Mese: Agosto 2008

A retromarcia

La prima manovra economica del governo Berlusconi IV verrà ricordata come l’unico piano finanziario triennale approvato in 9 minuti dal Consiglio dei ministri, come la manovra degli spot, degli slogan e della propaganda, come la manovra dei tagli, delle promesse mancate. La manovra della lotta contro i più poveri e i deboli della società, la manovra delle irregolarità, la manovra che ha svuotato il Parlamento di ogni suo ruolo. La manovra della penalizzazione degli enti locali e del Mezzogiorno, della mancata lotta alla crisi economica e sociale dell’Italia e degli italiani. La manovra degli slogan. Robin Hood Tax e Social card sono gli emblemi di una politica degli annunci ingannevoli di redistribuzione economica dietro i quali ci sono solo aiuti mal celati ai poteri forti, dai petrolieri alle banche alle assicurazioni, che inevitabilmente ricadranno sulle spalle dei consumatori. Da quando il ministro Tremonti ha iniziato ad evocare l’eroe di Nottingham (sarà un caso?) il prezzo della benzina è schizzato a livelli record. Quanto alla social card, essa si limiterà allo sconto del 10% su alcuni …

Auguri di buone e serene ferie a tutti

Care amiche e cari amici, voglio augurare a tutti voi ferie serene insieme alle persone più care, ai famigliari e agli amici. Spero possiate trascorrere vacanze piacevoli e riposanti. Nei prossimi giorni anche questo sito osserverà un periodo di “moderato” riposo, in modo da ritemprarsi e ripartire regolarmente a settembre. Gli aggiornamenti saranno pertanto meno frequenti e privi di una periodicità regolare, affidati all’occasionale disponibilità di amiche e amici della redazione che contribuiscono a tenere il sito attivo. A presto Manuela Ghizzoni

Vasco Errani: «Firmare significa occuparsi delle famiglie»

Intervista di Eduardo Di Blasi – L’Unità Vasco Errani, Presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza dei Presidenti delle Regioni non ha dubbi: «Capisco tutto, ma penso sia possibile tenere un profilo istituzionale nelle funzioni che si svolgono e nello stesso tempo dal punto, di vista politico, partecipare a un’iniziativa politica importante come è la petizione “Salva l’Italia”». Perché lei ritiene sia importante? «Io non interpreto questa iniziativa come una “spallata” al governo, ma come un mezzo necessario per costruire un movimento sociale nel Paese che dia una risposta a una manovra economica che ha caratteristiche per alcuni versi molto negative». Può fare degli esempi? «Dalla scuola, dove vi è un taglio lineare di 81mila docenti. Lineare vuol dire che non tiene conto della qualità, che non spiega come questo processo possa avvenire garantendo la qualità della scuola. O alla Sanità, dove oltre a non aver dato piena copertura ai ticket per il 2009, prova a coprire il fabbisogno 2010 e 2011 in modo assolutamente inadeguato e insufficiente». Questo che potrà provocare? «Può comportare una situazione …

Crimini di guerra italiani, il giudice indaga

Le stragi di civili durante l’occupazione dei Balcani. I retroscena dei processi insabbiati Dino Messina, Corriere della Sera 07 agosto 2008   Altro che brava gente! Italiani come i tedeschi, che dal 1941 al 1943, nei Balcani e in Grecia, applicarono la regola della «testa per dente», della rappresaglia contro le popolazioni, di dieci civili fucilati per ogni italiano ucciso. In altre parole si macchiarono di gravissimi crimini di guerra, che si estinguono soltanto con la morte del reo. Ora su queste verità scomode, che emergono con sempre più forza dalle inchieste giornalistiche e soprattutto dalla ricerca storica, ha deciso di intervenire la magistratura militare. Il procuratore Antonino Intelisano, lo stesso che nel 1994 istruì il processo contro il capitano delle SS Erich Priebke, e che alla ricerca di prove trovò a Palazzo Cesi, presso la procura militare generale, il famoso «armadio della vergogna», che nascondeva circa settecento pratiche contro i nazisti autori delle stragi in Italia, ha aperto un’inchiesta, per il momento «contro ignoti», sugli eccidi che i militari italiani compirono nei territori di occupazione. …

Il ministro Gelmini incontra i sindacati. La FLC: “No alla dismissione della scuola pubblica”

L’incontro di oggi tra il Ministro Gelmini con tutti i sindacati scuola fa seguito al primo del 12 giugno scorso e segue l’approvazione da parte del Parlamento della manovra economica predisposta dal Governo per i prossimi tre anni ed il disegno di legge varato dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana e riguardante scuola, ricerca, università. Il contesto tra il precedente incontro e quello di oggi è profondamente cambiato. Dal confronto e scambio di opinioni del mese di giugno rispetto alle proposte programmatiche del Ministro, si è passati ora al confronto sul merito delle pesanti ricadute nella scuola conseguenti alle scelte operate dal Governo con la messa a punto della manovra economica per il prossimo triennio e sul merito delle proposte contenute nel d.d.l. approvato dal Consiglio dei Ministri in questi giorni. Il Ministro Gelmini nell’aprire l’incontro si è detta ben consapevole dell’impatto che l’attuazione dei vari passaggi della Finanziaria potrebbe avere sulla scuola. Ha proseguito, non senza aver prima sottolineato che i tagli hanno riguardato tutti i Ministeri, rivendicando la necessità che la scuola …

Hiroshima, 63 anni fa Napolitano: mai più bombe

Poco più di sessant´anni fa, 140mila persone morirono in pochi secondi. Altre morirono nei giorni e mesi seguenti per le ferite riportate. Furono uccise mentre facevano la spesa, andavano a scuola, giocavano in casa. Erano uomini, donne, vecchi, bambini, neonati. L´unica loro colpa quella di far parte di un Paese in guerra: era il 6 agosto 1945 e la città colpita fu Hiroshima, in Giappone. Pochi giorni dopo, toccò a Nagasaki. Fu l´inizio dell´era atomica: era il primo ordigno nucleare della storia dell’umanità. Almeno 45mila persone si sono riunite nella città nipponica per ricordare il 63simo anniversario del lancio della bomba atomica sulla città, deciso dagli Usa durante il Secondo conflitto mondiale. Un minuto di silenzio è stato osservato alle 8.15 del mattino, l’esatto momento in cui la bomba atomica fu sganciata 63 anni fa sulla città, dall’altitudine di 600 metri. Alla cerimonia, tenuta nel Peace Memorial Park realizzato nel centro della città rasa al suolo nel 1945, hanno partecipato, oltre al premier Yasuo Fukuda (che il 9 prenderà parte ad analoga cerimonia a Nagasaki), …