Giorno: 25 Agosto 2008

“Spezzatino alla Padana”, di Gianfranco Pasquino

Non è per niente vero che le alternative ad una riforma amministrativa, burocratica e politica delle Stato italiano si riducano ad un brillante accentramento delle funzioni alla francese e al semifederalismo alla tedesca, come lo aveva giudicato a suo tempo l’allora ideologo della Lega Gianfranco Miglio. Per rimanere alle esperienze europee, si potrebbe guardare allo statuto delle autonomie spagnole e all’efficace processo di devolution di rappresentanza politica, poteri e funzioni dal Parlamento di Westminster. Oppure alle assemblee scozzese, gallese e nordirlandese, ciascuna delle quali ha scelto, entro determinati limiti, compiti e uoli che pensava di saper svolgere meglio degli inglesi. Sarà anche opportuno ricordare che, guardando ai fondamentali, qualsiasi soluzione venga prescelta nel contesto italiano attuale, è assolutamente fuori luogo parlare di federalismo quando qualcuno riesce a strappare funzioni e soldi allo stato e all’amministrazione centrale. Quand’anche lo si facesse in maniera efficace questo tipo di intervento sarebbe nel migliore dei casi una fattispecie di devolution. E’ persino fastidioso dovere sottolineare ancora una volta che il federalismo originale e vero nasce dal basso, quando le …

“Le donne nel mirino”, di Marino Niola

Due rapinatori sorprendono nel sonno una coppia di turisti olandesi. Li derubano di tutto. E in più violentano la donna. Doppio bottino, doppia violenza. Perché una aritmetica sociale barbarica e premoderna assegna sempre alle donne una quota maggiore di sofferenza. Una violenza nella violenza. Che al trauma dell’ aggressione aggiunge un surplus di dolore. Quasi un debito, una quota fissa che una cultura tribale e ripugnante esige dal secondo sesso ogni volta che se ne presenta l’ occasione. Un “pizzo” in natura che la violenza dei maschi impone con regolarità impunita. E spesso anche inavvertita. Come se l’ aggressione sessuale fosse in fondo solo un peccato veniale. C’ è ancora chi fa fatica a considerarla un reato. Come se l’ altra metà del cielo avesse sempre qualcosa da farsi perdonare. Perfino quando è vittima. Ecco perché quella sulle donne viene troppo spesso percepita come una violenza light. Coperta da un alone di complicità deresponsabilizzante che la rende più leggera, ne occulta l’ orrore dietro una pseudo-cultura fatta di luoghi comuni, di banalità, di stereotipi duri …