Giorno: 18 Marzo 2012

Terzo polo e Pd: sì al commissariamento Rai

Gianfranco Fini ieri «ha parlato a nome di tutto il Terzo polo». Così Pier Ferdinando Casini concorda con il presidente della Camera riguardo all’ipotesi di commissariare la Rai. Ieri Fini, ribadendo il supporto di Futuro e libertà al governo Monti aveva detto, parlando della Rai: «Se lo ritiene necessario non esiti a commissariarla». Casini parlando alla manifestazione “Cambiare la politica, cambiare l’Italia” si è anche soffermato sulla riforma del lavoro: «il governo – ha detto – è determinato. Bisogna dire a Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, forza e coraggio, andiamo avanti». Orfini (Pd): liberare la Rai dal controllo dei partiti «Sono importanti e positive le parole del presidente Fini e di Pierferdinando Casini: l’annuncio del passo indietro del Terzo polo sulle nomine Rai va nella direzione giusta», ha commentato Matteo Orfini, responsabile cultura e informazione del Pd, che sottolinea: «Siamo certi che presto anche il Pdl farà la stessa cosa, comprendendo che il tempo della lottizzazione è finito per sempre, con buona pace di Gasparri». L’obiettivo di liberare la Rai dal controllo dei partiti,prosegue Orfini, …

“Dizionario di un Paese che mi fa commuovere”, di Roberto Benigni

Garibaldi come Lennon, poi Trilussa. l’Unità d’Italia secondo Benigni. Le celebrazioni dei 150 anni d’Italia: l’attore legge brani di Cavour e Mazzini e si commuove per la lettera di una vittima della Resistenza Grazie, buon giorno signor presidente, Donna Clio, presidenti delle Camere, autorità tutte, sono lieto di essere qua. (…) Volevo venire a cavallo ma non mi è stato permesso come a Sanremo, sarebbe stata un’entrata straordinaria in questo che è il palazzo più bello del mondo, il Quirinale. Se lei presidente ha bisogno di me, sostituire un corazziere, fare un settennato tecnico, sono a disposizione. (…) Il presidente Amato mi ha chiamato per dirmi: «Potresti venire a leggere delle cose al Quirinale dall’Unità d’Italia alla Liberazione?». Ho detto sì! Quante ore ho? È una patria meravigliosa, piena di eroi. Vado a ricordare i fratelli Bandiera, Ciro Menotti, Enrico Toti che lancia la stampella contro gli austriaci, che allora i nemici si potevano vedere. Oggi il nemico non si vede, è impalpabile, non si può lanciare una stampella contro lo spread. Allora io ho …

"Dizionario di un Paese che mi fa commuovere", di Roberto Benigni

Garibaldi come Lennon, poi Trilussa. l’Unità d’Italia secondo Benigni. Le celebrazioni dei 150 anni d’Italia: l’attore legge brani di Cavour e Mazzini e si commuove per la lettera di una vittima della Resistenza Grazie, buon giorno signor presidente, Donna Clio, presidenti delle Camere, autorità tutte, sono lieto di essere qua. (…) Volevo venire a cavallo ma non mi è stato permesso come a Sanremo, sarebbe stata un’entrata straordinaria in questo che è il palazzo più bello del mondo, il Quirinale. Se lei presidente ha bisogno di me, sostituire un corazziere, fare un settennato tecnico, sono a disposizione. (…) Il presidente Amato mi ha chiamato per dirmi: «Potresti venire a leggere delle cose al Quirinale dall’Unità d’Italia alla Liberazione?». Ho detto sì! Quante ore ho? È una patria meravigliosa, piena di eroi. Vado a ricordare i fratelli Bandiera, Ciro Menotti, Enrico Toti che lancia la stampella contro gli austriaci, che allora i nemici si potevano vedere. Oggi il nemico non si vede, è impalpabile, non si può lanciare una stampella contro lo spread. Allora io ho …

