"Gli arrabbiati che vogliono cambiare il mondo", di Eugenio Scalfari
Sapremo tra poche ore se Hollande sarà eletto presidente della Francia e sapremo domani l´esito delle elezioni amministrative italiane dove nove milioni di cittadini hanno diritto di votare per mille Comuni al di sopra dei 15 mila abitanti. Quale sarà l´affluenza alle urne è tuttora un punto interrogativo ed è un´incognita della massima importanza. Sapremo subito dopo qualche giorno quale sarà il nuovo governo francese e anche i risultati delle elezioni in Egitto e delle cantonali in Germania. Si apre insomma una settimana densa di fatti politici con ripercussioni economiche e soprattutto sociali. Ma un fenomeno appare tuttora con prepotente evidenza ed è la rabbia crescente che si va diffondendo in Europa contro le politiche di rigore che colpiscono i più deboli e risparmiano i più forti ed è proprio da questo punto che dobbiamo partire, su questa rabbia dobbiamo ragionare indagando sulle cause che l´hanno scatenata, sugli obiettivi che gli arrabbiati si propongono di raggiungere, sui modi per incanalarla verso processi costruttivi affinché produca novità utili alla convivenza e non semplicemente devastazioni e rovina. …