Giorno: 7 Gennaio 2011

"Le nuove sorprese della crisi", di Paul Krugman

Pillola di saggezza per il nuovo anno: anche se forse abbiamo finalmente smesso di sprofondare siamo ancora ben in fondo al pozzo. Spero che la gente lo capisca. Perché sento il bisogno di dirlo? Perché ho notato che molti hanno accolto con eccessivo entusiasmo i recenti dati positivi in campo economico. A preoccuparmi è soprattutto il rischio di un magnanimo ottimismo, temo cioè che alla luce di qualche indicatore economico favorevole si decida che non serve più promuovere la ripresa e si prendano iniziative che ci facciano andare a fondo. Ma veniamo alle buone notizie: vari indicatori economici, a partire dall´andamento relativamente positivo delle vendite natalizie fino ai nuovi dati relativi alla disoccupazione ( siamo scesi finalmente a meno di 400.000 domande di indennizzo la settimana) indicano che la fase dei grandi tagli post bolla sta forse per concludersi. L´edilizia non dà segni di un ritorno ai livelli dei tempi della bolla e le famiglie oberate dai debiti non sembrano propense a tornare alla vecchia abitudine di spendere tutto ciò che guadagnano, ma per una …

Unità d'Italia, via alle celebrazioni

Napolitano oggi a Reggio Emilia consegnerà una bandiera storica ai sindaci delle tre città “capitali”. Il 17 marzo l’Italia unita compirà un secolo e mezzo di vita. La ricorrenza sarà celebrata con la massima solennità da Giorgio Napolitano che annette grande importanza a queste manifestazioni. Non a caso il presidente della Repubblica riprende la sua attività pubblica dopo la pausa natalizia a Reggio Emilia, una delle città simbolo dell’unificazione. Qui nel 1797 nacque il Tricolore, emblema della Repubblica Cispadana adottato dal movimento risorgimentale e divenuto poi bandiera dello Stato unitario. Il presidente della Repubblica partecipà oggi all’annuale Giornata del Tricolore e consegnerà una copia della bandiera storica a ognuno dei sindaci delle città che dal 1871 sono state capitali d’Italia: Torino, Firenze, Roma. In mattinata, nel capoluogo emiliano pavesato con 150 bandiere riprodotte in grandi stendardi ed esposte lungo sei chilometri di strade cittadine, Napolitano incontra le autorità locali e pronuncerà un discorso. Nel pomeriggio visiterà il Museo Cervi di Gattatico, che ricorda i sette figli di Alcide Cervi, contadini impegnati attivamente, insieme al padre, …

"Arretrare nei diritti o perdere il lavoro:è questa la modernità?", di Stefano Fassina*

L’essenza della cultura riformista è fare un’analisi autonoma ed empiricamente fondata della realtà, tentare i risultati possibili in base ai rapporti di forza dati, valutare gli esiti effettivi dell’azione intrapresa, costruire le condizioni per equilibri più avanzati. Di fronte a “Fabbrica Italia”, riformisti e radicali, sul versante sindacale e politico non sono stati all’altezza della sfida. La divisione tra resistenza ideologica e rassegnazione pragmatica ha acuito le debolezze ed i rischi di irrilevanza degli uni e degli altri, a danno di lavoratori e lavoratrici. Il difetto principale è stato di analisi. Il timore di smarrirsi ha portato a rimuovere dalla discussione la drammatica asimmetria nei rapporti di forza tra capitale, a caccia di lavoro low cost nelle sterminate praterie dell’economia globale, e lavoro relegato nella dimensione locale della politica e del sindacato. Abbiamo fatto finta di essere ancora nel ‘900, quando il lavoro negoziava con il capitale dentro i confini dello stato nazionale e lo sciopero era un’arma efficace. Abbiamo definito “accordo” un atto unilaterale dove è evidente la regressione del lavoro, mentre non si …