Giorno: 29 Marzo 2012

Riforma elettorale. “Parlamentari e indirizzi di governo devono essere scelti dagli elettori”

Il segretario del PD a Lisbona incontra il nuovo leader socialista Antonio Josè SeguroPier Luigi Bersani a Lisbona ha incontrato il nuovo leader socialista Antonio Josè Seguro, esponente del Parlamento portoghese e il governatore del Banco de Portugal, Carlos Costa, per parlare di politica economica europea a chiedere correzioni alla linea intrapresa dalla Ue. Pier Luigi Bersani a Lisbona ha incontrato il nuovo leader socialista Antonio Josè Seguro, esponente del Parlamento portoghese e il governatore del Banco de Portugal, Carlos Costa, per parlare di politica economica europea a chiedere correzioni alla linea intrapresa dalla Ue. “Dai colloqui avuti qui a Lisbona ricavo un metodo per l’Europa: o ci salviamo insieme o non si salva nessuno perché rischiamo, se non facciamo correzioni di cadere in un meccanismo di avvitamento tra risanamento e recessione. A Parigi abbiamo fissato la piattaforma dei progressisti europei e oggi a Lisbona abbiamo firmato un protocollo di intesa con il partito socialista. Un’altra politica europea è possibile, invocare la crescita senza provvedimenti coerenti è una perdita di tempo”. Situazione italiana . “O …

Riforma elettorale. “Parlamentari e indirizzi di governo devono essere scelti dagli elettori”

Il segretario del PD a Lisbona incontra il nuovo leader socialista Antonio Josè SeguroPier Luigi Bersani a Lisbona ha incontrato il nuovo leader socialista Antonio Josè Seguro, esponente del Parlamento portoghese e il governatore del Banco de Portugal, Carlos Costa, per parlare di politica economica europea a chiedere correzioni alla linea intrapresa dalla Ue. Pier Luigi Bersani a Lisbona ha incontrato il nuovo leader socialista Antonio Josè Seguro, esponente del Parlamento portoghese e il governatore del Banco de Portugal, Carlos Costa, per parlare di politica economica europea a chiedere correzioni alla linea intrapresa dalla Ue. “Dai colloqui avuti qui a Lisbona ricavo un metodo per l’Europa: o ci salviamo insieme o non si salva nessuno perché rischiamo, se non facciamo correzioni di cadere in un meccanismo di avvitamento tra risanamento e recessione. A Parigi abbiamo fissato la piattaforma dei progressisti europei e oggi a Lisbona abbiamo firmato un protocollo di intesa con il partito socialista. Un’altra politica europea è possibile, invocare la crescita senza provvedimenti coerenti è una perdita di tempo”. Situazione italiana . “O …

Riforma elettorale. "Parlamentari e indirizzi di governo devono essere scelti dagli elettori”

Il segretario del PD a Lisbona incontra il nuovo leader socialista Antonio Josè SeguroPier Luigi Bersani a Lisbona ha incontrato il nuovo leader socialista Antonio Josè Seguro, esponente del Parlamento portoghese e il governatore del Banco de Portugal, Carlos Costa, per parlare di politica economica europea a chiedere correzioni alla linea intrapresa dalla Ue. Pier Luigi Bersani a Lisbona ha incontrato il nuovo leader socialista Antonio Josè Seguro, esponente del Parlamento portoghese e il governatore del Banco de Portugal, Carlos Costa, per parlare di politica economica europea a chiedere correzioni alla linea intrapresa dalla Ue. “Dai colloqui avuti qui a Lisbona ricavo un metodo per l’Europa: o ci salviamo insieme o non si salva nessuno perché rischiamo, se non facciamo correzioni di cadere in un meccanismo di avvitamento tra risanamento e recessione. A Parigi abbiamo fissato la piattaforma dei progressisti europei e oggi a Lisbona abbiamo firmato un protocollo di intesa con il partito socialista. Un’altra politica europea è possibile, invocare la crescita senza provvedimenti coerenti è una perdita di tempo”. Situazione italiana . “O …

Meloni: Giovani ricercatori, vigileremo su impegni governo, spirito norma Marino rimanga intatto. Stop a polemiche

