Mese: Maggio 2012

"Osservatorio Tv: informazione squilibrata e ingiustificata nelle ultime tre settimane", di Roberto Zaccaria

Con questo comunicato relativo a tre settimane di campagna elettorale si conclude la prima fase del lavoro dell’Osservatorio del PD. Un lavoro che dovrebbe essere complementare rispetto a quello dell’Agcom ma che finisce per essere sostitutivo: i dati ufficiali arrivano in ritardo, sono illeggibili, non hanno tabelle di sintesi su partiti e leader. Dall’insieme dei dati relativi ai TG serali (sono quelli più seguiti) emerge un risultato inequivocabile: PDL e Lega hanno gli spazi maggiori e se per la Lega questo fatto è collegato a notizie non certo positive, lo stesso discorso non vale per il PDL. Senza voler far di tutta l’erba un fascio, per questo abbiamo i dati analitici, si può dire che una preferenza editoriale è chiara nella maggior parte dei TG. Forse proprio su questo aspetto non sarebbe stato male che l’Arbitro dicesse qualcosa. Questo il dettaglio d’insieme: Partiti: Lega 42%, PDL 29%, PD 13%, TP 8,5%, mov5atelle 3%, IDV 2,5%, SEL 2%. Soggetti politici ed istituzionali, tempi di parola: Alfano 9,5%, Casini 8,5%, Bersani 8%, Maroni 6%, Berlusconi 5%, Di …

"Vincere e restare soli. La grande paura del Pd", di Federico Geremicca

Le vittorie elettorali fanno sempre bene: eppure a volte, paradossalmente, possono aprire problemi dei quali si farebbe volentieri a meno. Se è possibile sintetizzare in una battuta lo stato d’animo che regna nel quartier generale del Pd in attesa del primo turno delle amministrative, lo si potrebbe descrivere così. L’ evidente ottimismo intorno ai risultati che arriveranno dal voto, è appena mitigato da un paio di preoccupazioni che riguardano il futuro. La prima di queste preoccupazioni, se si vuole la più ovvia, riguarda (al di là del numero di nuovi Comuni che saranno conquistati) i voti che otterranno le liste Pd e quelli che al contrario guadagneranno i partiti e i movimenti concorrenti all’interno dello stesso schieramento di centrosinistra: e cioè Sel, Idv e in parte secondo alcuni lo stesso Grillo. A Largo del Nazareno, infatti, nessuno ha grandi dubbi intorno al fatto che a conclusione del turno di ballottaggi saranno molti i Comuni la cui guida sarà passata dal centrodestra al centrosinistra: l’interrogativo non irrilevante per il futuro riguarda piuttosto i rapporti di forza …

"Quegli 80mila ragazzi in coda per fare X Factor", di Francesco Merlo

Valgono quanto i ragazzi che intasano le prove selettive a Medicina questi ottantamila talenti di X Factor che stanno per sbancare l´Italia, ottantamila giovani aggrappati ad uno dei pochissimi concorsi senza trucchi né familismi, senza raccomandazioni né baronie. Gli iscritti sono già arrivati a quota ventimila ma solo a Bari ieri si sono presentati in cinquemila. E oggi sono attese le variopinte carovane dalla Sicilia e dalla Calabria. Poi toccherà a Roma e a Milano. Ma questa massa che si sposta e risale l´Italia non è la solita folla indistinta e volgare che sempre si raduna attorno a qualsiasi fuoco fatuo. E non c´è nulla di fru fru nel loro abbigliamento pop che è già costume di scena. E non c´è l´esibizionismo sconcio da Grande Fratello nei cappelli a tuba, nelle mantiglie rosse e negli stivaloni aderenti a gamba alta sotto i pantaloncini corti e colorati come la bandiera americana. Né questi sono i questuanti che vogliono comprare l´iPod scontato nel nuovo negozio di Trony e perciò bloccano il traffico di Roma. Somigliano semmai molto …

"Reclutamento, in arrivo il sistema “duale”: maxi concorso e abilitazione riservata", da La Tecnica della Scuola

