Giorno: 28 Agosto 2008

La destra offende la memoria di Pio La Torre

Scellerata la decisione di cambiare il nome dell’aeroporto di Comiso C’è qualcosa di nuovo nell’aria, anzi d’antico. Ma non c’è nulla di poetico o di romantico, anzi. L’aeroporto di Comiso, intitolato a Pio La Torre, cambia nome e riacquista quello vecchio dedicato a Vincenzo Magliocco, generale dell’aeronautica morto in Africa nel 1936. Come da promessa elettorale del neo sindaco Giuseppe Alfano (Pdl) lo scarso gradimento verso l’intitolazione ad un parlamentare comunista ucciso dalla mafia nel 1982 ha avuto la meglio sul buon senso e il ricordo di una figura fondamentale nella lotta alla criminalità organizzata. Il fatto ancora più strano è che la dedica a Pio La Torre era stata decisa solo il 30 aprile dello scorso anno, quando l’allora sindaco di centrosinistra, Pippo Digiacomo, organizzò una cerimonia per i 25 anni dell’assassinio del politico siciliano. “Abbiamo ripristinato la denominazione dell’infrastruttura che ere stata intestata a Magliocco fin dalla sua costruzione – ha sottolineato il sindaco Alfano – ritenendo più giusto conservare una denominazione che fa parte da più di mezzo secolo della memoria collettiva …

Alitalia, si ricomincia da Air France e da 7.000 licenziamenti

Alitalia punto e a capo. Il destino della compagnia di bandiera italiana sembra delinearsi sempre più chiaramente in questo scorcio di fine estate, quando ancora la maggior parte degli italiani è in ferie e la soglia dell’attenzione è ancora molto bassa. Se dalle elezioni il premier Silvio Berlusconi ha giocato sulla pelle degli italiani lanciando le sue rocambolesche ipotesi di cordate italiane per salvare Alitalia, ora la cordata, dopo ben cinque mesi di utili persi, sta cominciando a delinearsi in maniera sempre più netta mostrando l’aspetto davvero più sconcertante di tutta la faccenda, il ritorno “in pista” di Air France-Klm. Già perché, se Berlusconi ha perso ben cinque mesi di tempo per salvare Alitalia, sferrandole un ulteriore colpo finale e mettendo letteralmente in fuga la solida e seria compagnia franco olandese, l’unica allora in campo ad essere veramente interessata alle sorti di Alitalia, ora la rimette in gioco ma le condizioni non sono davvero le stesse. Non sono le stesse perché si parla di ben 7mila esuberi, contro i circa 2500 allora proposti dal gruppo …