorni per le riforme Pd: avanti col doppio turno", di Simone Collini

Domani alla Camera si comincia a votare il testo sul finanziamento pubblico ai partiti
Riprende l’esame delle norme anti-corruzione: ma pesano i veti e l’ostruzionismo del Pdl. Subito dopo i ballottaggi, dovrebbe chiudersi la partita della legge elettorale. Il Pdl favorevole al sistema francese ma solo col presidenzialismo. Andiamo avanti sul doppio turno, acceleriamo il dimezzamento dei rimborsi elettorali e teniamo duro sul provvedimento anti corruzione». Ecco le indicazioni che Pier Luigi Bersani dà ai suoi in vista delle ripresa a pieno ritmo dei lavori parlamentari. Il leader del Pd, consapevole del fatto che in queste ultime due settimane caratterizzate dalle presidenziali francesi e dal voto amministrativo i rapporti di forza all’interno della maggioranza hanno subito notevoli cambiamenti, nelle prossime 48 ore vedrà Mario Monti e volerà a Bruxelles per incontrare i leader dei partiti progressisti europei. Argomento, in entrambe le occasioni, come far fronte alla crisi economica e quali misure adottare per favorire la crescita. Ma Bersani sa che c’è anche un altro fronte sul quale bisogna intervenire e dare risposte in tempi rapidi, e …

"Giovanni Falcone vent'anni dopo Lotta alla mafia e tranelli dello Stato", di Gian Carlo Caselli*

Caro direttore, le ombre cupe che in vita si addensarono sulla testa di Giovanni Falcone, a causa dell’incisività della sua azione antimafia, sono storia. Spesso dimenticata ma storia. Ricordarla significa illuminare di luce vivida la straordinaria figura di un magistrato che per senso del dovere seppe perseverare con tenacia, nonostante fosse consapevole di rischiare la vita. Ancora a metà degli anni Settanta c’era chi osava scrivere: «La mafia ha sempre rispettato la magistratura, si è inchinata alle sue sentenze e non ha ostacolato l’opera del giudice. Nella persecuzione ai banditi e ai fuorilegge ha affiancato addirittura le forze dell’ordine». E non erano parole di uno sprovveduto qualunque, ma di un alto magistrato della Cassazione, Giuseppe Guido Lo Schiavo. È evidente che «ragionando» così era sempre la mafia a vincere. Falcone la pensava diversamente e con gli altri magistrati del pool dell’Ufficio istruzione di Palermo, diretto da Nino Caponnetto, elaborò un metodo di lavoro imperniato su specializzazione e centralizzazione: il cemento armato di un capolavoro investigativo-giudiziario, il «maxiprocesso» del 1986. Per la prima volta nella storia …