In attesa della riforma del sistema, il dicastero diretto da Profumo punta sulla doppia via: al concorso, che dovrebbe partire entro fine anno, si affiancherà una selezione riservata ai precari che hanno maturato almeno 360 giorni di servizio. Arrivano intanto precisazioni su riconversione sul sostegno, deroghe allo stop alla mobilità per 5 anni dei neo assunti e organici 2012/13. Nel futuro prossimo della scuola italiana, si fa sempre più probabile il reclutamento a due vie. Al sistema “duale”, annunciato più volte dal ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, anche di recente a Catania, stanno lavorando sempre più alacremente i massimi dirigenti del Miur che si occupano di organici e personale scolastico. Sempre in attesa della revisione del sistema, la prima via di accesso all’insegnamento si tradurrà in un maxi concorso ordinario, che dovrebbe partire entro fine anno. E che sarà aperto ai candidati (quasi sicuramente già abilitati) in possesso di titoli afferenti a classi di concorso con ampia disponibilità di organico. La seconda via per accedere alla docenza prevede una procedura di selezione riservata ai docenti precari …

Verso una revisione della "Riforma Brunetta", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Governo e sindacati hanno già sottoscritto un protocollo di intesa che tocca diversi aspetti: si va dalla premialità fino alla contrattazione integrativa e alle responsabilità dirigenziali. E’ contenuta in 7 paginette la bozza di accordo sottoscritta da Governo e sindacati in materia di lavoro pubblico. Già si parla di “cancellazione” della “riforma Brunetta “ e del decreto legislativo 150 del 2010 anche se l’ex Ministro dichiara che, se così fosse, il Pdl si opporrà con tutte le proprie forze alla sua definitiva approvazione. In effetti rispetto alle norme volute da Renato Brunetta l’accordo contiene non poche modifiche. Per esempio c’è la questione della cosiddetta “premialità” (peraltro mai applicata anche per mancanza di risorse): la riforma Brunetta prevedeva tre fasce di merito individuale alle quali avrebbero dovuto corrispondere altrettante fasce di retribuzione accessoria. L’accordo sottolinea che per garantire meccanismi premiali efficaci sarà necessario prevede “un miglior bilanciamento tra la performance organizzativa e quella individuale, tenuto conto dei diversi livelli di responsabilità ed inquadramento del personale”. In pratica per attribuire i compensi accessori sarà indispensabile tener conto …

"C´era una volta il Paese dei sindaci", di Ilvo Diamanti

Oggi sono chiamati a votare oltre 9 milioni di elettori, intorno al 20% del totale. Per eleggere i sindaci di quasi mille comuni, di cu Perché tutte le elezioni – e soprattutto quelle comunali – servono a cogliere e a dare segnali circa il cambiamento sociale e politico. Una considerazione tanto più vera per questa scadenza. La prima consultazione dopo vent´anni di berlusconismo. Mentre il sistema partitico e il rapporto tra politica e società appaiono logori. Marcati da fratture molteplici. Da questo appuntamento elettorale ci attendiamo indicazioni su quattro diverse questioni. 1. La prima fa riferimento alla tradizionale divisione tra partiti e schieramenti, emersa nella Seconda Repubblica. Centrodestra e centrosinistra, con il Centro, a sua volta, oscillante fra i due poli. All´elezione del 2007, quando vennero eletti gran parte dei sindaci e dei consigli oggi in scadenza, il centrosinistra subì un pesante arretramento. Nei comuni (superiori a 15 mila abitanti) dove si votava allora, governava in 80 comuni, venti più del centrodestra. Oggi, nell´Italia al voto, il rapporto è rovesciato. Il centrodestra amministra 95 comuni …

"La nuova via dell'Europa nasce dai voti di protesta", di Bill Emmott

La democrazia è, essenzialmente, un meccanismo di controllo, di responsabilità. Dunque le elezioni sono l’occasione per esprimere la rabbia, per protestare, per punire chi è stato al governo nei periodi difficili. Il voto di oggi, in Francia, Grecia, Italia e Germania, così come le consultazioni locali il 3 maggio in Gran Bretagna, sarà principalmente un momento di protesta. Ma potrebbe anche costituire un punto di svolta. La protesta non sorprende considerando che gran parte dell’Europa occidentale è alla sua seconda recessione nel giro di cinque anni, i disoccupati sono almeno un decimo della forza lavoro e la disoccupazione giovanile è al 30% in Italia e 50% in Spagna e Grecia. E in particolare non sorprende perché c’è così poco in cui sperare o essere ottimisti. La politica dei governi dell’Eurozona è dominata dall’austerità fiscale, dalla riduzione dei deficit di bilancio attraverso l’aumento delle tasse e dalla riduzione della spesa pubblica. Per quei Paesi, come l’Italia, con un debito pubblico così ingente che i creditori non sono più disposti a finanziarlo salvo che non sia tagliato, …