Giorno: 24 Gennaio 2009

“In memoria di Guido Rossa a 30 anni dalla morte”, di Giovanna Cereseto

Il 24 gennaio 1979 l’operaio Guido Rossa viene ucciso dalle Brigate Rosse. In un mercoledì come tanti Rossa, alle 6.30 del mattino, esce di casa per recarsi all’Italsider di Genova dove lavora: non arriverà mai. Le Brigate Rosse lo freddano all’interno della sua vettura parcheggiata sotto casa. Nel 1970 Guido Rossa, militante del Pci e iscritto alla Cgil, era stato eletto delegato sindacale ed era diventato ben presto un riferimento per lavoratori e dirigenti che apprezzavano in lui la serietà e il rigore morale. Erano gli anni del terrorismo, ma Guido Rossa non aveva paura: al processo contro Francesco Berardi – reo di aver lasciato in fabbrica volantini e risoluzioni delle Br – lo aveva indicato come il “postino” delle Br. Sarà questa testimonianza a condannarlo. Genova, la sua città, non ha dimenticato il sacrificio di Guido Rossa. Sabato 24 gennaio 2009, a trent’anni esatti dalla sua scomparsa, Cgil Cisl Uil lo ricordano insieme alla figlia Sabina – oggi parlamentare alla Camera dei Deputati – e al segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. Alla cerimonia, …

“Lo sceriffo di Roma”, di Mariagrazia Gerina

Durante la campagna elettorale del 2008, la parola d’ordine che apre ad Alemanno le porte del Campidoglio è «sicurezza». Il candidato del centrodestra la declina soffiando sulle paure. A pochi giorni dal ballottaggio, lo stupro di una ragazza nella periferia di Roma, diventa il tema centrale di ogni suo intervento. Coerentemente, nel programma di mandato, approvato il 5 giugno, il neoeletto sindaco spiega che «il miglioramento oggettivo e verificato della sicurezza è una priorità dell’amministrazione». E, in nome di quell’obiettivo, il 24 settembre rivoluziona, nella disattenzione generale, il corpo amministrativo capitolino per fondare un nuovo ufficio che dipende in modo diretto da lui. Lo chiama «Ufficio extradipartimentale Coordinamento delle Politiche per la Sicurezza». Lo stesso giorno la supervisione è affidata al generale Mario Mori, prefetto in pensione, già comandante del Sisde, il servizio segreto civile, e del Ros dei carabinieri. Uno dei pezzi da novanta della sicurezza nazionale. «L’esperienza maturata in particolari e delicati settori – spiega la delibera – lo rende una professionalità esclusiva e assolutamente non reperibile all’interno dell’Amministrazione». Tanto esclusiva e unica …

“Italia, povera ricerca”, di Sara Gandolfi

Articolo 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Il dettato della Costituzione italiana impone al governo di fare scelte strategiche, finanziare gli studi, sostenere chi ha deciso di passare buona parte della sua vita in laboratorio o comunque laddove si sperimenta il futuro della scienza. Eppure in tutte le statistiche l’Italia arranca: gli investimenti, pubblici e privati, dedicati alla ricerca sono un misero 1,1% del Pil, contro una media europea dell’1,8%. Da tempo gli Stati membri dell’Unione si sono posti l’obbiettivo di arrivare al 3% entro il 2010 e, in piena crisi, la Svezia ha deciso di raggiungere il 4%. Le Tigri asiatiche volano per conquistare nuovi primati in brevetti & Co. E gli Usa restano un miraggio: solo in biomedicina, oltre il 60% dei fondi parte da lì. Il grido di dolore che si alza dai laboratori nostrani è univoco, forte e poco ascoltato. In un mondo sempre più competitivo, l’Italia s’è fermata. Ingessata. Lo spauracchio non è tanto la riforma Gelmini – qua e là si …