Giorno: 27 Febbraio 2014

"L’errore di Einstein", di Marco Cattaneo

Un universo stazionario, in espansione ma con una densità di materia costante, grazie alla continua formazione di nuova materia nel vuoto cosmico. È una teoria che a metà del Novecento fu sviluppata e ostinatamente difesa da Fred Hoyle, brillante e poco ortodosso astronomo britannico. La elaborò nel 1948 per contrastare il crescente consenso al modello che con disprezzo chiamava del “big bang”, coniando involontariamente una delle espressioni di maggior successo della storia della scienza. Ma un embrione di quell’idea era già contenuto in un breve manoscritto di Albert Einstein risalente probabilmente alla primavera del 1931 e riscoperto di recente da Cormac O’Raifeartaigh, del Waterford Institute of Technology, in Irlanda, e da alcuni suoi colleghi all’Archivio Einstein della Hebrew University di Gerusalemme. Il padre della relatività accarezzava l’idea di un universo statico fin dal 1917, quando tentò di risolvere un problema che assillava sia la gravità newtoniana che la sua relatività generale introducendo un termine che chiamò «costante cosmologica». Il problema era che, senza quel termine, a lungo andare l’attrazione gravitazionale di stelle e galassie avrebbe …

"I distretti ultimo baluardo delle Pmi", di Matteo Meneghello

Per il terzo anno consecutivo le imprese dei distretti «superano» le realtà non organizzate in filiera, con performance migliori sia nei fatturati (4,2 punti punti percentuali di crescita in più) sia nella dinamica dei profitti. Una performance, però, che non è sufficiente a riportare i fondamentali sul terreno positivo. I bilanci 2012 evidenziano un calo del fatturato del 3,7%(-1,3% nel 2013) e una continua erosione dei margini. Il ritorno definitivo alla crescita, anche per queste imprese, è atteso solo per il 2015 (dopo un +2,2% nell’anno in corso), con un incremento del 4,7 per cento. Sulla tenuta dei distretti, inoltre, incombe il rischio di disarticolazione degli anelli della filiera, minacciata dalla componentistica estera e dal rischio di perdere le competenze in termini di subfornitura. Il quadro è stato tracciato ieri, durante la presentazione del sesto rapporto annuale sui distretti, curato da Intesa Sanpaolo. L’analisi conferma l’eccellenza di alcune aree distrettuali italiane che, anche negli anni della crisi, sono riuscite a ottenere performance di crescita significative. Tra gli 11 migliori distretti selezionati da Intesa Sanpaolo, primeggia …

"Piovono pietre. Il linciaggio verbale contro le donne", di Maria Serena Sapegno

Le parole sono importanti. Importante è l’uso che se ne fa, soprattutto quando si ricopre un incarico istituzionale, quando si scrive su un giornale, ma anche quando si lancia un messaggio su un social network. Una riflessione sul potere del linguaggio e chi lo detiene. “Le parole sono pietre” scriveva Carlo Levi. O non è più così nel mondo dell’immagine? Siamo state costrette, in questi giorni concitati della nostra vita pubblica, a dover occuparci degli insulti a sfondo sessuale rivolti alle donne della politica. Sui giornali e nei blog si è osservato, anche da voci di donne, come non si debba perder tempo a reagire agli insulti, ponendosi così in atteggiamento vittimistico, e si dia mano invece alle cose importanti. Vale la pena di soffermarci sul senso profondo di tale dibattito. Chi si dichiara insofferente alle proteste per gli insulti usa talora argomenti legati al savoir vivre salottiero, secondo i quali bisognerebbe avere più senso dell’humour, farsi una risata ed evitare atteggiamenti moralistici o da “suffragette”. Altri adoperano motivazioni più meditate per cui, poggiando il …

"Seicento opere incompiute quei quattro miliardi sprecati per costruire l’Italia a metà", di Antonio Fraschilla

È un lungo viaggio, che parte dall’estremo Nord e arriva fino al cuore della Sicilia. Le tappe nel programma dell’itinerario di questo amaro percorso sono le grandi e piccole incompiute d’Italia, quasi seicento opere inutili rimaste a metà o appena abbozzate. Dal nuovo terminal dell’aeroporto di Saint-Christophe ad Aosta allo svincolo di una strada di provincia nell’Ennese, progetti che pesano sulle casse pubbliche per 4,1 miliardi di euro, tra spese già affrontate e fondi impegnati nel tentativo, a volte disperato, di portarli a compimento. L’elenco, in alcuni casi parziale, lo ha appena stilato il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che ha finalmente ricevuto la documentazione presentata dalle Regioni ritardatarie, Sicilia e Sardegna, in forza di una norma voluta dal governo Monti che crea per la prima volta una grande anagrafe delle incompiute. Non c’è regione d’Italia che la faccia franca in questo itinerario dello spreco. Si parte dal nuovo terminal dell’aeroporto di Saint-Christophe: un cantiere a cielo aperto costato già 8,8 milioni di euro. Per ultimare la struttura occorrono altri 3,3 milioni, nel frattempo …

"La riforma impossibile", di Filippo Ceccarelli

Quando il presidente Renzi l’altro giorno ha invocato “una gi-gan-te-sca opera di semplificazione!”, con tutto il rispetto veniva da pensare a Ennio Flaiano, il più italiano degli scrittori moderni e il più moderno degli italiani — come risulta con allegro sgomento nell’acuto saggio di Diego De Angelis su Flaiano e la Pubblica Amministrazione (Rea, 2010). E dunque: «Gli presentano un progetto per lo smaltimento della burocrazia. Ringrazia vivamente. Deplora l’assenza del modello H. Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all’ufficio competente, che sta creando». Questo scriveva Flaiano nel 1951. Pochi mesi prima, con il VII governo De Gasperi, era nato il ministero “per la Riforma burocratica”, affidato all’amministrativista ligure Roberto Lucifredi, già fautore dell’abolizione delle province (!). Questi rimase lì per cinque governi di seguito, anche se subito il ministero cambiò nome intitolandosi “Riforma della PA”. Nel 1954 Fanfani ripristinò l’originaria denominazione. Ma quattro anni dopo la burocrazia scomparve per sempre a beneficio della PA. Nel 1960 di nuovo e ancora Fanfani abrogò il pericolante dicastero sostituendolo con un sottosegretariato. Agli albori …

Primarie Carpi:"Vinca il migliore, ma io sostengo Alberto Bellelli"

«E’ preparato, ha competenze, ha messo a punto un solido progetto per la città: sono queste le ragioni che mi spingono a sostenere Alberto Bellelli come futuro candidato sindaco di Carpi del centrosinistra. Domenica 2 marzo parteciperò alle primarie nella mia città. Per come il centrosinistra locale ha saputo organizzarle, le primarie si stanno confermando un bell’esercizio di democrazia, incentrate sul confronto delle idee e su una giusta dialettica, rispettosa di tutti i candidati. Come sempre, vinca il migliore. Per quanto mi riguarda, però, penso che Alberto Bellelli sia il candidato che incarna le caratteristiche migliori per un futuro primo cittadino: è intraprendente, capace di fare sintesi e di conciliare tra le diverse istanze, giovane ma con una esperienza amministrativa diversificata. Per lui parlano i risultati raggiunti in Giunta dal 2006 ad oggi, prima come assessore alla cultura, poi come responsabile al welfare. Nonostante la crisi economica e i tagli alle risorse agli Enti locali, a Carpi si è riusciti a garantire risposte concrete alle necessità sempre più stringenti delle famiglie e delle imprese, anche …