Giorno: 13 Gennaio 2011

"San Sabba, i corpi diventavano grani di riso", di Marco Rossi Doria

Piove forte. Entro nella Risiera. L’ingresso è costretto tra le due pareti grigie che si bagnano. L’acqua che cola le macchia di scuro. Non c’è nessuno. Ma non c’è ancora un vero silenzio: si odono di lontano i chiassi dallo stadio che si anima di più per l’inizio della partita. Ma la Risiera resiste a questa distrazione. È un monumento potente. Dal quale non ci si può distogliere. In fondo al corridoio costretto tra i due muraglioni si intravede l’aprirsi di un largo spazio all’aperto, un grande cortile cintato. Romano Boico (l’architetto che ha trasfomrato in museo le rovine della Rosiera, ndr) descrive con poche parole il monumento che ne ha fatto: «Il cortile cintato si identifica quale una basilica laica a cielo aperto». La luce chiama a raggiungere il cortile. Le grida dallo stadio si allontanano. La città si allontana. È un luogo circondato dai vecchi corpi di fabbrica di mattoni e dalle mura di cemento che sembrano invadere quasi ogni scorcio, come una persecuzione. Esito ad affrontare lo spazio aperto. Entro nei due …

Legittimo impedimento bocciato in parte a decidere dovranno essere i giudici

Sentenza sostanzialmente sfavorevole a Berlusconi da parte della Consulta sulla legge pensata per mettere il premier al riparo dai processi che lo vedono imputato. In particolare viene affidato ai magistrati giudicanti di valutare le ragioni che secondo la difesa impedirebbero la presenza in aula. Parziale bocciatura. E’ questo il verdetto della Consulta al termine della lunga camera di consiglio per valutare la costituzionalità della legge sul legittimi impedimento. Stando a quanto riferisce l’Ansa, la decisione dell’Alta Corte ha preso una decisione che in parte boccia e in parte interpreta alcune norme sul ‘legittimo impedimento’. La Corte Costituzionale avrebbe infatti posto diversi paletti alla legge nata per mettere temporaneamente al riparo il premier Berlusconi dalla ripresa dei suoi tre processi (Mills, Mediaset e Mediatrade). In particolare, la Consulta avrebbe bocciato la certificazione di Palazzo Chigi sull’impedimento e l’obbligo per il giudice di rinviare l’udienza fino a sei mesi, dichiarando illegittimo il comma 4 dell’art.1 della legge 51 del 2010. E avrebbe bocciato in parte il comma 3, affidando al giudice la valutazione del ‘legittimo impedimento’. La …

Il Pd si metta alla guida della riscossa del Paese o l'Italia si disgrega

Sintesi della relazione di Bersani alla Direzione del Pd 1. Nei prossimi mesi si deciderà che cosa faremo e saremo in Italia nei prossimi anni. Siamo ad un tornante storico. Per questo le proposte contenute nella relazione tengono conto di tutte le sensibilità presenti nel partito, in uno sforzo di massima unità, ma è opportuno che la direzione concluda i propri lavori con una posizione chiara e con un’assunzione chiara di responsabilità. 2. L’iniziativa politica del Pd che ha portato al voto sulla mozione di sfiducia del 14 dicembre è stata giusta. Certo, Berlusconi non è caduto, ma indiscutibilmente si è indebolito. Ne è uscita non una soluzione di vita, ma di mera sopravvivenza del governo. I problemi che si affacciano di fronte al paese Berlusconi dovrà scioglierli. Ma il presidente del Consiglio lo farà seguendo le ragioni personali non gli interessi del paese. Potrà tentare uno strappo. Noi non temiamo le elezioni anticipate. Ma non intendiamo togliergli le castagne dal fuoco: le elezioni anticipate sarebbero la dimostrazione del suo fallimento politico. In questa fase …

