Giorno: 23 Settembre 2014

"La Gran Bretagna dice stop al nozionismo, sui banchi ora si «impara» la vita", di Nicola Barone – Scuola 24 23.09.14

Basta con i soli tradizionali corsi d’insegnamento, ora il Regno Unito apre le porte della scuola a nuove e più allargate forme di sapere. È solo un passo iniziale ma i fondi supplementari stanziati dal ministro inglese dell’Istruzione Nicky Morgan segnano una svolta: il primo mattone di una riforma del curriculum che offra ai giovani, accanto alle nozioni di base, una cultura di senso moderno. Le scuole saranno perciò incoraggiate finanziariamente a offrire dibattiti, coaching sportivo, produzioni teatrali e lezioni di musica, sia all’ora del pranzo sia nel dopo-scuola, puntando allo sviluppo di attitudini come la «resilienza», la perseveranza e la capacità di lavorare in team. L’annuncio davanti a esponenti dell’impresa e del non profit  Molte ricerche di ambito psicologico concordano sull’utilità di dare, già in età scolare, elementi di quelle conoscenze che nel mondo anglosassone vanno sotto il nome di «character-building». L’accento è soprattutto posto sulla resilienza, che nel mondo dei materiali indica la capacità di assorbire un urto senza rompersi. Traslato nel mondo degli uomini e delle donne in carne e ossa, ciò …

"Dalla ricerca di base al mercato: l'Erc finanzia 50 progetti, tre sono italiani", di Marzio Bartoloni – Scuola 24 23.09.14

Aiutare i ricercatori a testare l’applicabilità sul mercato il potenziale innovativo di una sperimentazione fatta in laboratorio e pronta invece ora a diventare un prodotto. È quello a cui puntano i nuovi finanziamenti del Consiglio europeo della ricerca che ieri ha stanziato fino a 150mila euro per ognuno dei 50 progetti selezionati che già avevano ricevuto fondi dall’Erc quando ancora erano nella prima fase di studio. Ora con questa nuova iniezione di risorse l’obiettivo è passare dalla ricerca di base al mercato. Tra i 50 progetti ci sono anche tre “a firma” italiana. Assegnati i primi fondi, la nuova “call” scade il 1° ottobre  I 50 scienziati che riceveranno i fondi – fino a 150mila euro – dal programma «Proof of concept» li potranno utilizzare per provare a dare un risvolto “pratico” alle loro ricerche: le risorse potranno infatti essere impiegate a esempio per difendere i diritti brevettuali di una scoperta oppure per mettere in piedi una start up o ancora per realizzare un prototipo o effettuare dei test clinici di una terapia. Complessivamente sono …

"Giovani, competenti e occupati: ecco il ritratto della generazione Erasmus" di Eugenio Bruno – Scuola 24 23.09.14

I giovani che studiano o si formano all’estero non acquisiscono soltanto conoscenze specifiche, ma consolidano anche le competenze trasversali fondamentali. Due circostanze molto apprezzate dai datori di lavoro come dimostrano i tassi disoccupazione che risultano infatti dimezzati rispetto ai loro coetanei che restano all’interno dei confini nazionali. A confermarlo è un nuovo studio dell’Unione europea sull’impatto di Erasmus che ha visto quasi 80 000 partecipanti tra cui studenti e imprese ed è stato presentato ieri. L’impatto sul mercato del lavoro  Lo studio sull’impatto dell’Erasmus mostra come i laureati con esperienza internazionale se la cavino meglio degli altri sul mercato del lavoro. Come dimostrano i tassi disoccupazione di lunga durata dimezzati rispetto a chi non ha studiato né si è formato all’estero. A cinque anni dalla laurea, inoltre, il loro tasso di disoccupazione è più basso del 23 per cento. Lo stesso paper evidenzia come il 92% delle aziende ricerchi nei candidati proprio i tratti della personalità che sono potenziati dal programma Erasmus: la tolleranza, la fiducia in se stessi, le abilità di problem solving, la …