Mese: Maggio 2012

"Lo Stato del buon senso", di Michele Brambilla

Abituati come siamo a ragionare più con la pancia che con la testa, anche sulla questione delle tasse stiamo passando rapidamente da un estremo all’altro. Fino a pochi mesi fa, la categoria dei piccoli imprenditori era vista in blocco come un’associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale. Quando si diceva «piccolo imprenditore», l’esemplare tipo che veniva alla mente era un personaggio del cabaret, il Marco Ranzani di Cantù che parcheggia il Cayenne in seconda fila e denuncia nel 730 poche centinaia di euro di reddito. Fabbrichetta era sinonimo di furbetto. Non parliamo poi dei commercianti: la Guardia di Finanza non ha mai goduto tanta popolarità come nei giorni dei blitz a Cortina, Courmayeur, Capri e così via. Ma non appena sui media ha cominciato ad avere un po’ più di spazio l’epidemia di suicidi, siamo passati dall’indignazione alla commozione. L’associazione per delinquere è diventata di colpo quella Spectre statale Agenzia delle entrate, Equitalia eccetera – che accerta, contesta, esige. E i piccoli imprenditori, le partite Iva e così via si sono trasformati immediatamente da ladri in …

"Quando la TV sarà indipendente", di Giovanni Valentini

In attesa dell´asta sulle frequenze tv, destinate a essere vendute e non più regalate a Rai e a Mediaset, c´è un terzo soggetto – per così dire collettivo – che opera già sul mercato e potrebbe anche organizzarsi per partecipare eventualmente alla gara. Sono i produttori televisivi indipendenti, riuniti nell´associazione Apt: dalla Lux Vide di Ettore Bernabei & Figli alla Taodue di Pietro Valsecchi, dalla Endemol Italia di Paolo Bassetti alla Palomar di Carlo Degli Esposti fino a Magnolia, fondata da Giorgio Gori e oggi controllata dal Gruppo De Agostini. Si tratta, per intenderci, delle aziende che forniscono fiction e intrattenimento, il “core business” della televisione, pubblica e privata: dalla fortunata serie del commissario Montalbano (Palomar) all´”Isola dei famosi” (Magnolia); dal “Grande Fratello”, “Che tempo che fa” e “Affari tuoi” (Endemol) a “Don Matteo”, “Guerra e pace” o “Coco Chanel” (Lux Vide), fino a “Titanic” della Dap Italy di Guido De Angelis che ha prodotto anche dieci stagioni di “Incantesimo”. Considerando solo il segmento della fiction, si tratta di oltre 100 imprese che occupano quasi …

"Nello show gli stessi argomenti di Berlusconi", di Massimo Adinolfi

Il mondo della giustizia non funziona, dice l’imputato Beppe Grillo. E ha ragione: chi sosterrebbe il contrario, che nei tribunali tutto fila liscio? Chi non inorridirebbe di fronte alle pile di faldoni che circolano barcollando sui carrelli, portati in giro per le aule di giustizia come moribondi su barrelle d’ospedale? Di fronte alle carceri che scoppiano, ai tempi biblici dei processi, alle piogge di prescrizioni: chi direbbe diversamente? Dunque, c’è poco da fare: non funziona. E l’imputato Grillo lo dice a voce alta. Alla sua maniera. In fondo, il formato è lo stesso dai tempi di «Te la do io l’America»: ora vado io in America e ti faccio vedere che razza di strambo paese all’incontrario è. Questa era la formula comica del programma televisivo che Grillo condussem negli anni ’80. Ed è esattamente allo stesso modo che funzionano le sue attuali performance: non più in televisione, ma sul web o in piazza (e, ieri, direttamente dal palazzo di giustizia). Grillo è lì che finalmente te la dà a vedere. E quel che ti dà …

