Mese: Febbraio 2014

"Salvascatti all'esame del senato", di Antimo Di Geronimo

Il decreto salvascatti verso l’aula. Entro oggi la commissione istruzione dovrebbe completare l’esame degli emendamenti al disegno di legge 1254 di conversione del decreto-legge 3/2014, in materia di automatismi stipendiali del personale della scuola. Il testo è slittato di qualche giorno, per dare tempo al nuovo governo di insediarsi. E proprio dal neo ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, sono arrivate le prime stoccate agli scatti, che fanno pensare a una modifica ulteriore delle progressioni di carriera. Dopo il sì dell’aula al dl, che va convertito entro fine marzo pena la decadenza, il provvedimento andrà alla camera per il via libera definitivo. Il dispositivo servirà a cristallizzare gli aumenti corrisposti nel 2013 ai circa 80mila lavoratori della scuola che hanno maturato il gradone grazie alla valutazione del 2013. Che manterranno sia gli aumenti che la classe stipendiale successiva così maturata. Ma non servirà a recuperare il ritardo nella maturazione dei gradoni per tutti gli altri lavoratori. Anzi, se il governo non darà il via libera definitivo all’avvio della contrattazione in tempi brevi, il rischio che si corre …

"Italiani sempre più poveri il 52% si sente ormai parte della classe medio-bassa", di Vladimiro Polchi

Una nebbia densa grava sul Paese. È la «grande incertezza ». Il 73% degli italiani trema per la crisi economica. La disoccupazione angoscia quasi la metà dei nostri concittadini. E la criminalità? Fa paura, ma non più come un tempo. Il nemico più temibile oggi è il politico: è lui lo «straniero più ostico». A mappare le nostre ansie è il settimo rapporto dell’Osservatorio europeo sulla sicurezza, realizzato da Demos&Pi e Osservatorio di Pavia per Fondazione Unipolis. La “graduatoria delle paure” conferma l’intreccio tra insicurezza economica e politica. Il 68% degli italiani afferma di sentirsi frequentemente preoccupato per “l’instabilità della politica”. Appena il 13% ripone fiducia nello Stato (il valore più basso tra Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Italia). I temi economici rimangono nelle prime posizioni. Fra tutti, è la perdita del lavoro a occupare la vetta (49%), secriminalità. guita dalla paura di perdere la pensione (44%). Complessivamente l’insicurezza economica riguarda il 73% degli intervistati: sei punti meno dello scorso anno, ma quindici più del 2009. «Più che di un cambio di tendenza — …

"Prodi: l'Europa è l'unica cura per guarire il «malato» Italia", di Paolo Bricco

L’Italia – con la forza del suo manifatturiero, il problema del debito, l’instabilità politica e lo strapotere dei mandarini della pubblica amministrazione – va inserita nel quadro comunitario. E, a sua volta, l’Unione Europea va collocata nel contesto internazionale. Romano Prodi, chiamato a discutere a Nomisma del documentario “Girlfriend in a coma” di Annalisa Piras e dell’ex direttore dell’Economist Bill Emmott, preferisce mostrare la complessità del mosaico in cui la piccola tessera italiana trova – non senza fatiche – il suo posto. L’occasione è, appunto, una discussione con Emmott sul tema “Come risvegliare l’Italia dal coma?”, che con i contributi di Giulio Santagata e di Richard Harris si è trasformata in un dibattito né autoconsolatorio (da parte italiana), né segnato da pregiudizi (da parte anglosassone). Emmott descrive un’Italia contraddittoria, complicata e vitale, comunque amata, appunto come una fidanzata. Ma è tutta la mattinata ad assumere il tono del realismo non cinico, del pragmatismo mai disfattista che caratterizza il buon vivere e l’attitudine analitica, la cultura popolare e l’arte di governo dell’ambiente bolognese. Non a caso …

"Per il «piano scuole» modifica immediata al patto di stabilità", di Giorgio Santilli