Gli impegni assunti oggi al Senato dal ministro per l’Università e la Ricerca, Francesco Profumo, sull’imminente adozione di un disegno di legge volto a favorire i giovani ricercatori, sono positivi, e vigileremo circa il loro rispetto. Posto che sarebbe stato molto meglio affrontare in quella sede l’eventuale revisione delle modalità di attribuzione dei finanziamenti previsti a favore dei giovani ricercatori, è necessario che lo spirito della norma abrogata sia mantenuto intatto: i fondi, che – è bene precisarlo – continuano a essere destinati “a interventi in favore di ricercatori di età inferiore a 40 anni”, devono essere comunque assegnati attraverso meccanismi trasparenti e secondo il metodo della valutazione tra pari. Non è pensabile che in Italia sia difficile trovare ricercatori “di livello eccellente” che abbiano meno di 40 anni, per costituire una commissione di valutazione: semmai il vero problema è che la loro preparazione non viene sufficientemente riconosciuta, visto che i meccanismi di accesso alla carriera, lenti e farraginosi, producono l’età media dei docenti universitari più alta del mondo. Dunque al ministro Profumo chiediamo di …

"I precari cancellati" di Franco Buccino

Emblematica figura della lunga e difficile crisi che stiamo attraversando è il precario, una sorta di vittima sacrificale nei riti propiziatori per la ripresa e il benessere, cioè i grandi incontri nazionali e internazionali sulle questioni economiche. La crisi sta profondamente modificando le stesse caratteristiche del precario: sempre meno è il lavoratore in attesa della stabilizzazione, e sempre più un lavoratore alla giornata che passa dalla disoccupazione all´occupazione e viceversa, soprattutto, e che spesso è solo un disoccupato. È un lavoratore giovane il precario, anzi sta contribuendo a spostare in avanti la fascia d´età dei giovani: spesso supera ormai la soglia dei quarant´anni. Ed è quasi certo che, alla fine della sua eventuale attività lavorativa, non riuscirà a percepire alcuna pensione, o solo un assegno largamente insufficiente per vivere. Da disoccupati, precari, giovani, viene in mente l´acronimo “dispregio” a indicare l´indifferenza e il disprezzo nei loro confronti del mondo dell´economia e del lavoro, e, nei fatti, dell´intera società; un disprezzo del tutto ricambiato dai giovani precari e disoccupati, insieme al più profondo disincanto verso un …

“I precari cancellati” di Franco Buccino

Emblematica figura della lunga e difficile crisi che stiamo attraversando è il precario, una sorta di vittima sacrificale nei riti propiziatori per la ripresa e il benessere, cioè i grandi incontri nazionali e internazionali sulle questioni economiche. La crisi sta profondamente modificando le stesse caratteristiche del precario: sempre meno è il lavoratore in attesa della stabilizzazione, e sempre più un lavoratore alla giornata che passa dalla disoccupazione all´occupazione e viceversa, soprattutto, e che spesso è solo un disoccupato. È un lavoratore giovane il precario, anzi sta contribuendo a spostare in avanti la fascia d´età dei giovani: spesso supera ormai la soglia dei quarant´anni. Ed è quasi certo che, alla fine della sua eventuale attività lavorativa, non riuscirà a percepire alcuna pensione, o solo un assegno largamente insufficiente per vivere. Da disoccupati, precari, giovani, viene in mente l´acronimo “dispregio” a indicare l´indifferenza e il disprezzo nei loro confronti del mondo dell´economia e del lavoro, e, nei fatti, dell´intera società; un disprezzo del tutto ricambiato dai giovani precari e disoccupati, insieme al più profondo disincanto verso un …

“I precari cancellati” di Franco Buccino

Emblematica figura della lunga e difficile crisi che stiamo attraversando è il precario, una sorta di vittima sacrificale nei riti propiziatori per la ripresa e il benessere, cioè i grandi incontri nazionali e internazionali sulle questioni economiche. La crisi sta profondamente modificando le stesse caratteristiche del precario: sempre meno è il lavoratore in attesa della stabilizzazione, e sempre più un lavoratore alla giornata che passa dalla disoccupazione all´occupazione e viceversa, soprattutto, e che spesso è solo un disoccupato. È un lavoratore giovane il precario, anzi sta contribuendo a spostare in avanti la fascia d´età dei giovani: spesso supera ormai la soglia dei quarant´anni. Ed è quasi certo che, alla fine della sua eventuale attività lavorativa, non riuscirà a percepire alcuna pensione, o solo un assegno largamente insufficiente per vivere. Da disoccupati, precari, giovani, viene in mente l´acronimo “dispregio” a indicare l´indifferenza e il disprezzo nei loro confronti del mondo dell´economia e del lavoro, e, nei fatti, dell´intera società; un disprezzo del tutto ricambiato dai giovani precari e disoccupati, insieme al più profondo disincanto verso un …