Vota donna, vota democratica

Pubblichiamo l’invito della Conferenza Regionale delle donne democratiche a votare una donna alle prossimi elezioni amministrative che si svolgeranno domenica 6 e lunedì 7 maggio. Carissime, eccoci di fronte ad una nuova ed importante scadenza elettorale. Il 6 e 7 maggio nella nostra regione si andrà al voto in ben 18 comuni per il rinnovo delle amministrazioni locali. Amministrazioni pesantemente colpite dai profondi tagli inferti dal precedente Governo e che oggi devono far fronte alla grave situazione economica del Paese. I servizi essenziali sono a rischio e le autonomie locali faticano a dare risposte concrete ai cittadini perché prive di risorse. Tuttavia il Partito Democratico e le amministrazioni di centrosinistra continuano nel loro impegno a sostegno delle fasce più deboli della società: bambini, donne e anziani. La scellerata gestione della cosa pubblica da parte del centrodestra e la crisi economica del Paese hanno suscitato un sentimento generale di sfiducia, rendendo sempre più difficile incontrare cittadine/i che abbiano voglia di partecipare attivamente al governo della propria città. In questa difficile situazione le donne impegnate nelle amministrazioni …

"La politica non può tacere", di Michele Prospero

Circolano tante prediche assurde rivolte alla politica affinché interiorizzi la regola del silenzio e lasci quindi ai bravi tecnici l’onere della decisione. Solo con l’astinenza dallo spazio pubblico, si dice, i partiti potranno forse ripresentarsi un giorno, ma con corpi assai leggeri (con leggi sulla loro vita interna, tagli dei costi, rinunce simboliche). Questa grande illusione, di vedere nei partiti dei sorvegliati speciali che, solo dopo aver accettato una completa penitenza potranno d’incanto ricomparire e riacquisire, per grazia ricevuta, un loro ruolo accettabile, è semplicemente l’anticamera della crisi della democrazia. Davvero i partiti che scelgono l’afonia, nella paurosa crisi che muta gli orizzonti di vita delle persone, potranno ripresentarsi tra un anno a chiedere il conto? I partiti hanno mostrato la loro responsabilità favorendo un arduo governo di tregua, ora devono controllarne l’agenda, impedire deragliamenti (come quello poi schivato sull’articolo 18). Altro che ritirarsi in clausura per poi incassare un plusvalore politico a Paese ormai risanato. Se passa l’idea per cui i tecnici salvano il Paese e i politici invece cospargono macerie solo aprendo la …

"Il complotto del petrolio per negare l´allarme clima", di Federico Rampini

Ha entrate annue che sfiorano il mezzo “triliardo” (quasi 500 miliardi di dollari), superiori alla maggior parte degli Stati-nazione del pianeta. Le agenzie di rating le danno un voto di solvibilità superiore al Tesoro degli Stati Uniti. Per gli ultimi 60 anni è stata quasi sempre la multinazionale con più profitti e con il massimo valore in Borsa (solo di recente sorpassata da Apple). È soprattutto «un´entità sovrana indipendente, che tratta gli Stati Uniti da potenza a potenza, ha la sua politica estera autonoma, e un´organizzazione interna simile a quella di un grande apparato militare». È la Exxon, la compagnia petrolifera più grande di tutti i tempi e l´avversaria implacabile delle riforme ambientaliste. Un colosso capace di esercitare un potere di veto non solo sui governi del Terzo mondo, non solo sul Congresso di Washington, ma perfino sulla scienza. La rivelazione contenuta in una grande inchiesta americana è proprio questa: il ruolo sistematico del gruppo petrolifero nel falsificare per anni la scienza sul cambiamento climatico, finanziare ogni sorta di teorie negazioniste, influenzando l´opinione pubblica e …

"Cosa la Francia insegna all'Italia" di Pierluigi Castagnetti

Ormai archiviato il dibattito televisivo fra i due candidati con un sostanziale pareggio, a François Hollande non resta che attendere il risultato delle elezioni domenica sera, che dovrebbe confermare il vantaggio che tutti i sondaggisti gli attribuiscono. Visto da vicino questo rush finale della campagna elettorale francese consente di registrare similitudini e diversità con il clima politico italiano. La più grande somiglianza riguarda le connotazioni delle due posizioni politiche che si contrappongono: da un lato l’arroganza di una destra che, smentendo i primi passi bipartisan del mandato presidenziale caratterizzati dalla nomina di gruppi di lavoro che vedevano il coinvolgimento di esperti vicini alla sinistra, si è ben presto caratterizzata per una strategia di divisione del Paese. Sarkozy è stato un presidente arrogante, provocatore e divisivo sino agli ultimi giorni del mandato, basti pensare alla manifestazione del 1˚ maggio organizzata al Trocadero in competizione con quella dei sindacati, in un primo tempo definita la «festa dei veri lavoratori» e ben presto corretta con una dicitura meno provocatoria «la vera festa dei lavoratori». Una prova di forza …