Mese: Febbraio 2014

Primarie Carpi:"Vinca il migliore, ma io sostengo Alberto Bellelli"

«E’ preparato, ha competenze, ha messo a punto un solido progetto per la città: sono queste le ragioni che mi spingono a sostenere Alberto Bellelli come futuro candidato sindaco di Carpi del centrosinistra. Domenica 2 marzo parteciperò alle primarie nella mia città. Per come il centrosinistra locale ha saputo organizzarle, le primarie si stanno confermando un bell’esercizio di democrazia, incentrate sul confronto delle idee e su una giusta dialettica, rispettosa di tutti i candidati. Come sempre, vinca il migliore. Per quanto mi riguarda, però, penso che Alberto Bellelli sia il candidato che incarna le caratteristiche migliori per un futuro primo cittadino: è intraprendente, capace di fare sintesi e di conciliare tra le diverse istanze, giovane ma con una esperienza amministrativa diversificata. Per lui parlano i risultati raggiunti in Giunta dal 2006 ad oggi, prima come assessore alla cultura, poi come responsabile al welfare. Nonostante la crisi economica e i tagli alle risorse agli Enti locali, a Carpi si è riusciti a garantire risposte concrete alle necessità sempre più stringenti delle famiglie e delle imprese, anche …

"Il Parlamento sotto scacco della piazza, la lotta senza fine tra i due poteri di Kiev", di Bernardo Valli

IN Parlamento ci si accapiglia e tormenta per fare un governo che deve piacere alla Piazza, non provocare troppo il Cremlino e attirare aiuti finanziari occidentali. Vasto programma dal quale dipende l’immediato corso della rivoluzione. In preda a dubbi, timori e contrasti i deputati hanno preso tempo. Dovevano decidere ieri, ma si pronunceranno con cinque giorni di ritardo, a fine settimana. Sanno di essere scrutati dagli uomini mascherati con le spranghe di ferro (e col kalaschnikov, secondo i russi) ritti sulle barricate della Majdan. I gruppi radicali, articolati in centurie, non si fidano. Loro hanno fatto da detonatore alla rivoluzione e adesso rappresentano l’ala intransigente. Sono guardiani rigidi e sospettosi. Si sono ben guardati dallo smontare l’accampamento nel cuore della capitale e sono in stato d’allerta nell’attesa che quell’assemblea di opportunisti si pronunci. Non è stata tolta né una tenda né una barricata. Si aspetta il governo che non arriva e di cui già si diffida. PER la Majdan, la Piazza, quelli della Rada, il Consiglio, così si chiama il Parlamento, sono in gran parte …

"Lingua Madre. Se i ragazzi italiani non sanno l’italiano. Secondo l’indagine Pisa, sono uno su cinque", di Simonetta Fiori

Immaginiamo una festa con un centinaio di studenti, tutti del secondo anno delle superiori. Venti di loro non sanno l’italiano. No, non è una festa cosmopolita con quindicenni che arrivano da tutto il mondo. Si tratta di adolescenti italiani, un quinto dei quali ha problemi con la lingua madre. Un dato evidenziato dalle ultime rilevazioni Pisa, ma curiosamente passato sotto silenzio (si tratta dell’indagine internazionale promossa dall’Ocse per valutare il livello di istruzione degli adolescenti dei principali paesi industrializzati). Naturalmente il fenomeno non è uniforme sul piano geografico e sociale. «È drammatica la distanza tra i licei del Nord-Est e gli istituti professionali del Mezzogiorno», dice Luca Serianni, insigne storico della lingua e autore di saggi sull’insegnamento dell’italiano nelle scuole (L’ora d’italianoe Leggere scrivere argomentare, entrambi pubblicati da Laterza; e con Giuseppe Benedetti Scritti sui banchi, Carocci). Ma cosa significa non sapere l’italiano? Serianni pesca tra i quotidiani degli ultimi giorni. «Alla fine delle scuole superiori un ragazzo dovrebbe essere in grado di capire un articolo di fondo». E invece? «E invece molti arretrano davanti …

