Giorno: 17 Gennaio 2009

La Ue critica l’Italia: a scuola non basta l’inglese, di Luigi Offeddu

Ne sono arrivate più di 400, in pochi giorni: email partite dall’Italia, un piccolo maremoto di protesta. Mittenti: in gran parte insegnanti, ma anche genitori. Destinatari: la Commissione europea, e soprattutto il commissario europeo al multilinguismo, Leonard Orban. La richiesta: salvare l’insegnamento alla scuola media del francese, dello spagnolo o del tedesco, cioè della «seconda lingua comunitaria » che dall’autunno diventerà facoltativa. Imputata, o presunta imputata: il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. Che, a metà dicembre, stabilì: «a richiesta delle famiglie e compatibilmente con le disponibilità di organico e l’assenza di esubero dei docenti della seconda lingua comunitaria, è introdotto l’insegnamento potenziato dell’inglese per 5 ore settimanali complessive, utilizzando anche le ore d’insegnamento della seconda lingua comunitaria». Vale a dire: l’inglese potrà passare da 3 a 5 ore settimanali, e le 2 ore in più le cederà l’altra lingua. «Ma questo aiuterà gli italiani a sentirsi più europei?», chiedono i messaggi giunti a Bruxelles. «No, è un regolamento anti-europeo». E ancora: «È noto il gran divario linguistico che ci divide dagli altri Paesi Ue, parliamo poco …

La scuola non può «tagliare» la scienza, di Edoardo Boncinelli

Nel vortice della cattiva informazione imperante, soprattutto in campo tecnico-scientifico, e contro i proclami privi di fondamento di tutti i tipi è la scuola e solo la scuola che può giocare un ruolo determinante, ergendosi a baluardo contro l’ignoranza e offrendosi come autorevole guida e solido termine di riferimento. In tutti i campi, dalla storia alla biologia, dalla filosofia all’ecologia. Se vogliamo cittadini informati e capaci di riflettere dobbiamo avere scuole all’altezza del compito. Dispiace quindi particolarmente che si ventili in questo periodo una drastica riduzione delle ore dedicate alla scienza nei Licei Scientifici, che sono quelli dove i ragazzi hanno più probabilità di familiarizzarsi con i successi e le problematiche del mondo scientifico moderno e contemporaneo. Si parla di passare dalle attuali 25 ore di moltissimi Licei Sperimentali a solo 15 ore o peggio. Le conoscenze scientifiche aumentano in continuazione, di giorno in giorno, e richiederebbero casomai sempre più tempo, non meno. Non è possibile trattare ad esempio le innumerevoli acquisizioni della biologia di oggi con un numero di ore corrispondenti a quelle che …