"Una maggioranza artificiale ostaggio della Lega", di Arnaldo Sciarelli

Il triangolo dialettico di Giorgio Napolitano – incontro per gli auguri di Natale, discorso di fine d’anno, intervento a Reggio Emilia – consente ai politici italiani di capire che il presidente ha le idee chiarissime su come affrontare il presente, duro e complicato, e programmare un futuro tentando di leggerne la complessità e le variabili. Certo è che non mollerà di un centimetro la difesa dell’Unità nazionale, della Carta costituzionale e dell’interesse generale che questa maggioranza artificiale di governo, piaccia o non piaccia, non riesce a fare. Al di là delle obiettive difficoltà economiche di origine internazionale, da una parte c’è un devastante conflitto di interesse, dall’altra la presenza, inimmaginabile e volgare in uno stato di diritto, di un partito statutariamente secessionista che è purtroppo nel governo del nostro paese e che consente, quindi, per motivi numerici, il perdurare del predetto conflitto. E tutto ciò deriva, fa bene ripetere, da una legge elettorale che consente alla minoranza coesa del berlusconismo di diventare maggioranza e al 60% dell’opposizione non coesa di diventare minoranza. Ecco perché questo …

«Liste di ebrei. L’antisemitismo continua a esistere», intervista ad Amos Luzzatto di Umberto De Giovannangeli

L’ex presidente delle comunità ebraiche italiane: «Provo rabbia e indignazione per i nomi sul sito neonazista ma non sorpresa. Le radici del razzismo sono ancora forti». Il monito. «Da tempo sollecito l’opinione pubblica a non considerare la Shoah come memoria di un oscuro passato». I ricordi. «Ero piccolo quando passavano le camicie brune e si diceva: in Italia non può accadere nulla di terribile». Rabbia. Dolore. Inquietudine. Tutto, tranne che sorpresa. Perché non smetterò mai di denunciare che le radici politiche, storiche e culturali dell’antisemitismo continuano ad esistere e a ramificare». Ad affermarlo è una delle figure più autorevoli e rappresentative dell’ebraismo italiano: Amos Luzzatto, già presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. (Ucei). Professor Luzzatto, a cosa è improntata la sua prima reazione alla notizia del sito neonazista statunitense che ha pubblicato una lista di ebrei italiani? «Rabbia. Indignazione. Inquietudine. Tutto ma non sorpresa. Da molto tempo sollecito l’opinione pubblica, in particolare in questi giorni in cui si ricorda la Shoah, a non comportarsi come se si trattasse della memoria di un oscuro passato che …

"La passione delle armi", di Massimo Cavallini

L’abuso delle pistole è un elemento viscerale dell’America profonda. E nessuno vuole davvero affrontarlo. Miami. Sherlock Holmes usava partire, per sciogliere il mistero d’ogni omicidio, dal primo degli elementi a disposizione: l’arma del delitto. Ed assai utile (elementare Watson) è seguire questa basilare linea di condotta anche nel caso del massacro nel Tuscany Village di Tucson, Arizona. Non, ovviamente, per scoprire un assassino il cui allucinato sorriso ci fulmina da giorni dalle prime pagine dei giornali, ma per cogliere la più cruda ed essenziale tra le verità che l’attacco armato contro la deputata Gabrielle Giffords racconta dell’America ed all’America. LE CRONACHE della strage ci hanno fin dal primo istante detto, a tal proposito, due cose. La prima: che quell’arma – la stessa usata, il 16 aprile del 2007, nel massacro del Virginia Tech, 32 morti ammazzati – era una Glock 19, pistola semiautomatica per l’occasione alimentata da uno speciale caricatore che le ha consentito – che ha consentito all’omicida – di sparare, in rapidissima successione, 31 colpi. E – seconda cosa – che quell’arma era …

Così i tribunali suppliscono al deficit della «politica vera», di Luigi Manconi

La soluzione ideale sarebbe una legislazione prudente e non invasiva rispettosa della sfera più intima della persona ma in questo momento una simile legge è irragiungibile. Le parole di Pio XII Nel ’57 il Papa parlava di «soppressione del dolore» consentita. Il felice tempismo, se così si può dire, della sentenza del tribunale di Firenze che ha accolto la richiesta di nomina di un “amministratore di sostegno” per far rispettare le Direttive anticipate di volontà di un cittadino segnala uno dei molti paradossi italiani. Mentre il centrodestra affida al ddl sul Testamento biologico – sciaguratamente presentato come una sorta di “test sui valori” – il compito invero assai poco valoriale di puntell re il proprio traballante governo, la volontà dei cittadini va in tutt’altra direzione. E trova ascolto, provvidenzialmente, nei tribunali. Provvidenzialmente, anche se sarebbe preferibile una diversa soluzione: ovvero una legislazione prudente e non invasiva, limitata nelle sue facoltà e non prescrittiva, rispettosa della sfera più intima della persona e del principio dell’autonomia individuale. Ma una simile legge, con gli attuali rapporti di forza …