Giorno: 7 Marzo 2012

“Alleanza con l´Udc, ma Letta sbaglia noi dobbiamo riprenderci la sinistra”, intervista a Dario Franceschinidi Alessandra Longo

Dopo l´esito delle primarie Pd di Palermo, Dario Franceschini manda un messaggio ai colleghi che si azzannano e attaccano Bersani: «Fermatevi!». Tutto tempo perso («Bersani sarà il leader del partito fino al congresso del 2013») ed energie che andrebbero dirottate altrove: «Lo dico io con la mia storia. Penso che il Pd debba riappropriarsi del non poco spazio che sta alla sua sinistra». E quando finirà l´esperienza Monti? «Nessuna Grande Coalizione, dovremo offrire al Paese un´alleanza tra progressisti e moderati». Intanto ogni tornata di primarie diventa un funerale. «Con queste regole, va così. La competizione è autentica. La forzatura è darne una lettura tutta proiettata a livello nazionale». E´ quello che sta facendo l´establishment del partito. «Il mio messaggio è: “Fermatevi”. Ci vuole onestà intellettuale. Vi pare che l´elettore di Palermo sia uscito di casa per andare a dire la sua sulla foto di Vasto (Bersani, Vendola, Di Pietro, ndr)? E quando ha vinto Pisapia a Milano, dovevamo dedurre che il baricentro andava spostato a sinistra? E Renzi e De Magistris? Che facciamo, ci comportiamo …

"Alleanza con l´Udc, ma Letta sbaglia noi dobbiamo riprenderci la sinistra", intervista a Dario Franceschinidi Alessandra Longo

Dopo l´esito delle primarie Pd di Palermo, Dario Franceschini manda un messaggio ai colleghi che si azzannano e attaccano Bersani: «Fermatevi!». Tutto tempo perso («Bersani sarà il leader del partito fino al congresso del 2013») ed energie che andrebbero dirottate altrove: «Lo dico io con la mia storia. Penso che il Pd debba riappropriarsi del non poco spazio che sta alla sua sinistra». E quando finirà l´esperienza Monti? «Nessuna Grande Coalizione, dovremo offrire al Paese un´alleanza tra progressisti e moderati». Intanto ogni tornata di primarie diventa un funerale. «Con queste regole, va così. La competizione è autentica. La forzatura è darne una lettura tutta proiettata a livello nazionale». E´ quello che sta facendo l´establishment del partito. «Il mio messaggio è: “Fermatevi”. Ci vuole onestà intellettuale. Vi pare che l´elettore di Palermo sia uscito di casa per andare a dire la sua sulla foto di Vasto (Bersani, Vendola, Di Pietro, ndr)? E quando ha vinto Pisapia a Milano, dovevamo dedurre che il baricentro andava spostato a sinistra? E Renzi e De Magistris? Che facciamo, ci comportiamo …

“L’Italia non sa dare valore ai suoi laureati”, di Irene Tinagli

Per tutti quelli che da tempo si accalorano nel dire quanto inutile sia la nostra università, gli ultimi dati dell’indagine Almalaurea potrebbero sembrare una conferma delle loro opinioni. Aumenta infatti il tasso di disoccupazione a un anno dalla laurea, sia per coloro che escono dalla triennale (dal 16% al 19%) che per quelli che hanno intrapreso la specialistica (dal 18% al 20%). Mentre tra i laureati che invece lavorano aumenta il tasso di «precarietà» e diminuisce, in termini reali, il salario di ingresso. E’ prevedible quindi che adesso riemergano interpretazioni che leggono in questi dati i sintomi dell’inutilità del titolo di studio, della cattiva qualità delle nostre università o delle cattive abitudini dei nostri giovani, che cercano la laurea quando non è necessaria, o che si rifiutano di spostarsi o di fare lavori più umili e via dicendo. Questa lettura non solo è parziale e incompleta (perché comunque l’occupabilità e gli stipendi dei laureati restano complessivamente migliori che per gli altri) ma anche profondamente ipocrita, soprattutto quando a farla non sono accademici in vena autocritica, …

