Giorno: 6 Maggio 2014

“Basta trabocchetti. Dal prossimo anno cambia il test Invalsi”

Mai più domande trabocchetto, mai più quiz inutilmente arzigogolati: la promessa è della presidente dell’Invalsi Anna Maria Ajello alla vigilia della nuova tornata di test che prendono il via da oggi coinvolgendo oltre due milioni di studenti fino a giugno. Gli ultimi a sostenere la prova saranno i ragazzi di terza media per i quali il test sarà prova d’esame. Coni test Invalsi tornano anche le polemiche. Lei ha scritto ai docenti alla vigilia delle prove accennando allo sviluppo di pratiche didattiche più efficaci. Che cosa vorrebbe cambiare? «I test vengono rivisti regolarmente e cambiati perché, ad esempio, alcune formulazioni sono troppo complicate. Ho provato a leggere le domande del test di seconda elementare, in alcuni casi ho dovuto leggerle due volte prima di capire la domanda. Non è ammissibile». Sono le domande-trabocchetto. «Non si possono effettuare le prove sulla base di tranelli o furbizie. Non vanno rese più difficili i test ricorrendo a queste complicazioni». Generazioni intere di futuri studenti la ringrazieranno. Renderà finalmente meno ostiche le domande? «Sto già incontrando gli esperti per …

I violenti di famiglia", di Emanuela Audisio

L’Italia si è incurvata. Da tempo. Guarda, assiste, subisce. Dovrebbe non giocare più, non a queste condizioni. Invece si volta dall’altra parte, fa passare la nottata, e il giorno dopo piange e si lamenta. I cattivi le hanno fatto male. Cosa si fa? I vertici sportivi (Giancarlo Abete, Federcalcio, Maurizio Beretta, Lega di serie A e i loro predecessori) preoccupati solo delle poltrone e di non assumersi un minimo di responsabilità fanno la faccia triste, misurano distanze, diventano sociologi: «È la società ad essere violenta, gli incidenti sono avvenuti fuori dallo stadio». In pratica: noi non c’entriamo. Culturalmente chi amministra lo sport è colpevole di ignavia. Il tifoso è un appassionato che sbaglia, anzi che esagera, non un delinquente. Va capito, e dai, vuol bene alla squadra. I dirigenti del calcio che ora fanno le vittime, lo sono eccome. Ma di se stessi, della loro vigliaccheria: mai una reazione in tutti questi anni in cui bruciavano treni, quartieri venivano devastati, e negli stadi entrava di tutto: motorini, svastiche, asce, odio, criminali. Solo in Sudamerica e …

Fossoli, Ghizzoni “Il campo sia dichiarato monumento nazionale”

Mercoledì 7 maggio a Roma alla Camera si proietta il documentario “Crocevia Fossoli”. L’ex campo di Fossoli sia dichiarato monumento nazionale: è la richiesta, contenuta in una proposta di legge, depositata nei giorni scorsi, a prima firma Manuela Ghizzoni: “Crediamo – spiega la vicepresidente della Commissione Cultura della Camera – che il valore culturale e morale del Campo non sia ancora stato pienamente affermato: è per questo che chiediamo che venga dichiarato monumento nazionale”. Tra l’altro proprio l’ex campo di Fossoli sarà protagonista, mercoledì pomeriggio, alla Camera, a Roma, di un seminario nazionale nel corso del quale verrà proiettato il documentario dal titolo “Crocevia Fossoli”, alla presenza del ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini. L’ex campo di smistamento e transito di Fossoli torna al centro del dibattito politico e culturale. Nel pomeriggio di mercoledì 7 maggio, a Roma, presso la sede dei Gruppi parlamentari della Camera, verrà presentato, nel corso di un seminario, il film documentario di Federico Baracchi e Roberto Zampa “Crocevia Fossoli”, prodotto dalla Fondazione Fossoli. All’incontro interverranno, tra …

"Renzi: senza riforme Italia ridotta a fanalino di coda Ue", di Vladimiro Fruletti

L’alternativa è secca: o guida dell’Europa o fanalino di coda. O fare da traino, diventare la locomotiva o accontentarsi di essere trainati. Il premier si presenta al convegno organizzato dal Pd sulle riforme istituzionali dopo che nella mattina, alla direzione democratica, ha chiesto al suo partito di giocarsi la sfida elettorale a viso aperto, nelle piazze. E dai costituzionalisti e parlamentari, chiamati a dire la propria sul disegno di legge costituzionale, Renzi incassa un sostanziale via libera. È vero che sono assenti i cosiddeti “professoroni” come Rodotà e Zagrebelsky, e che non mancano le osservazioni, i distinguo e le critiche: Valerio Onida e anche altri gli fanno notare che le riforme non possono avere come giustificazione il taglio dei costi della politica. Ma tirando le somme finali la platea sembra più orientata a dare fiducia al progetto del governo che non ad affondarlo. Del resto lo stesso Renzi dando il via al confronto smonta subito le accuse più dure dei suoi professori avversari. Il progetto di riforma costituzionale non è né autoritario né estemporaneo. Che …

"Un utile richiamo alla realtà", di Stefano Lepri

L’Europa ci ricorda che l’Italia soffre di guai annosi, scarsissima dinamica di crescita, alto debito pubblico. Nelle analisi uscite ieri da Bruxelles è vano cercare giudizi pro o contro l’ultimo mese di attività del nostro governo, come vorrebbe la nostra politica. Vi si legge invece un richiamo alla realtà, utile anche in altri Paesi dell’Unione. A meno di tre settimane dal voto per il Parlamento di Strasburgo, gli stessi mercati finanziari che nel 2011-12 hanno spinto l’euro sull’orlo della rottura ora paiono sicuri che la costruzione reggerà. Anche il Portogallo si svincola dall’assistenza, d’ora in poi non dovrà più obbedire alla «troika». Perfino la Grecia tira il fiato, tanto che i sondaggi elettorali mostrano un calo delle estreme. I tassi di interesse nel Sud dell’area euro scendono, esponendo a una nuova figuraccia le ormai screditatissime agenzie di «rating». Secondo loro, il debito italiano resta oggi meno affidabile di quello della Colombia o del Kazakhstan; il debito spagnolo, che gli investitori si contendono accettando di ricavarne meno del 3%, è addirittura classificato un gradino più in …