Giorno: 10 Giugno 2008

“Scuola, le linee del governo sono fumose”. ll commento dell’on. Ghizzoni all’audizione del ministro Gelmini

“Le linee programmatiche del ministro Gelmini sono fumose e contraddittorie”. Lo dice Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in Commissione Cultura alla Camera al termine dell’audizione del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. “Al di là della mera enunciazione di principi – continua – non c’è traccia di come dare attuazione al suo programma né riferimenti concreti sulle risorse che il governo intende stanziare a favore dell’istruzione. A pochi giorni dalla presentazione del Dpef, ci attendevamo qualcosa di molto più preciso”. “Per di più, sono troppi i temi su cui il ministro non spende neanche una parola. Penso alla non più rinviabile questione della immissione in ruolo degli insegnanti precari, su cui il governo Prodi era stato chiaro ed efficace e dal cui esito dipende la continuità didattica nelle scuole oltre che un riconoscimento al lavoro degli insegnanti. E poi, come può il ministro non dire nulla sulle linee guida per l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni? Nè proferire verbo sull’introduzione della istruzione tecnica e professionale all’interno dell’ordinamento della scuola superiore, il cui regolamento attuativo dovrebbe essere approvato …

“Mai più donne mutilate” l’Egitto vieta l’infibulazione, di Francesca Caferri

ROMA – Le mutilazioni genitali femminili in Egitto sono reato: lo stabilisce una legge approvata sabato dal Parlamento, allargando il provvedimento dello scorso anno che già vietava la pratica negli ospedali e nelle cliniche private del paese. La nuova legge è parte di un pacchetto di provvedimenti per l’infanzia che fra l’altro innalza l’età minima per contrarre matrimonio da 16 a 18 anni e consente alle madri di registrare i figli sotto il proprio nome. Arriva dopo una lunga battaglia che in Parlamento ha visto i rappresentanti dei Fratelli musulmani – che sono il maggiore gruppo di opposizione ma risultano registrati come indipendenti – battersi contro il governo: secondo il partito islamico le nuove norme “minano i fondamenti della famiglia egiziana”. In base alla nuova normativa l’escissione (l’ablazione parziale o totale degli organi genitali esterni femminili) è punibile con una pena da tre mesi a due anni di reclusione o con una multa compresa fra 1.000 e 5.000 lire egiziane (fra 118 e 590 euro). La nuova legge tuttavia non può essere considerata una vittoria …