Giorno: 7 Marzo 2012

“Carroccio in picchiata e in totale isolamento”, di Marcello Sorgi

A meno di due mesi dal voto amministrativo, lo scandalo milanese si abbatte su una Lega in piena crisi e in totale isolamento, specie dopo le ultime infelici uscite di Bossi su Monti che al Nord rischierebbe la vita. Le vicende giudiziarie hanno sempre avuto un peso particolare su un elettorato, come quello leghista, manettaro e antiromano, anche se negli anni l’atteggiamento del leader del Carroccio verso la magistratura è diventato via via più critico. Ma se solo si riflette sull’ultima fase della collaborazione con Berlusconi, sull’appoggio dato dai parlamentari della Lega alle leggi "ad personam" e nelle votazioni sulle autorizzazioni a procedere e all’arresto per gli esponenti del Pdl coinvolti in indagini, il rumore di fondo della pancia leghista nell’ultimo anno è sempre stato in crescendo. Altri tempi: dopo tre anni al governo (più i cinque della legislatura 2001-2006), la Lega vive con evidente difficoltà il ritorno all’opposizione e il progressivo deterioramento dei rapporti con il Pdl. Alla nascita del governo Monti sembrava che il filo dell’alleanza, su cui tra l’altro si reggono le …

"Carroccio in picchiata e in totale isolamento", di Marcello Sorgi

A meno di due mesi dal voto amministrativo, lo scandalo milanese si abbatte su una Lega in piena crisi e in totale isolamento, specie dopo le ultime infelici uscite di Bossi su Monti che al Nord rischierebbe la vita. Le vicende giudiziarie hanno sempre avuto un peso particolare su un elettorato, come quello leghista, manettaro e antiromano, anche se negli anni l’atteggiamento del leader del Carroccio verso la magistratura è diventato via via più critico. Ma se solo si riflette sull’ultima fase della collaborazione con Berlusconi, sull’appoggio dato dai parlamentari della Lega alle leggi "ad personam" e nelle votazioni sulle autorizzazioni a procedere e all’arresto per gli esponenti del Pdl coinvolti in indagini, il rumore di fondo della pancia leghista nell’ultimo anno è sempre stato in crescendo. Altri tempi: dopo tre anni al governo (più i cinque della legislatura 2001-2006), la Lega vive con evidente difficoltà il ritorno all’opposizione e il progressivo deterioramento dei rapporti con il Pdl. Alla nascita del governo Monti sembrava che il filo dell’alleanza, su cui tra l’altro si reggono le …

“Immigrati cittadini. Più di 100mila firme per cambiare l’Italia”, di Mariagrazia Gerina

«Forse c’è un’Italia che è più avanti di chi la rappresenta», suggeriscono, con un certo orgoglio, i promotori che quell’Italia se la sono andata a cercare firma per firma. Alla fine, ne contano più di centomila, raccolte coi banchetti, comune per comune. Tante, più di 35mila, vengono dal profondo Nord, dalla Lombardia, dal Veneto, dal Piemonte. Territorio di caccia per la Lega. Nomi e cognomi di chi, da italiano, vuole che le regole di accesso alla cittadinanza cambino. Perché non è possibile che chi nasce in Italia ma è figlio di immigrati debba sentirsi straniero. Si riparte da qui, hanno detto con la loro firma a sostegno delle due proposte di legge di iniziativa popolare, che il comitato L’Italia sono anch’io ha consegnato ieri a Montecitorio. La prima stabilisce che «chi nasce in Italia da almeno un genitore legalmente presente in Italia da un anno è italiano». Subito. Come pure i bambini che in Italia hanno frequentato le scuole. Senza aspettare i 18 anni anche solo per fare domanda. Mentre gli adulti possono diventarlo dopo …

"Immigrati cittadini. Più di 100mila firme per cambiare l’Italia", di Mariagrazia Gerina

«Forse c’è un’Italia che è più avanti di chi la rappresenta», suggeriscono, con un certo orgoglio, i promotori che quell’Italia se la sono andata a cercare firma per firma. Alla fine, ne contano più di centomila, raccolte coi banchetti, comune per comune. Tante, più di 35mila, vengono dal profondo Nord, dalla Lombardia, dal Veneto, dal Piemonte. Territorio di caccia per la Lega. Nomi e cognomi di chi, da italiano, vuole che le regole di accesso alla cittadinanza cambino. Perché non è possibile che chi nasce in Italia ma è figlio di immigrati debba sentirsi straniero. Si riparte da qui, hanno detto con la loro firma a sostegno delle due proposte di legge di iniziativa popolare, che il comitato L’Italia sono anch’io ha consegnato ieri a Montecitorio. La prima stabilisce che «chi nasce in Italia da almeno un genitore legalmente presente in Italia da un anno è italiano». Subito. Come pure i bambini che in Italia hanno frequentato le scuole. Senza aspettare i 18 anni anche solo per fare domanda. Mentre gli adulti possono diventarlo dopo …

"Il governatore impresentabile", di Roberto Rho

L´inchiesta per corruzione a carico di Davide Boni, presidente leghista del Consiglio regionale della Lombardia, proietta ufficialmente anche il Carroccio nel vortice delle mazzette e della corruzione. Un´altra indagine della Procura, altre tangenti passate di mano in mano, forse negli stessi uffici della Regione, un altro partito nella tempesta: questa volta è la Lega, proprio all´indomani delle minacce rivolte dal suo leader, Umberto Bossi, al premier Mario Monti. Il Pirellone, popolato da un imbarazzante numero di inquisiti, è un caso politico grande come il grattacielo che Formigoni si è fatto costruire a imperitura gloria del suo ventennio di governo. E la sua classe dirigente, la si guardi da destra o da sinistra – il versante frequentato dall´indagato per corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti Filippo Penati – restituisce l´immagine di una politica pervasa dall´affarismo e dalla corruzione, ostinatamente aggrappata al privilegio, scollegata dalla realtà. Ciò che fingono di ignorare gli uomini del Pirellone – compresi da ieri i sedicenti moralizzatori della Lega che avevano minacciato di far cadere Formigoni proprio a causa dei molteplici …

“Il governatore impresentabile”, di Roberto Rho

L´inchiesta per corruzione a carico di Davide Boni, presidente leghista del Consiglio regionale della Lombardia, proietta ufficialmente anche il Carroccio nel vortice delle mazzette e della corruzione. Un´altra indagine della Procura, altre tangenti passate di mano in mano, forse negli stessi uffici della Regione, un altro partito nella tempesta: questa volta è la Lega, proprio all´indomani delle minacce rivolte dal suo leader, Umberto Bossi, al premier Mario Monti. Il Pirellone, popolato da un imbarazzante numero di inquisiti, è un caso politico grande come il grattacielo che Formigoni si è fatto costruire a imperitura gloria del suo ventennio di governo. E la sua classe dirigente, la si guardi da destra o da sinistra – il versante frequentato dall´indagato per corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti Filippo Penati – restituisce l´immagine di una politica pervasa dall´affarismo e dalla corruzione, ostinatamente aggrappata al privilegio, scollegata dalla realtà. Ciò che fingono di ignorare gli uomini del Pirellone – compresi da ieri i sedicenti moralizzatori della Lega che avevano minacciato di far cadere Formigoni proprio a causa dei molteplici …