Mese: Marzo 2012

“Lavoro, annullato il tavolo. Fornero: non ci sono risorse”, di Massimo Franchi

Il sesto tavolo sulla riforma del lavoro previsto per oggi pomeriggio non si terrà. Ad annullarlo, con un comunicato ufficiale, il ministero del Lavoro. Lo scambio di battute tra Mario Monti ed Elsa Fornero paradossalmente però segna un passo avanti fortissimo per il tavolo della riforma sul lavoro. Il ministro del Welfare ha per la prima volta spiegato espressamente al premier che per riformare ed allargare gli ammortizzatori sociali servono soldi. E non pochi, anche se non li ha quantificati. Proprio per non «tradire» le lunghissime discussioni fatte con le parti sociali, la ministra ha deciso di prendere «qualche giorno di tempo». In questo modo ha chiesto esplicitamente al presidente del Consiglio di trovare le «risorse da destinare a sostenere l’auspicata vera e profonda riforma degli ammortizzatori sociali», come recita il comunicato di via Veneto. Elsa Fornero ha quindi spuntato il fatto che il governo «ritenga che il tema delle risorse» «sia componente essenziale per la definizione del complessivo riordino del mercato del lavoro». Una sostanziale adesione alle posizioni delle parti sociali, sindacati in primis, …

"Lavoro, annullato il tavolo. Fornero: non ci sono risorse", di Massimo Franchi

Il sesto tavolo sulla riforma del lavoro previsto per oggi pomeriggio non si terrà. Ad annullarlo, con un comunicato ufficiale, il ministero del Lavoro. Lo scambio di battute tra Mario Monti ed Elsa Fornero paradossalmente però segna un passo avanti fortissimo per il tavolo della riforma sul lavoro. Il ministro del Welfare ha per la prima volta spiegato espressamente al premier che per riformare ed allargare gli ammortizzatori sociali servono soldi. E non pochi, anche se non li ha quantificati. Proprio per non «tradire» le lunghissime discussioni fatte con le parti sociali, la ministra ha deciso di prendere «qualche giorno di tempo». In questo modo ha chiesto esplicitamente al presidente del Consiglio di trovare le «risorse da destinare a sostenere l’auspicata vera e profonda riforma degli ammortizzatori sociali», come recita il comunicato di via Veneto. Elsa Fornero ha quindi spuntato il fatto che il governo «ritenga che il tema delle risorse» «sia componente essenziale per la definizione del complessivo riordino del mercato del lavoro». Una sostanziale adesione alle posizioni delle parti sociali, sindacati in primis, …

"Gli insulti e il silenzio del carabiniere", di Adriano Sofri

Meglio lasciar stare Pasolini, era un´altra cosa, un altro tempo. Si chiamano valle tutte e due, Valle Giulia e la Val di Susa: ma la differenza è chiara, no? E poi non l´hanno mai letta la famosa poesia del “Pci ai giovani”, se no non citerebbero sempre quei quattro versi, e sbagliando anche la citazione. Era parecchio lunga, quella poesia, e se la leggessero per intero si stupirebbero di quello che dice. E comunque i manifestanti della Val di Susa non hanno per lo più “facce da figli di papà”, e i poliziotti non sono più soltanto, per fortuna, “figli di poveri”, venuti dalle periferie, “i tanti fratelli, la casupola tra gli orti con la salvia rossa…”. Poliziotti e militanti si assomigliano molto di più adesso, e non so quali siano andati più assomigliando agli altri, né quale conferma ne caverebbe Pasolini. Il giovane militante (dall´accento meridionale, che non è un addebito, si deve poter manifestare in qualsiasi lingua in qualsiasi punto del mondo, gli addebiti riguardano solo i comportamenti) che fronteggia sfotte e insulta …

“Gli insulti e il silenzio del carabiniere”, di Adriano Sofri

Meglio lasciar stare Pasolini, era un´altra cosa, un altro tempo. Si chiamano valle tutte e due, Valle Giulia e la Val di Susa: ma la differenza è chiara, no? E poi non l´hanno mai letta la famosa poesia del “Pci ai giovani”, se no non citerebbero sempre quei quattro versi, e sbagliando anche la citazione. Era parecchio lunga, quella poesia, e se la leggessero per intero si stupirebbero di quello che dice. E comunque i manifestanti della Val di Susa non hanno per lo più “facce da figli di papà”, e i poliziotti non sono più soltanto, per fortuna, “figli di poveri”, venuti dalle periferie, “i tanti fratelli, la casupola tra gli orti con la salvia rossa…”. Poliziotti e militanti si assomigliano molto di più adesso, e non so quali siano andati più assomigliando agli altri, né quale conferma ne caverebbe Pasolini. Il giovane militante (dall´accento meridionale, che non è un addebito, si deve poter manifestare in qualsiasi lingua in qualsiasi punto del mondo, gli addebiti riguardano solo i comportamenti) che fronteggia sfotte e insulta …