"La scommessa del premier", di Massimo Adinolfi

Se si fossero trovate allineati nella casella di partenza una nuova maggioranza, un nuovo Parlamento, un nuovo Presidente del Consiglio, un nuovo programma, sarebbe stato più semplice: per tutti. Non è andata così. E non poteva andare così, nelle condizioni date. Ma al nuovo giro che comincia oggi, è un fatto che Renzi parte due passi avanti rispetto a tutto il resto. Per l’investimento politico in cui è impegnato: lui e con lui tutto il Partito democratico. E non certo per le mani in tasca al Senato o per il computer tenuto in bella mostra ieri, alla Camera, sul banco del governo. Questi aspetti del personaggio dicono però che una ventata di novità ha investito la politica italiana: in replica alla Camera, Renzi ha parlato ancora a braccio, ma ha impiegato un buon quarto d’ora, e speso parole assai intense, per celebrare la sacralità del luogo. Dunque: non si è trattato di irriverenza o di semplice noncuranza. Anzi: nonostante lo sfoggio di capacità multitasking del premier, che porta il pc in aula, legge, twitta, beve …

"La crisi strangola i consumi -2,1%, il peggior calo di sempre", di Luigi Grassia

Speriamo che in questo 2014 le cose vadano meglio ma di certo il 2013 dell’economia in Italia è stato brutto e lo conferma il crollo dei consumi, l’indicatore più sicuro del malessere delle famiglie: il -2,1% rispetto a un anno prima è il dato peggiore dal 1990 cioè da sempre visto che la serie storica è cominciata allora. In parole povere era da almeno 24 anni, ma in realtà potrebbero essere molti di più, che i commercianti non si trovavano di fronte a cifre simili. Fra l’altro, il 2013 è stato l’ultimo di diversi anni di consumi in calo, quindi quel -2,1% è rispetto a dati già bassi in maniera patologica. È da un quadriennio che per colpa della crisi le famiglie sono costrette a stringere la cinghia, se si esclude la piccola eccezione del 2010, quando sembrò profilarsi una ripresa (ma a ben guardare anche quell’eccezione evaporerebbe facendo i calcoli in termini reali, ovvero al netto dell’inflazione). Fra i numeri dell’Istituto nazionale di statistica colpiscono soprattutto quelli del comparto alimentare. Nel 2013 gli italiani, …

"Un governo rosa per iniziare un cambiamento concreto", di Valeria Fedeli

I contenuti e le proposte del discorso tenuto ieri in Senato dal Premier Matteo Renzi sono senz’altro condivisibili. Il premier si è assunto l’onore e l’onere di guidare una sfida che è e deve essere di tutte e tutti. Guardiamo e lavoriamo tutti con fiducia e ottimismo perché finalmente si avvii quel cambiamento per il quale da tanto tempo molti di noi si spendono, nell’impegno politico e sindacale, o nella fatica e nella passione del lavoro e dell’impresa. Finalmente ci sono timidi segnali di ripresa, ma intanto gli effetti della crisi sono ancora tutti presenti. Da quasi un anno una diversa responsabilità, che si è resa necessaria dopo i risultati elettorali e che ha trovato ancora la guida saggia e lungimirante del presidente Napolitano, ha sostituito le sterili contrapposizioni e la forzata costruzione di alleanze che hanno reso il nostro sistema politico fermo, incapace di dare risposte ai problemi reali di persone ed economia, fragile rispetto agli attacchi di forze populiste che giocano allo sfascio.
Ora abbiamo un nuovo governo che ha l’obiettivo vitale di attuare …

“Restituire dignità agli insegnanti”, di Flavia Amabile

Anche alla Camera Matteo Renzi lo conferma: la scuola prima di tutto. Fuori dall’aula di Montecitorio professori, sindacati, presidi e addetti ai lavori affilano le armi contro i primi annunci della ministra dell’Istruzione Stefania Giannini che si schiera contro gli scatti e contro la consultazione dal basso che invece il premier sostiene. Fuori dalle stanze della politica si teme di finire in un nuovo tritacarne economico o di diventare le vittime sacrificali di un braccio di ferro nel governo in nome del merito e della valorizzazione. Dentro l’emiciclo della Camera Renzi ripete di voler «valorizzare il ruolo degli insegnanti», spiegando che questo vuol dire intervenire «non soltanto sul fattore economico», ma sulla «mancanza di prestigio sociale che abbiamo sottratto a un valore come l’insegnamento». Ripete quello che è un suo cavallo di battaglia, il ricordo del tempo andato, citato più volte, e messo nero su bianco anche nella mozione per le Primarie pd che a dicembre lo hanno incoronato segretario. «Penso alla mia piccolissima esperienza di studente della provincia di Firenze – racconta -. Quando …