Giorno: 23 Giugno 2008

«Norma incostituzionale, ecco perché», di Vittorio Grevi

I due emendamenti Berselli- Vizzini, approvati dal Senato, in sede di conversione del decreto legge sulla «sicurezza pubblica», imboccano una strada gravida di conseguenze di assai dubbia legittimità costituzionale, sul piano dei rapporti tra potere politico e giustizia. Anche se il problema riguarda specialmente il secondo dei due emendamenti. Il primo di essi, infatti, si limita a prescrivere una sorta di corsia privilegiata, soprattutto per i processi concernenti i reati di maggiore allarme sociale, ovvero con imputati detenuti, stabilendo che il giudice debba assegnare loro «precedenza assoluta». Sicché, in sostanza, tutto si risolve in una prescrizione di tipo organizzativo, ispirata al buon senso, e del resto già dettata in situazioni analoghe. L’altro emendamento, invece, impone una sospensione obbligatoria per legge, della durata di un anno, rispetto a tutti i processi (purché relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002) già pervenuti alla fase dell’udienza preliminare o del dibattimento, con la sola eccezione di quelli per i quali è prevista la suddetta regola della priorità di trattazione. E’ proprio questo meccanismo di sospensione automatica dei …

Famiglia Cristiana contro il premier: “Berlusconi ossessionato dai pm”

Il settimanale attacca Silvio Berlusconi e critica la norma blocca-processi. “Gli avvocati sono la sua passione, li fa eleggere in Parlamento”. Poi cita Alfano. “Il Cavaliere ha un’ossessione: i magistrati. E una passione: gli avvocati. Naturalmente i primi sono contro di lui, gli altri li fa eleggere in Parlamento”. Nel giorno in cui il Csm comincia a lavorare sulla costituzionalità, o meno, del decreto sicurezza, la cosiddetta norma “salva premier”, anche il settimanale Famiglia Cristiana interviene duramente e critica l’atteggiamento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che nei giorni scorsi aveva accusato i pm di essere sovversivi. L’editoriale di Famiglia Cristiana cita anche il Guardasigilli Angelo Alfano: “Uno degli avvocati ‘eletti’, ex segretario personale, lo mette ministro della Giustizia”. E dà un giudizio negativo sul provvedimento blocca-processi che sta occupando la cronache politiche di queste settimane: “Il pacchetto sicurezza è inquinato dal ‘complesso dell’imputato’ (definizione di Bossi), e brucia il capitale di fiducia degli italiani (che l’hanno votato a larga maggioranza), assieme all’immagine di grande statista. Ma allontana anche il Colle più alto della politica”. …