Matteo Renzi conferma di voler puntare sulla centralità della scuola («coinvolgere gli insegnanti dal basso per ogni processo di riforma») e sulle scuole anche per far ripartire l’edilizia, garantendo al tempo stesso la sicurezza dei nostri figli. Il premier ha dato ieri cinque indicazioni precise e operative sul piano che è pronto a lanciare. La prima novità – la più importante anche sotto il profilo politico generale e di rapporto con l’Unione europea – è che per far funzionare il piano di edilizia scolastica «va cambiato subito il patto di stabilità interno». Dopo anni di rimpalli e cautele, l’assalto esplicito al patto che in altre occasioni aveva definito, da sindaco, «sciocco», segna una svolta netta. «Come si può pensare – ha detto Renzi – che il Comune, la Provincia abbiano competenza sull’edilizia scolastica senza però avere la possibilità di spendere soldi che sono lì bloccati perché esistono norme che si preoccupano della stabilità burocratica ma non si rendono conto della stabilità delle aule in cui vanno a studiare i nostri figli?». Le altre novità non …

"Un marziano a palazzo Madama", di David Allegranti

I foglietti con gli appunti del discorso, quelli che gli servono, come sempre, per andare a braccio. L’abito scuro, forse di Versace (almeno di Versace era la custodia porta abiti immortalata al mattino in partenza da Pontassieve). Angelino Alfano alla sinistra, Federica Mogherini alla destra. Alle 14:07 il marziano arrivato da Rignano sull’Arno inizia il suo discorso con cui chiede la fiducia al senato. Non è emozionato, anzi, tutto il contrario, paradossalmente lo era a Verona quando nel 2012 si candidò alla guida del paese sfidando Bersani. Ingaggia subito uno scontro con i grillini – ci sono le Europee alle porte, e si vede – e nella prima parte non è il premier che parla ma il segretario del Pd in campagna elettorale permanente. Quando i grillini lo sfottono – «Ma questo è pazzo!», dice con il solito eloquio forbito la senatrice del M5S Paola Taverna – lui non si tira indietro, anzi è quasi divertito nel raccontare di come il Pd ha vinto in Sardegna, dove il Movimento di Grillo non si è presentato. …

Intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi al Senato della Repubblica

Signor Presidente del Senato, gentili senatrici, onorevoli senatori, ci avviciniamo a voi in punta di piedi, con il rispetto profondo, non formale, che si deve a quest’Aula, che si deve alla storia di un Paese che trova in alcuni dei suoi luoghi non soltanto un simbolo – cioè qualcosa che tiene insieme – ma anche un elemento di unità profondo. Ci avviciniamo con lo stupore di chi si rende conto della magnificenza e della grandezza non solo di un luogo fisico, ma anche del valore che questo rappresenta nel cuore di una lunga storia, come quella italiana. Ci avviciniamo, dunque, a voi con lo stupore di chi si rende conto di essere davanti a un pezzo di una storia che viene da una tradizione unica. Ma, contemporaneamente, sappiamo perfettamente che viviamo un tempo di grande difficoltà, di struggenti responsabilità e, di fronte all’ampiezza di questa sfida, abbiamo la necessità di recuperare il coraggio, il gusto e, per qualche aspetto, anche il piacere di provare a fare dei sogni più grandi rispetto a quelli che abbiamo …

"Basta intrecci tra le aziende e la politica", di Vittorio Emiliani

Torna d’attualità, improvvisamente, il conflitto di interessi. E ci torna per una assicurazione data da Graziano Delrio, il sostanziale vice del premier Renzi, alla vasta platea televisiva di Lucia Annunziata su Raitre: «Sì, faremo una legge sul conflitto di interessi. Il Paese la merita». Da condividere al 101 per cento visto che la legge Frattini del 2004, voluta dallo stesso Berlusconi, è acqua fresca e l’organo competente del Consiglio d’Europa l’ha dichiarata inadeguata. Non solo, ma ha anche sollecitato l’Italia a «trovare una soluzione appropriata». Sin qui invano. Per anni e anni soltanto rivendicarla significava tirarsi addosso la nomea di oppositore radicale della pax berlusconiana. Per cui l’affermazione, del tutto pacata, “normale” ecco, del sottosegretario Delrio è stata di quelle che fanno sobbalzare sulla sedia anche in un dopo pranzo domenicale. Negli ultimi giorni Silvio Berlusconi non ha fatto che ostentare un’aria soddisfatta per l’intesa di fondo con Matteo Renzi sul governo di cui è “responsabilmente” all’opposizione, ma che sosterrà in pieno sui tre punti-cardine (legge elettorale, riforma del Senato e del Titolo V). Anche …