“Dizionario di un Paese che mi fa commuovere”, di Roberto Benigni

Garibaldi come Lennon, poi Trilussa. l’Unità d’Italia secondo Benigni. Le celebrazioni dei 150 anni d’Italia: l’attore legge brani di Cavour e Mazzini e si commuove per la lettera di una vittima della Resistenza Grazie, buon giorno signor presidente, Donna Clio, presidenti delle Camere, autorità tutte, sono lieto di essere qua. (…) Volevo venire a cavallo ma non mi è stato permesso come a Sanremo, sarebbe stata un’entrata straordinaria in questo che è il palazzo più bello del mondo, il Quirinale. Se lei presidente ha bisogno di me, sostituire un corazziere, fare un settennato tecnico, sono a disposizione. (…) Il presidente Amato mi ha chiamato per dirmi: «Potresti venire a leggere delle cose al Quirinale dall’Unità d’Italia alla Liberazione?». Ho detto sì! Quante ore ho? È una patria meravigliosa, piena di eroi. Vado a ricordare i fratelli Bandiera, Ciro Menotti, Enrico Toti che lancia la stampella contro gli austriaci, che allora i nemici si potevano vedere. Oggi il nemico non si vede, è impalpabile, non si può lanciare una stampella contro lo spread. Allora io ho …

"Manifesto della nuova Europa. Bersani: «Destra al capolinea»", di Simone Collini

Presentato a Parigi il documento dei progressisti. Sul palco Hollande, Bersani, Gabriel. Il segretario dei democratici: «L’austerità non basta». D’Alema: «Ora serve un riequilibrio sociale» Un nuovo ciclo nelle politiche europee. Arrivati a Parigi per sostenere la corsa di François Hollande all’Eliseo, i leader di tutti i maggiori partiti progressisti lanciano il loro manifesto: un programma comune per l’Europa Sotto la volta del Cirque d’Hiver sventolano bandiere col nome di François Hollande ma gli applausi sono anche per gli altri leader delle forze progressiste, per questa sorta di gemellaggio europeista. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e quello della Spd Sigmar Gabriel sono arrivati a Parigi per sostenere la candidatura del leader socialista francese alle presidenziali di maggio, ma anche per firmare una piattaforma programmatica comune. A metterla a punto sono state la Fondazione europea per gli studi progressisti (Feps) e altre fondazioni vicine al Pd (Italianieuropei), al Ps (Jean Jaurès) e ai socialdemocratici tedeschi (Friedrich Ebert Stiftung). Ma i leader politici dei tre partiti hanno concordato sulla necessità di dare un seguito non …

“Manifesto della nuova Europa. Bersani: «Destra al capolinea»”, di Simone Collini

Presentato a Parigi il documento dei progressisti. Sul palco Hollande, Bersani, Gabriel. Il segretario dei democratici: «L’austerità non basta». D’Alema: «Ora serve un riequilibrio sociale» Un nuovo ciclo nelle politiche europee. Arrivati a Parigi per sostenere la corsa di François Hollande all’Eliseo, i leader di tutti i maggiori partiti progressisti lanciano il loro manifesto: un programma comune per l’Europa Sotto la volta del Cirque d’Hiver sventolano bandiere col nome di François Hollande ma gli applausi sono anche per gli altri leader delle forze progressiste, per questa sorta di gemellaggio europeista. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e quello della Spd Sigmar Gabriel sono arrivati a Parigi per sostenere la candidatura del leader socialista francese alle presidenziali di maggio, ma anche per firmare una piattaforma programmatica comune. A metterla a punto sono state la Fondazione europea per gli studi progressisti (Feps) e altre fondazioni vicine al Pd (Italianieuropei), al Ps (Jean Jaurès) e ai socialdemocratici tedeschi (Friedrich Ebert Stiftung). Ma i leader politici dei tre partiti hanno concordato sulla necessità di dare un seguito non …

“Manifesto della nuova Europa. Bersani: «Destra al capolinea»”, di Simone Collini

Presentato a Parigi il documento dei progressisti. Sul palco Hollande, Bersani, Gabriel. Il segretario dei democratici: «L’austerità non basta». D’Alema: «Ora serve un riequilibrio sociale» Un nuovo ciclo nelle politiche europee. Arrivati a Parigi per sostenere la corsa di François Hollande all’Eliseo, i leader di tutti i maggiori partiti progressisti lanciano il loro manifesto: un programma comune per l’Europa Sotto la volta del Cirque d’Hiver sventolano bandiere col nome di François Hollande ma gli applausi sono anche per gli altri leader delle forze progressiste, per questa sorta di gemellaggio europeista. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e quello della Spd Sigmar Gabriel sono arrivati a Parigi per sostenere la candidatura del leader socialista francese alle presidenziali di maggio, ma anche per firmare una piattaforma programmatica comune. A metterla a punto sono state la Fondazione europea per gli studi progressisti (Feps) e altre fondazioni vicine al Pd (Italianieuropei), al Ps (Jean Jaurès) e ai socialdemocratici tedeschi (Friedrich Ebert Stiftung). Ma i leader politici dei tre partiti hanno concordato sulla necessità di dare un seguito non …