"L'Italia non sa dare valore ai suoi laureati", di Irene Tinagli

Per tutti quelli che da tempo si accalorano nel dire quanto inutile sia la nostra università, gli ultimi dati dell’indagine Almalaurea potrebbero sembrare una conferma delle loro opinioni. Aumenta infatti il tasso di disoccupazione a un anno dalla laurea, sia per coloro che escono dalla triennale (dal 16% al 19%) che per quelli che hanno intrapreso la specialistica (dal 18% al 20%). Mentre tra i laureati che invece lavorano aumenta il tasso di «precarietà» e diminuisce, in termini reali, il salario di ingresso. E’ prevedible quindi che adesso riemergano interpretazioni che leggono in questi dati i sintomi dell’inutilità del titolo di studio, della cattiva qualità delle nostre università o delle cattive abitudini dei nostri giovani, che cercano la laurea quando non è necessaria, o che si rifiutano di spostarsi o di fare lavori più umili e via dicendo. Questa lettura non solo è parziale e incompleta (perché comunque l’occupabilità e gli stipendi dei laureati restano complessivamente migliori che per gli altri) ma anche profondamente ipocrita, soprattutto quando a farla non sono accademici in vena autocritica, …

Semplificazioni, Ghizzoni “Intervenga il ministro Profumo”

La parlamentare Pd “E’ inaccettabile che l’offerta formativa sia sottoposta a risparmi”. Ancora cambiate nel pomeriggio le posizioni del Governo in merito all’offerta formativa. L’on. Ghizzoni, dopo aver sentito le parole del sottosegretario all’economia Polillo, chiede che sulla vicenda intervenga direttamente il ministro Profumo. “È inaccettabile che le necessità dell’offerta formativa siano sottoposte ai limiti dei risparmi di spesa. Farlo significherebbe tradire gli indirizzi espressi dal Governo al Parlamento in materia di Istruzione nonché disattendere gli obiettivi europei che ci chiedono più investimenti nell’istruzione e nell’educazione permanente. Il ministro Profumo non può restare a guardare quanto sta accadendo in Parlamento. Non intervenire significherebbe avallare scelte contro la scuola”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni in merito alla proposta che il sottosegretario all’economia Polillo ha fatto oggi in commissione: “quella richiesta – ha concluso – stravolge quanto indicato dal viceministro Grilli solo questa mattina”.

Generazioni ad alta risoluzione

Un intero giorno, Sabato 10 marzo (Spazio Informale, in via dei Cerchi 75) in cui Pier Luigi Bersani, segretario PD e Stefano Fassina responsabile Economia e Lavoro del PD, a partire dalle ore 10 e fino alle ore 19 ascolteranno e dialogheranno con le associazioni, i gruppi e i movimenti giovanili che hanno elaborato il Decalogo contro la precarietà: 10 misure concrete e immediatamente attuabili che hanno come obiettivo: superare la precarietà; regolare le forme di lavoro autonomo e professionale approvando lo Statuto del Lavoro autonomo; considerare le tutele sociali come diritti di cittadinanza; costruire serie politiche di formazione e inserimento lavorativo. Generazioni ad alta risoluzione, un appuntamento promosso dai Giovani Democratici, l’Associazione 20 maggio e l’Associazione Lavoro & Welfare, è l’occasione ufficiale per chiedere al governo e alle forze politiche, a partire dal PD, di ascoltare chi vive la condizione di precarietà perché, ormai, quando si discute dei lavoratori precari, del loro presente e del loro futuro, se ne parla sempre senza di loro. Le proposte complessive, di cui il Decalogo rappresenta le priorità, …

Semplificazioni, Pd: bene nuovo emendamento scuola, ma è solo primo timido inizio

Ghizzoni e Bressa: governo rispetti impegni presi, per la scuola servono soldi in più. “Il Pd rivendica di aver sollevato come l’articolo 50 del decreto semplificazioni fosse totalmente insufficiente a dare risposte all’offerta formativa delle scuole. L’emendamento che abbiamo votato ieri era la risposta vera ed attesa, ma il governo non ha ritenuto di sostenerne la copertura. La proposta approvata oggi, che il Pd giudica solo un primo timido inizio, introduce due elementi di novità. La prima riguarda la possibilità di mettere a disposizione del ministro dell’Istruzione una parte dei risparmi derivati dai tagli di organico della Gelmini. Risorse che torneranno alla scuola e che potranno essere utilizzate anche per finanziare il potenziamento dell’organico funzionale all’offerta formativa introdotta dal dl per l’integrazione degli alunni con bisogni educati speciali, per la formazione permanente, per la prevenzione dell’abbandono e per il contrasto dell’insuccesso scolastico e formativo. La seconda importante novità riguarda l’impegno del governo a ricontrattare con i concessionari dei giochi la destinazione di una parte delle risorse ricavate per la scuola in analogia a quanto già …